lunedì 26 settembre 2011

Standard and Poor's taglia il rating a 11 enti locali, tra i quali le città di Milano, Bologna e Genova. La Borsa vira in positivo (+2,3%), spread a 388 punti


MILANO - Dopo la sforbiciata al rating del debito sovrano dell'Italia Standard and Poor's ha tagliato anche il 'voto' a 11 enti locali, tra cui le citta' di Milano, Bologna e Genova. Secondo quanto precisa una nota, l'agenzia internazionale di valutazione dell'affidabilita' creditizia ha abbassato da A+ ad A, con outlook negativo, il rating dei seguenti enti locali: citta' di Bologna, provincia di Mantova, regione Marche, Provincia di Roma, Regione Sicilia, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Citta' di Genova, Regione Liguria, citta' di Milano e regione Umbria. Per la citta' di Torino, invece, e' stato rivisto da stabile a negativo l'outlook, mentre e' stato confermato ad A il rating sul debito a lungo termine.
Inverte rotta Piazza Affari: le ipotesi di un piano da 3mila miliardi di euro per mettere in sicurezza l'Europa e l'euro spingono a rialzo la Borsa che sale con rialzi nettamente superiori alle altre borse europee. Il Ftse Mib guadagna il 2,3% a 13.980 punti, mentre l'All Share sale dell'1,8%, in attesa dei dati macro provenienti dalla Germania (indice Ifo) e, nel pomeriggio, dagli Usa. A trascinare al rialzo i listini sono i titoli bancari. 
 In avvio di settimana lo spread Btp-Bund viaggia sotto i 390 punti base (a 388), con il rendimento del decennale italiano al 5,63%. Il rendimento del Bund e' all'1,75%. Il differenziale tra i Bonos spagnoli a 10 anni e i corrispondenti titoli tedeschi si posiziona sotto i 350 punti, a 345,7.

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