martedì 27 novembre 2012

Ilva: il governo studia interventi. Indagati anche il sindaco e il segretario del vescovo


TARANTO - "Quello di Acerra è un precedente". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a proposito di un provvedimento che consenta la riapertura dell'azienda. Tra le ipotesi che circolano un provvedimento che potrebbe definire l'area dell'Ilva sito di interesse strategico nazionale e consentire di proseguire la produzione nonostante il sequestro. Al tavolo di giovedì sull'Ilva il governo presenterà dunque "proposte precise": "l'obiettivo - spiega il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti - è riprendere a lavorare". Con i ministri Clini e Passera, sottolinea De Vincenti, "si sta lavorando agli strumenti necessari per garantire il futuro produttivo e occupazionale compatibile con la tutela dell'ambiente e della salute".
L'Ilva ha avviato al Tribunale del Riesame il ricorso contro l'ultimo intervento della magistratura: fino al suo pronunciamento gli impianti di Taranto rimarranno chiusi. Lo ha deciso il Cda della società. "Spero in un pronunciamento rapido, entro pochi giorni", spiega il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante.
Sono almeno cinque, oltre a quelle indicate nelle ordinanze di custodia cautelare eseguite ieri, le persone indagate nell'inchiesta sull'Ilva di Taranto. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. Tra queste ci sono don Marco Gerardo, il segretario dell'ex arcivescovo di Taranto monsignor Benigno Luigi Papa, e il sindaco di Taranto Ippazio Stefano.

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