venerdì 24 febbraio 2012

La Fiat non vuole i tre operai reintegrati a Melfi. Pagherà gli stipendi ma non devono presentarsi in fabbrica


MELFI - La Fiat ha invitato i tre operai dello stabilimento Sata di Melfi, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, reintegrati al lavoro da una sentenza della Corte d'appello di Potenza, a non presentarsi in fabbrica. I tre lavoratori riceveranno comunque lo stipendio, in ottemperanza alla sentenza emessa dai giudici, ma l'azienda non intende avvalersi del loro lavoro.
L'azienda, non appena appresa la decisione deliberata dal Tribunale, ha annunciato l'intenzione di ricorrere in Cassazione, sottolineando che considera "inaccettabili comportamenti come quelli tenuti dai tre lavo
ratori" e che "proseguirà le azioni per impedire che simili condotte si ripetano". Già con le dichiarazioni a caldo aveva fatto intuire che non avrebbe reintegrato i tre operai nella linea di produzione, ma avrebbe ottemperato alla sentenza ricominciando a pagare le retribuzioni. In sostanza i tre operai avrebbero percepito lo stipendio senza neppure varcare i cancelli dello stabilimento. 

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