venerdì 28 settembre 2012

Kathmandu: cade aereo, 19 morti. Doveva salirci anche un gruppo di italiani, che non è invece partito



KATHMANDU - Dodici stranieri di nazionalità britannica e cinese sono fra le 19 vittime dell'incidente aereo avvenuto oggi poco dopo l'alba alla periferia di Kathmandu. Il velivolo Dornier della compagnia Sita Air, partito alle 6:40 locali, ha avuto subito dopo il decollo problemi tecnici costringendo il pilota a tentare un atterraggio di emergenza sulle rive del fiume Manohara. Ma nell'impatto con il suolo l'aereo si è incendiato causando la morte, hanno riferito fonti della polizia, di sette britannici, cinque cinesi e sette nepalesi, fra cui tre membri dell'equipaggio. "Tutte le 19 persone a bordo sono morte - ha detto il portavoce della polizia Binod Singh - nell'incidente avvenuto a meno di un chilometro dall'aeroporto". "A quanto sembra - ha concluso la fonte - il pilota ha cercato un punto di atterraggio di emergenza sulle rive del fiume per cercare di ridurre il rischio di vittime, ma sfortunatamente l'aereo si è incendiato".
'Nessun italiano era a bordo dell'aereo della Sita Air'. Lo ha appreso l'ANSA da fonte diplomatica italiana nella capitale nepalese."In effetti - ha detto per telefono la fonte diplomatica all'ANSA - era previsto che un gruppo di italiani salisse a bordo di quell'aereo, ma poi per ragioni organizzative non lo ha fatto". Il ritardo nell'arrivo all'aeroporto di Kathmandu dunque è stato provvidenziale e ha salvato la vita al gruppo di italiani, membri di una spedizione scientifica guidata da Agostino da Polenza, presidente del progetto EvK2-Cn.
"Abbiamo avuto una bella fortuna - ha detto uno degli italiani - ma lo dico con la tristezza per coloro che sono morti oggi. Dopo il ritardo il nostro gruppo era stato sistemato su un secondo volo della Sita Air, che non è mai partito dopo l'incidente. E così siamo partiti con un charter privato".

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