venerdì 29 giugno 2012

Eurogruppo: alle 4 del mattino accordo sul meccanismo anti-spread. Vittoria dell' "altro" Supermario


Sì anche alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo europeo salva stati. E Italia e Spagna tolgono la riserva sul patto per la crescita e il lavoro. La reazione della Merkel
Angela Merkel e Mario Monti

BRUXELLES - I leader della zona dell'euro hanno concordato a tardissima notte un pacchetto di misure, che apre ad un meccanismo anti-spread e alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo europeo salva stati, con il quale sperano di rassicurare i mercati, mettere un freno alla speculazione e ridare stabilita' all'euro. ''Affermiamo che e' imperativo rompere il circolo vizioso tra le banche e il debito sovrano'', dichiarano i leader in un comunicato letto dal presidente Herman van Rompuy, al termine del vertice dell'Eurogruppo terminato poco dopo le 4 di mattina. ''Oggi abbiamo concordato qualcosa di nuovo. La prima e' che con le decisioni prese, le nostre banche potranno essere presto ricapitalizzate direttamente dal fondo salva Stati, sotto certe condizioni, e potranno avere un'unica sorveglianza, con il pieno coinvolgimento della Bce'', ha spiegato Van Rompuy. ''La seconda, e' che abbiamo aperto alla possibilita' che i paesi che si comportano bene usino il fondo Efsf-Esm per assicurare i mercati''. 
Le due decisioni rispondono alle richieste di Italia e Spagna che hanno subito tolto la riserva che avevano posto al Vertice Ue sul patto per la crescita e il lavoro, in nome di misure immediate per la stabilita' finanziaria. Il premier Mario Monti lascia il Consiglio soddisfatto: le misure prese - dichiara - sono soddisfacenti per stabilizzare i mercati. Le prime indicazioni che arrivano da Tokyo gli danno ragione: la moneta unica balza a 1,2530 dollari e a 100,10 yen. Con lo scudo anti-spread, l'Italia spera di evitare ''un lunedi' nero''. Mentre con l'apertura sulla ricapitalizzazione diretta delle banche, la Spagna auspica di potere ricevere gli aiuti fino a 100 miliardi di euro per ricapitalizzare i suoi istituti di credito senza fare lievitare il debito pubblico.
L'Italia si è molto battuta per questo misure, in particolare per quanto riguarda gli spread, ma non ha intenzione in questo momento di avvalersene". Lo ha detto il premier Mario Monti, sottolineando che è "un contributo che potrebbe essere utile in principio all'Italia e ad altri Stati". E a chi gli chiedeva se con queste misure si potrà evitare un venerdì e un lunedì nero ha risposto: "Spero di sì". I Paesi che rispettano il patto di stabilità e le raccomandazioni "non dovranno sottostare al monitoraggio della troika", ma dovranno continuare a rispettare gli impresi presi, ha detto ancora Monti.
Il presidente francese Francois Hollande ai giornalisti assicura che dall'Eurosummit sono uscite decisioni importanti. ''La Bce giochera' un ruolo pieno nella supervisione unica bancaria'', sottolinea Barroso, riferendo che l'Istituto di Francoforte ha ''concordato'' di servire come agente di Efsf e Esm.


La Merkel tenta il recupero dalla (sua) sconfitta nottura
“Controlli della troika”. Draghi: “Secondo le linee guida esistenti”
Il meccanismo di vigilanza ha immediatamente trovato la precisazione della cancelliera tedesca Angela Merkel che, se da un lato ha definito "buone" le decisioni, dall'altro avverte: se un paese come Italia o Spagna deciderà di fare ricorso al meccanismo antispread la troika effettuerà la "supervisione" del rispetto delle condizioni imposte. Un modo per rimarcare che non avrebbe fatto “passi indietro”.
"Abbiamo preso decisioni importanti la scorsa notte" a Bruxelles, ha affermato Merkel, spiegando che "innanzitutto, abbiamo deciso che, se un Paese ha bisogno che i meccanismi Efsf e Esm acquistino delle obbligazioni sul mercato primario o secondario, siano applicate delle condizioni in questo modo: un rapporto nazionale dovrà essere presentato alla Commissione Ue e, su questa base, concluderemo un protocollo d'intesa in cui ci sarà un calendario".
In seconda battuta entra in scena la troika. "La troika Ue-Fmi assicurerà in seguito la supervisione, come è sempre il caso con l'Efsf e l'Esm, in modo che le condizioni siano rispettate", ha dettagliato la cancelliera, sottolineando che sarebbe questo "il caso se la Spagna o l'Italia, alla luce del peso dei loro interessi, facessero ricorso a tali strumenti".
C'è quindi continuità di linea rispetto al passato. "Restiamo interamente nell'ambito della nostra formula precedente, dare e ricevere, condizionalità e controllo", ha concluso la Merkel, sottolineando di essere così "rimasti fedeli alla nostra filofosia", ovvero "no benefici senza compromessi".
Parole che trovano l'immediata replica del governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi: "L'utilizzo dell'Efsf e dell'Esm avviene secondo le linee guida di questi meccanismi". La Banca centrale europea, inoltre, assumerà il ruolo di autorità di vigilanza delle banche dell'eurozona. "La Commissione europea - ha detto - presenterà una proposta sulla base dell'articolo 136 del Trattato per la creazione di un meccanismo di vigilanza unico, all'interno del quale la Bce assumerà il ruolo di supervisore per l'eurozona".

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