mercoledì 25 luglio 2012

Corruzione “transnazionale”: avviso di garanzia al governatore Formigoni


Roberto Formigoni

MILANO - La Procura di Milano ha inviato un avviso di garanzia e un invito a comparire al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, indagato per corruzione, con l'aggravante della transnazionalità, nell'ambito dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri di Pavia. La Procura ha precisato che l'inchiesta riguarda fatti commessi a Milano e all'estero, dal 2001 al novembre 2011.
Formigoni è stato iscritto nel registro degli indagati il 14 giugno, e l'iscrizione è stata desecretata oggi. Il 23 giugno il Corriere della Sera rivelò l'apertura del fascicolo sul governatore lombardo. Ma il diretto interessato smentì annunciando querela alla testata e di essere pronto a dimettersi in caso fossero state provate le accuse riportate dal quotidiano.
Oggi, dopo settimane di indiscrezioni, una nota del procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, rende ufficiale la notizia. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, è indagato per corruzione con l'aggravante della transnazionalità nell'ambito dell'inchiesta sui presunti fondi neri creati attraverso la Fondazione Maugeri. Cade invece l'accusa, inizialmente contestata, di finanziamento illecito per mezzo milione di euro ricevuto per le elezioni regionali del 2010. Al Presidente lombardo è stato anche notificato un invito a comparire nei prossimi giorni davanti ai pm milanesi.
Stando alla ricostruzione dei magistrati milanesi, Formigoni avrebbe ricevuto dall'uomo d'affari Pierangelo Daccò circa nove milioni di euro di "utilità", tra cui viaggi, passaggi in barca e uno sconto per l'acquisto di una villa in Sardegna da parte di un suo amico di Comunione e Liberazione. In cambio, è l'ipotesi dell'accusa, avrebbe garantito una "corsia preferenziale" a Daccò, consulente della Maugeri, in Regione. Il reato di corruzione con l'aggravante della transnazionalità - si pensa al passaggio di presunto denaro "nero" in Svizzera - è contestato a Formigoni in concorso con lo stesso Daccò, con Umberto Maugeri, Costantino Passerino e l'ex assessore regionale alla Sanità Antonio Simone. 
Intanto, Roberto Formigoni attacca la stampa nazionale su Facebook: «Auguro a Nichi Vendola, rinviato a giudizio in Puglia, di poter presto dimostrare la sia innocenza. Ma non posso - denuncia - non notare l'eclatante doppiopesismo dei giornaloni italiani». Il governatore della Lombardia nota come Corsera e Repubblica hanno dato poco risalto alla notizia dell'indagine su Vendola mettendola rispettivamente a pagina 17 e 15. Formigoni fa il paragone con il grande risalto dato dai medesimi quotidiani che annunciarono l'apertura dell'inchiesta nei suoi confronti in prima pagina con ampi servizi, per più giorni. «Che dite? C’è qualcosa che non va o sono io ipersensibile?». Infine conclude con una considerazione: «Questi giornaloni ricevono anche una sovvenzione pubblica, pagata con i soldi delle tasse di voi cittadini. Pensate che meritino ancora i vostri soldi in omaggio?».




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