sabato 27 ottobre 2012

Berlusconi: "Non mi ricandido premier". E poi si scatena contro la magistratura, contro la Germania e anche contro Monti "Decideremo se mantenere la fiducia"


ROMA - Silvio Berlusconi torna a parlare all'indomani della condanna per la vicenda dei diritti tv MediaseT nella conferenza stampa a Villa Gernetto.. "Confermo la mia decisione di non candidarmi a premier, ma resto in campo", ha detto Berlusconi per il quale con la sentenza di ieri si è superato "il limite: non credo di potere accettare una mia naturale capacità a delinquere". Berlusconi ha poi confermato le primarie del Pdl, "dove vi saranno un confronto di idee e personalità".

Poi l'attacco a Berlino. "La Germania ha forzato le decisioni della Ue". "Solo quando l'economia è in crescita si possono imporre misure severe", ha spiegato Berlusconi per il quale il calcolo sul debito pubblico italiano andava fatto in modo differente da quanto stimato dai tedeschi. 

"Mi sono posto in condizione di contradditorio con la Germania e la Francia", ha detto il leader del Pdl: "Merkel e Sarkozy hanno tentato di uccidere la mia immagine internazionale. Con quei sorrisi la Merkel e Sarkozy tentarono l'assassinio politico della mia credibilità internazionale".
Berlusconi auspica una modifica alla Costituzione e ne spiega i motivi. "Oggi il premier non ha la possibilità di cambiare un ministro. Inoltre non ha lo strumento del decreto legge, strumento invece utilizzato normalmente da tutti gli altri premier occidentali". Poi la stilettata a Monti: "Aveva il compito di cambiare la Costituzione, ma nessun cambiamento è stato presentato al Parlamento. L'esecutivo dei tecnici ha introdotto misure che portano l'economia in una spirale recessiva. Nei prossimi giorni esamineremo la situazione e decideremo se sia meglio togliere immediatamente la fiducia a questo governo o conservarla dato l'arrivo delle elezioni", ha precisato.
"Gli italiani sono spaventati da questo sistema violento del trattamento dei contribuenti, così Berlusconi che ha parlato di di "estorsione fiscale". "Si sta tutti male, gli italiani sono spaventati dalle tasse elevate, dai blitz della Guardia di finanza, da questo sistema violento di trattamento dei contribuenti. Hanno paura a spendere, non consumano quanto consumavano prima", ha detto il leader del Pdl sottolineando: "Si deve porre fine a questa situazione, e lo si fa cambiando totalmente la politica imposta all'Italia dalla Merkel".
 'La giustizia non può andare avanti così. Questa non è più una democrazia. E' una dittatura dei magistrati. E' una magistratocrazia. Mi sento in dovere di mettere davanti a tutto un'azione di riforma della giustizia affinché si possa evitare ad altri quello che è capitato a me'. Poi torna a chiedere una legge sulle intercettazioni: 'E' barbaro e incivile non poter usare il telefono'

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