sabato 28 aprile 2012

Roma: il rapinatore ucciso dai gioiellieri era uno della banda della Magliana. Gli altri due gravemente feriti


Angelo Angelotti, il rapinatore ucciso

ROMA - Era legato alle vicende della Banda della Magliana, Angelo Angelotti, il rapinatore morto durante un tentato colpo contro due gioielleri in una sparatoria all'alba a Roma. Angelotti, di 62 anni, nome storico della malavita romana, era stato arrestato perché in passato secondo alcune indagini sarebbe stato incaricato, il 2 febbraio del 1990, di attirare il capo della banda, Enrico De Pedis detto 'Renatino', nell' agguato mortale di via del Pellegrino, dietro a Campo dé Fiori. A quanto si è appreso Angelotti era coinvolto anche in altre vicende di droga. 
Era invece già stato arrestato per l'omicidio di un gioielliere a Firenze, uno degli altri due rapinatori coinvolti . Stefano Pompili, di 50 anni, ferito e rintracciato alcune ore dopo la sparatoria, è originario di Bellegra, nel 1999 era stato arrestato dalla polizia a Roma con l'accusa di aver ucciso un orefice durante una rapina a Firenze nel 1992 assieme ad alcuni complici. Pompili, all'epoca ricercato, fu arrestato dagli agenti mentre era ai giardini pubblici con il figlioletto. Oggi è stato rintracciato dagli agenti della Mobile all'ospedale Cto dopo essere scappato a seguito della rapina avvenuta all'alba. Giulio Valente, il terzo rapinatore anche lui gravemente  ferito al collo, era stato subito arrestato dalla polizia
L'agguato era avvenuto intorno alle 5 del mattino all'esterno del garage dell'abitazione dei due fratelli gioiellieri, mentre stavano uscendo con la propria auto. I tre rapinatori avevano speronato l'auto con un furgone risultato poi rubato: a bordo c'era un campionario di preziosi. I malviventi avevano minacciato le vittime con delle pistole e i due fratelli avevano reagito. E' nato un conflitto a fuoco: Angelotti era stato colpito a morte, gli altri due feriti.

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