lunedì 24 ottobre 2011

Cosima Serrano: "Io stavo dormendo, non ho visto nulla"

Cosima Serrano
TARANTO "Quando lei è uscita, alle 14.26, io stavo dormendo, non ho visto nè sentito nulla" ha dichiarato, davanti al gup di Taranto, Cosima Serrano, la zia di Sarah Scazzi accusata dell'omicidio della nipote. "I giudici hanno creduto agli altri testimoni, che sono tutti dei bugiardi. I carabinieri hanno avuto pregiudizi su di me fin dall'inizio, come quando non credevano che ero al lavoro, ma io c'ero" ha aggiunto la donna.
Cosima, che stringeva in mano qualche appunto ma ha parlato a braccio, ha confermato la sua versione riguardo l'sms ricevuto da Sarah a cui i Pm non credevano, "Sabrina quel giorno ha mandato un messaggio a Sarah per andare al mare" e poi ha spiegato il motivo della sua visita a casa dei genitori di Francesca, l'amica del cuore di Sarah: "Non sono andata lì per minacciare nessuno, ma solo per sapere se Sarah chattava con il computer della sua amica". 
A conclusione del suo intervento Cosima ha risposto all'accusa di aver ucciso la nipote per poter riscuotere un'eredità: "Prima di me c'erano molti altri parenti che avrebbero avuto diritto all'eredità, cosa dovevo fare Giudice, ammazzare mezzo paese?".

Giovedì il sostituto procuratore Buccoliero aveva confermato la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere per Cosima Serrano e Sabrina Misseri e aveva chiesto il giudizio anche per Michele Misseri, marito e padre delle due donne, accusato di averle aiutate a nascondere il corpo.

Madre e figlia sono detenute nel carcere di Taranto. Sabrina dal 15 ottobre 2010, Cosima dal 26 maggio.

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