domenica 27 novembre 2011

Berlusconi: "Dobbiamo essere pronti alla campagna elettorale. Io lavorerò dietro le quinte". La Lega: l'alleanza a livello nazionale nojn esiste più


Silvio Berlusconi a Verona
VERONA - "Non lo so se sara' lunga" la campagna elettorale, ma "dobbiamo essere pronti. Io lavorero' dietro le quinte". Cosi' l'ex premier, Silvio Berlusconi, al termine del suo intervento al convegno dei Popolari liberali a Verona, risponde ai giornalisti che gli chiedono se siamo gia' in campagna elettorale e se questa sara' lunga 
Silvio Berlusconi e' contrario ad un eventuale abbassamento della soglia dell'utilizzo dei contanti a cui starebbe pensando il Governo Monti. L'ex premier lo dice chiaramente dal palco del convegno: "Per il futuro nostro e dei nostri figli abbiamo il dovere di continuare a combattere e ritengo di non usare un termine alto e retorico quando dico che dobbiamo continuare a combattere per la nostra liberta' che e' il primo dei diritti". 
In particolare, per Berlusconi, va contro la liberta' "una norma che dice che tu puoi pagare in contanti fino a 200-300 euro, tutto il resto deve essere verificabile. In questa norma - scandisce dal palco - c'e' insito il pericolo reale di uno Stato di Polizia tributaria che sarebbe esattamente il contrario di quello Stto in cui noi vogliamo continuare a vivere"
"Siamo convinti delle differenze tra noi e loro - ha deto ancora Berlusconi parlando della sinistra - io sarei l'uomo più felice del mondo se potessi constatare che dall'altra parte ci sia una maturazione in direzione della libertà e del rapporto tra il cittadino e lo Stato. Loro vogliono ancora che siano i cittadini al servizio dello Stato mentre per noi è il contrario" ha detto ancora l'ex premier.
"Siamo convinti che i nostri valori sono quelli che fanno bene all'Italia, dall'altra parte non c'é una maturazione democratica che abbia portato il Pd, figlio o nipote del Pci, a diventare un partito socialdemocratico"
"Siamo scesi in campo nel '94, lasciando anche i mestieri che ci appassionavano perche' non volevamo che il Paese cadesse nelle mani dei comunisti. Purtroppo si cerca di far passare nel dimenticatoio questa tragedia ma noi ce la ricordiamo perché è stata la tragedia, quella del comunismo, più disumana e criminale per la storia dell'uomo".

"Noi abbiamo il dovere di continuare a combattere e non suo un termine troppo retorico se dico che dobbiamo a farlo per la nostra libertà, il primo dei diritti - ha detto ancora - Siamo e resteremo in campo - prosegue Berlusconi - per garantire a noi e a chi viene dopo di vivere in un paese democratico e libero con un partito che ha come programma i valori del Ppe. Continuiamo ad essere uniti e a combattere".

"Lavoriamo per diffonderci capillarmente in tutta Italia e per creare team elettorali in tutte le sezioni in modo da stabilire un contatto con tutti gli italiani" ha aggiunto Berlusconi.


«C'è un'alleanza solida che non può essere resa debole con questi ultimi accadimenti e con il governo dei tecnici», ha detto anche Berlusconi a proposito del legame con il Carroccio. «I motivi dello star insieme sono importanti - ha aggiunto il Cavaliere - e decisivi per il futuro del Paese». - «Davvero ha parlato di alleanza? L'alleanza a livello nazionale non può essere solida perchè non esiste più», ha però replicato il leghista Roberto Calderoli.


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