venerdì 28 ottobre 2011

Licenziamenti facili, sindacato pronti allo sciopero

ROMA - Sindacati uniti contro i cosidetti licenziamenti facili, uno dei punti proposti dal governo nell'elenco di riforme promesse all'Unione europea. Cgil, Cisl e Uil sono pronti allo sciopero per bloccare la norma che consentirebbe alle imprese di tagliare i contratti a tempo indeterminato se costrette dalla crisi economica. L'ipotesi, che andrebbe attuata nelle intenzioni del governo entro otto mesi, prevede il sostegno dello Stato attraverso la cassa integrazione. 
"Vogliamo creare un mercato del lavoro più efficiente, più moderno e aperto a donne e giovani". Così, in un'intervista al Tg1, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha replicato alle critiche delle forze sociali. "Questo - ha aggiunto il premier - era e resta il nostro impegno per il mondo del lavoro".

"Qualcuno dismetta l'abito ideologico. Siamo l'unico paese al mondo che ha regole così rigide", ha commentato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, augurandosi che le parti sociali non facciano muro contro muro. "La Cisl andrà allo sciopero se il governo dovesse modificare l'assetto dei licenziamenti senza il consenso delle parti sociali", ha attaccato Bonanni.

Durissimo il segretario della Fiom, Maurizio Landini, che ha definito le proposte fatte dal governo all'Unione europea "una follia". "Non è accettabile - ha sottolineato il leader della Fiom - la logica che se c'è crisi si licenzia". 

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