sabato 26 maggio 2012

La Gendarmeria ha individuato il “corvo” del Vaticano. E' il maggiordomo del Papa

Nel tondo Paolo Gabriele accanto al Papa (tgcom24)

ROMA - L'indagine della Gendarmeria vaticana sulla diffusione di documenti segreti "ha permesso di individuare una persona in possesso illecito di documenti riservati" poi pubblicati su  un giornale e un libro. Queste le parole di padre Federico Lombardi, che ha spiegato come questa persona "si trovi ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti".
Il presunto corvo è Paolo Gabriele, 'aiutante di camera' della famiglia pontificia, in sostanza il maggiordomo del papa (come in ogni "giallo" che si rispetti, dove il sospetto è, appunto, il maggiordomo. Quasi sempre). Questa mattina Gabriele è stato ascoltato in un interrogatorio dal promotore di giustizia vaticano, Nicola Picardi. Sarebbe stato trovato in possesso di documenti riservati. Soprannominato Paoletto, l’uomo è sposato e ha tre figli. Romano, poco più che quarantenne, Gabriele è entrato a far parte della “famiglia” del Papa, dopo essere stato a servizio dal prefetto della Casa pontificia, monsignor James Harvey.
II sospetti sul maggiordomo sono stati raccolti dalla Commissione cardinalizia, che indaga sulle fughe di notizie direttamente nell’appartamento del Papa. In Vaticano c’è chi sospetta che si tratti non del corvo, ma di un capro espiatorio. Anche se difficilmente la gendarmeria avrebbe arrestato una persona così vicina al Santo Padre.
Ma molti pensano che sicuramente Gabriele non può avere agito da solo: ci debbono essere ispiratori o altri "corvi". Il portavoce della Santa Sede ha detto che Gabriele è stato individuato dall'attività di indagine avviata dalla Gendarmeria secondo istruzioni ricevute dalla Commissione cardinalizia e sotto la direzione del Promotore di Giustizia. Quindi, se ne stanno occupando tre cardinali.

Il "giallo", però, è ben lungi dall'essere risolto e si ha l'impressione che le novità e i colpi di scena potrebbero non mancare. Dopo mesi di stillicidio dei "Vatileaks", di "veleni", di sotterranei scontri di potere, il giro di vite sui presunti "corvi" ha avuto una stretta improvvisa negli ultimi giorni dopo la pubblicazione del libro di Gianluigi Nuzzi "Sua Santità", che contiene una mole di documenti riservati e carte private del Papa, su vicende di cui si è molto discusso, dal caso Boffo al caso Viganò, dalle polemiche sull'Ici e la Chiesa (ci sono carte sui contatti tra lo stesso Gotti Tedeschi e il ministro Tremonti sull'argomento) e sulle leggi italiane che il Vaticano avrebbe voluto fossero cambiate, in particolare su temi etici.
Oltre all'indagine interna condotta dalla Gendarmeria e supervisionata dalla Commissione cardinalizia, la Santa Sede ha annunciato che ricorrerà alla giustizia contro il furto, la ricettazione e la divulgazione di "notizie segrete", descrivendo la pubblicazione dei documenti come "un atto criminoso". Per questo chiederà anche la ''collaborazione internazionale".

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