giovedì 31 maggio 2012

Il governatore Visco: pressione fiscale a livelli non compatibili con la crescita


ROMA - ''Tirarci fuori dallo stretto passaggio che attraversiamo impone costi a tutti. Sono costi sopportabili se ripartiti equamente e con una meta chiara'': lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle Considerazioni Finali all'assemblea annuale avvertendo che ''il percorso non sara' breve''.
Per il risanamento dei conti "si è pagato il prezzo di un innalzamento della pressione fiscale a livelli oramai non compatibili con una crescita sostenuta. l'inasprimento non può che essere temporaneo".
Il governatore, dopo aver accennato al peso della tasse, sostiene che "la sfida ora si sposta: occorre trovare oltre a più ampi recuperi di evasione, tagli di spesa che compensino il necessario ridimensionamento del peso fiscale". Visco spiega che "se accuratamente identificati e ispirati a criteri di equità, i tagli non comprometteranno la crescita; potranno concorrere a stimolarla se saranno volti a rimuovere inefficienze dell'azione pubblica, semplificare i processi decisionali, contenere gli oneri amministrativi. I margini disponibili per ridurre il debito anche con la dismissione di attività in mano pubblica vanno utilizzati pienamente".


Le banche italiane devono cambiare l'attuale modello di crescita della redditività e devono intervenire "sul costo del lavoro", sulle "remunerazioni" dei vertici, sulla rete delle filiali e sul numero dei componenti dei Cda, che nei primi dieci gruppi vede "1.136 cariche". Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha fatto un appello al pianeta credito, chiedendo una radicale riorganizzazione.

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