venerdì 28 settembre 2012

Istat: inflazione stabile, carrello della spesa sempre più caro


ROMA - A settembre il tasso d'inflazione annuo resta fermo su base mensile, segnando una variazione nulla, e si presenta stabile al 3,2% su base annua, lo stesso valore registrato ad agosto. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari. A settembre il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (da cibo a carburanti), è del 4,7%, un rialzo superiore all'inflazione (3,2%) e in forte accelerazione rispetto a quanto registrato ad agosto (4,2%).
L'inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3% e il tasso di fondo, calcolato al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all'1,9% (dal 2,1% di agosto); mentre al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo rallenta al 2% (+2,2% nel mese precedente). La stabilizzazione dell'inflazione a settembre risente, spiega l'Istat, principalmente della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, in larga parte legata a fattori stagionali, i cui effetti sull'indice generale risultano controbilanciati dall'aumento mensile dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+3,6%), dovuto all'aumento dei prezzi di tutti i carburanti. Quanto all'Ipca (l'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi Ue), sempre in base delle stime preliminari, sale del 2,1% su base mensile e del 3,4% su base annua, con un'accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto ad agosto 2012 (+3,3%). Guardando ai diversi settori, a settembre i maggiori incrementi congiunturali riguardano i prezzi dell'istruzione (+1,1%) e dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,6%), mentre su base annua i rialzi più forti interessano l'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,4%), i trasporti (+7%) e bevande alcoliche e tabacchi (+6,3%). Nel dettaglio delle singole voci, a settembre rincari decisi si registrano per i vegetali freschi (+7,5% e +10,5% su base annua), per il caffé (+0,3% e + 5,1% annuo) e per i prezzi dei libri scolastici (+2,5% sia in termini congiunturali che tendenziali). 

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