lunedì 31 dicembre 2012

Usa: fiscal cliff, possibile un accordo in extremis


WASHINGTON - I negoziatori del Congresso e la Casa Bianca si stanno avvicinando a un accordo per evitare aumenti delle tasse e tagli alla spesa che avrebbero effetto da mezzanotte, mentre la nazione vacilla sul bordo della cosiddetta scogliera fiscaleSembra che il destino dell'economia della nazione sia nelle mani di due giocatori che sono stati lasciati fuori dei negoziati fino alla ore 11: il leader della minoranza in Senato Mitch McConnell, R-Ky.e il vice presidente Joe Biden.
Un tentativo di accordo estenderebbe le aliquote fiscali vigenti alle famiglie i cui redditi raggiungono un massimo di 450.000 dollari,  estendendo invece  la tassa di proprietà al suo livello attuale del 35 per cento per i patrimoni più grandi di 5 milioni di dollari..
L'accordo inoltre sposta  l'indennità di disoccupazione a una data posteriore alla scadenza di martedì e scongiura un taglio ripido ai pagamenti Medicare per i medici.
Entrambe le parti sembrano anche disposte a ritardare di tre mesi i tagli alla spesa automatici a programmi di difesa e nazionali ponendo le basi per continuare dibattito sui conti pubblici nei prossimi mesi, legati al contenimento del debito.

Lerici: Calevo liberato, arrestati tre. Avevano chiesto 8 milioni, non pagati

Il ritorno a casa di Andrea Calevo

LERICI - È stato liberato questa mattina l’imprenditore spezzino Andrea Calevo, 31 anni, cheera stato rapito nella notte del 16 dicembre dalla sua villa sulle alture di Lerici.  A liberare il giovane sono stati, in una operazione congiunta, polizia e carabinieri. L’ostaggio era prigioniero a Sarzana(La Spezia) in uno scantinato senza finestre, nell’abitazione di uno dei sospettati. Le sue prime parole sono state: «Grazie» agli uomini del Ros che lo hanno liberato e si è messo a piangere. Tre persone sono state fermate, uno di questi, già pregiudicato, avrebbe coinvolto il giovane nipote. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti.
«L’operazione per la liberazione di Andrea Calevo è stata decisa ieri sera, quando abbiamo avuto la ragionevole certezza che il quadro informativo era completo»: lo ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. «Il nostro obiettivo principale non era l’arresto dei sequestratori ma la liberazione del sequestrato».
Il procuratore Di Lecce riferisce e conferma che Andrea Calevo è stato rapito da un nonno, Pierluigi Destri, di 70 anni e da suo nipote Davide Bandoni, 20 anni, di Sarzana. Il sequestro è stato portato a termine con la complicità «certa» di un albanese Vila Fabjion, di 20 anni, operaio nel settore dell’edilizia. Calevo è sempre stato rinchiuso nello scantinato della villetta di Destri, alla periferia di Sarzana. Gli inquirenti hanno precisato che il giovane è stato trovato in catene, ma che era comunque riuscito a trovare il sistema di liberarsene, per poi rimettersele quando arrivavano i sequestratori.
Per la liberazione di Andrea Calevo «non è stato pagato alcun riscatto» ha confermato Di Lecce, che ha voluto pubblicamente ringraziare l’operato di tutte le forze dell’ordine intervenute sul caso.  Con una lettera inviata il 24 dicembre e indirizzata alla madre di Andrea Calevo, i sequestratori dell’imprenditore avevano chiesto un riscatto di otto milioni di euro. Dalle prime informazioni ottenute in ambiente inquirente il riscatto non è stato pagato.Inoltre, hanno riferito i responsabili delle indagini, il capo della banda è Pierluigi Destri. I rapitori si sono messi in contatto per la prima volta con la famiglia il 17 dicembre, il giorno dopo il sequestro, telefonando da una cabina telefonica di Pisa.
Calevo è stato trovato in catene. Per nascondere alla vista lo scantinato in cui Andrea era stato portato, i sequestratori avevano piazzato alcuni mobili davanti alla porta d’ingresso del sottoscala. Ma quando il giovane imprenditore, ha udito passi provenire dall’esterno ha cominciato a fare rumore, a battere colpi sul pavimento, e ha permesso così alle forze dell’ordine di individuare subito il suo nascondiglio.
Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri è profondamente soddisfatta "per il lavoro svolto dagli investigatori che ha riportato a casa sano e salvo il giovane imprenditore Andrea Calevo". "Si tratta - dice all'ANSA il ministro - del risultato dell'altissima professionalità messa in campo congiuntamente da polizia e carabinieri. Il valore aggiunto dell'operazione sta proprio nella collaborazione delle due forze dell'ordine".

Berlusconi insiste: commissione d’inchiesta, su spread, Fini e Napolitano


ROMA - Silvio Berlusconi ha ribadito l'intenzione, in caso di vittoria alle elezioni, di creare una commissione di inchiesta parlamentare sulla caduta del suo governo nel 2011 e la nascita del governo Monti. "Lascero' a una commissione, che se avremo la responsabilita' di governare potremo far nascere in parlamento, un'indagine su quel che successe allora", ha spiegato il leader del Pdl a Radio Capital.
 
"Certamente ci fu un uso criminale dello spread che nessuno conosceva, e che portava a un aumento solo di 2 punti e quindi intorno a 5 miliardi di spesa in piu' nel 2011. Di fronte di 800 miliardi di spesa pubblica nell'anno, 5 miliardi sono un'inezia che si può, come abbiamo trovato modo di non far pagare l'Imu agli italiani, recuperare in piccolissimi aggiustamenti di tasse su giochi, scommessi, tabacchi e alcolici"
.Dunque, cinque miliardi "non giustificavano quella campagna di aggressione nei confronti del nostro governo", ha insistito Berlusconi, "sono stati tanti gli interventi che hanno concorso in quella direzione, primo tra tutto il tradimento di Fini. Quale e' stata la promessa fatta a Fini perche' compisse quell'atto di tradimento degli elettori e contro le leggi della democrazia? Credo che ne verranno fuori delle belle, anzi delle brutte".
La commissione di inchiesta sulla nascita del governo Monti dovrà accertare anche il ruolo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su cui Silvio Berlusconi non ha vuole esprimere opinioni. "Non voglio dare giudizi al riguardo, sarà una commissione di inchiesta eventualmente a far emergere ruoli che ciascuno ha svolto in quell'occasione", ha detto il leader del Pdl.

Più di un milione di votanti alle “parlamentarie” del Pd


Entrano Rosy Bindi, la canoista Josepha Idem, Anna Finocchiario. Fuori D’Antoni

ROMA - Nonostante la data scelta non fosse delle più semplici le 'parlamentarie' di Pd e Sel che si sono concluse hanno registrato una buona affluenza con oltre un milione di partecipanti. Un risultato sottolineato con soddisfazione dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che ha parlato di numeri "largamente superiori alle nostre aspettative" per una esperienza che "non ha precedenti nella storia politica nazionale ed europea". "Abbiamo fatto - dice contento il segretario - una cosa difficilissima ma bellissima. Correre qualche rischio significa ottenere anche qualche risultato".
Passa la presidente dell'assemblea Rosy Bindi che a Reggio Calabria conquista 7.527 preferenze, pari al 60% e risulta la più votata in posti come Locri o Rosarno. Anche la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, dovrebbe aver superato lo 'scoglio': Secondo quanto si apprende, infatti, sarebbe in testa a Taranto dove, a spoglio quasi ultimato, avrebbe ottenuto, al momento, 5 mila voti sui 9 mila partecipanti, oltre il 50%, quindi, delle preferenze.
Ce l'ha fatta Josepha Idem, canoista tedesca di origine ma ravennate di adozione, che ha partecipato ad otto olimpiadi, vincendo a Sydney nel 2000. Da tempo attiva nel Pd, anche con ruoli amministrativi, la Idem è arrivata prima alle primarie nella sua provincia con 9.382 preferenze: ciò che serve per ottenere un posto sicuro in lista.
Le primarie del Pd in Sicilia segnano l'affermazione a Enna del senatore Vladimiro Crisafulli, a Trapani del sen. Antonio Papania, ad Agrigento del deputato Angelo Capodicasa. Fuori è Sergio d'Antoni, arrivato settimo a Palermo, dove si registra la grande affermazione del sindaco di Pollina (Pa) Magda Culotta, 26 anni, e di Davide Faraone, ex deputato regionale. A Palermo successo anche per il sindaco di Marineo Franco Ribaudo e altre due donne: la deputata Alessandra Siragusa e e la consigliera comunale palermitana Teresa Piccione. A Caltanissetta Daniela Cardinale avrebbe battuto l'ex presidente dell'antimafia regionale Lillo Speziale. A Siracusa avrebbe vinto l'ex deputato regionale Pippo Zappulla e a Messina il deputato Francantonio Genovese.
Bene anche le primarie di Sel che porteranno in Parlamento, tra gli altri, il 'mister' Renzo Ulivieri, presidente dell'associazione italiana allenatori calcio e tra i più votati di Sel in Toscana con quasi 2.200 preferenze.

New York: l’assassina del metro sghignazza in tribunale. Perizia psichiatrica

Erika Menendez arriva ridendo in tribunale

NEW YORK - La donna che ha spinto un uomo giù dalla piattaforma davanti a un treno della metropolitana, uccidendolo,  ha detto alla polizia che lo ha fatto perché ha accusato i musulmani per gli attacchi dell'11 settembre, e perché "ho pensato che sarebbe stato bello", hanno detto i procuratori in udienza.
Erika Menendez è stata accusata di omicidio con l’aggravante dell’odio razziale   dopo che lei aveva confessato alla polizia di aver spontaneamente spinto l’uomo di origine indiana Sunando Sen giù dalla piattaforma.
Durante l’udienza di contestazione dei reati in tribunale la Menendez ha continuato a ridere forte e a sghignazzare, tanto  che il giudice penale Queens Gia Morris ha chiesto al suo avvocato di farla smettere.
L’avvocato Dietrich Epperson ha risposto che il  comportamento della Menendez in tribunale non era diverso da come era stato con lui quando le aveva parlato in privato: una sorta di atteggiamento squilibrato che prescindeva dalla situazione in cui si trovava. Alla Menendez non è stata concessa alcuna possibilità di cauzione e il giudice ha ordinato che sia sottoposta a esame di salute mentale. La sua comparizione in tribunale è prevista per il prossimo 14 gennaio.

Usa, ultime ore per evitare il “fiscal cliff”



WASHINGTON - I leader del Congresso statunitense hanno ancora un giorno  per evitare gli aumenti delle tasse e i tagli alla spesa ripide, la cosiddetta "scogliera fiscale" (fiscal cliff), dopo gli ultimi colloqui conclusi senza accordo.
I senatori continueranno oggi a cercare un accordo di compromesso per inviarlo alla Camera dei Rappresentanti. Il mancato accordo entro il 1° gennaio potrebbe spingere gli Stati Uniti in recessione.
Il presidente Barack Obama ha accusato i repubblicani per la situazione di stallo affermando che il loro "tema principale" è stato quello di proteggere le agevolazioni fiscali per i ricchi.
Repubblicani e Democratici hanno combattuto per mesi su come trattare  la combinazione di tagli alla spesa automatici e la scadenza delle riduzioni fiscali nel nuovo anno. Senza un accordo, le maggiori imposte saliranno per ogni lavoratore americano e i tagli lineari della spesa pubblica entreranno in vigore da martedì. Gli analisti dicono che questo potrebbe ridurre in modo significativo la spesa dei consumatori, il che porterebbe l'economia americana a cadere dentro la "scogliera fiscale".
Dopo l'ultimo round di negoziati intensi al Senato, ieri gli aspetti più problematici principali includono questioni fondamentali come la soglia di reddito per le aliquote fiscali più elevate e le tasse di successione.
Qualora non si raggiunga un accordo entro oggi, ai senatori dovrebbero essere data la possibilità di votare  un piano di riserva proposto dal presidente Obama che rinnoverebbe i tagli fiscali sui redditi sotto i $ 250,000 (£ 154,000) ed estendere l'indennità di disoccupazione, ma non affronterebbe i tagli di spesa.
Sia la Camera e il Senato sono convocate oggi in un tentativo dell'ultimo minuto per colmare il divario tra le due parti. L'attuale situazione di stallo ha le sue radici in un fallito tentativo di affrontare nel 2011 il limite di debito pubblico e il deficit di bilancio.
Repubblicani e Democratici avevano deciso quindi di rimandare le decisioni difficili sulla spesa fino alla fine del 2012. I commentatori dicono che anche se un accordo non viene raggiunto, si potrà fare ben poco per ridurre il problema originale del deficit e il limite del debito pubblico con  la prospettiva di ulteriori lotte politiche all'inizio del nuovo anno.

Chavez, “condizioni delicate e complicate”, Il vicepresidente accorre a Cuba

L’AVANA - Il vicepresidente Maduro parla in collegamento dalla capitale cubana

CARACAS - Le condizioni di salute di Hugo Chavez sono delicate a seguito delle complicazioni dell'intervento chirurgico a cui il presidente venezuelano si e' sottoposto nelle scorso settimana a Cuba. E' quanto ha dichiarato il vice presidente Nicolas Maduro che nel weekend si e' recato all'Avana per incontrare Chavez.
"La salute del presidente Chavez continua ad essere delicata, si stanno affrontando le complicazioni ma non senza rischi" ha detto Maduro che sta svolgendo le funzioni da presidente. Non e' stata ancora fissata una data di rientro di Chavez a Caracas dove il presidente dovrebbe il 10 gennaio prossimo giurare per il suo nuovo mandato presidenziale.
Nicolás Maduro, in collegamento  da L'Avana ha parlato alla radio e alla televisione per aggiornare la situazione. Egli ha riferitodi aver parlato parlato con il presidente in formandolo degli ultimi sviluppi in Venezuela e Chavez ha  dato istruzioni perché fosse fatta conoscere la sua salute. "All’Avana siamo andati subito in ospedale per aggiornarci personalmente sulla situazione sanitaria del presidente Comandante. Siamo stati informati di ulteriori complicazioni derivano dalla nota infezione respiratoria" ha detto Maduro dando lettura di un comunicato ufficiale. Il Vice Presidente ha ammesso che il decorso di Chavez non è "esente da rischi" e ha sottolineato che il presidente deve affrontare "una situazione difficile" grazie "alla sua forza fisica e spirituale". Si è poi detto "fiducioso che l'effusione globale di amore e di solidarietà al comandante Chávez e la sua immensa volontà di vita e la cura di specialisti aiuterà il presidente a combattere con successo questa nuova battaglia ", ha aggiunto.  Chavez ha voluto trasmettere  "un messaggio di saluto di nuovo anno a tutte le famiglie venezuelane" inviando "un caloroso abbraccio ai bambini del Venezuela".

Al Senato la camera ardente per Rita Levi Montalcini. I funerali a Torino


ROMA - La camera ardente di Rita Levi Montalcini, morta ieri nella sua casa diu Roma a 103 anni, viene aperta oggi dalle 15,30 alle 21.00 al Senato. Parteciperanno Napolitano e Schifani. Le esequie, in forma privata e con rito ebraico, saranno invece celebrate il 2 gennaio a Torino, sua città natale, dove sarà sepolta accanto alla sorella gemella Paola. 
"Ci siamo sentite per telefono per il Natale, ricordo ancora le sue parole, mi chiamava sempre 'tesoro'; ero venuta a Roma una decina di giorni fa e stava benissimo: continuava a lavorare ed era sempre gioiosa". A ricordarlo è la nipote di Rita Levi Montalcini, Piera, appena arrivata nella casa romana. Accompagnata dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, Piera Montalcini ha voluto ricordare la zia come una "donna con un carisma enorme", ora ha ripetuto più volte "è un momento molto difficile". "Si è spenta come si spegne un faro. Per fortuna non ha sofferto", ha detto ancora Piera Levi-Montalcini, consigliere comunale a Torino nel gruppo dei Moderati. 
Tra le frasi simbolo della scienziata: "Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo. Io sono la mente". E poi: "Le donne che hanno cambiato ilmondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non laloro intelligenza". "Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe". Ancora: "Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,arrendersi alla mediocrità, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi". "Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita". E poi i suoi appelli a non cancellare il futuro dei giovani e dei ricercatori.

Lapo Elkann derubato in una villa in Uruguay. In tutto portati via 3,5 milioni di euro in gioielli e contanti

PUNTA DEL ESTE - L'ingresso della villa


MONTEVIDEO - Venticinquemila euro e 17 gioielli, per un valore stimato in 3,5 milioni di euro: è il bottino di un furto messo a segno in una villa in Uruguay dove si trovavano a cena nove persone, tra le quali Lapo Elkann e la sua accompagnatrice, una 32enne kazaka, Goga Ashkenazi. Il furto - secondo la stampa locale, è avvenuto nella notte tra sabato e domenica in una località vicino a Punta del Este, tra i luoghi di villeggiatura più esclusivi del Sudamerica.
La villa appartiene a un imprenditore italiano residente in Uruguay, a Barra del Maldonado, vicina a Punta del Este.


La residenza si trova nei campi sulla strada per il golf di Maldonado. La polizia ritiene che erano due i criminali che sono entrati in casa attraverso una porta esterna che dà accesso ad una delle camere da letto con un caccioavite a punta fine con cui hanno fatto cadere la chiave che era infilata dall'altro lato. Una volta dentro, sono saliti al piano di sopra e sono andati in un'altra stanza riuscendo ad estrarre dal muro la cassaforte. All'interno c’erano 17 rubini, tra cui anelli più valore di 3,5 milioni di euro depositati in quel luogo poche ore prima, ha detto il proprietario. Subito i ladri sono andati nella camera da letto accanto alla stanza e hanno rubato una borsa che si trovava ai piedi di un letto e che conteneva 25.000 euro in contanti.

Mentre tutto ciò stava accadendo nel resto della casa stavano cenando  nove persone, tra cui i titolari della proprietà, più il personale di servizio che non non si è accorto di nulla. Lapo Elkan e la ragazza kazaka erano arrivato su un volo commerciale sabato mattina dall’Italia: alcuni dei gioielli appartenevano alla Ashkenazi che, appena, arrivata, li aveva deposti nella cassaforte ("e il personale di servizio mi ha visto", ha detto alla polizia).  Il capo della polizia di Maldonado, Juan Balbis ha detto che i criminali hanno usato guanti di lattice per non lasciare impronte e non hanno toccato altri oggetti di valore che erano nella villa. Per la natura del reato, la polizia non ha escluso che il furto sia stato fatto su commissione. Una denuncia è stata presentata circa alle 0:20 del mattino di ieri (ore 6:20 in Italia) e ora il caso è oggetto di indagine da parte della Direzione della Questura di Maldonado. I gioielli non sono assicurati e d la polizia ha cercato di determinare se fossero stati  dichiarati in dogana nazionale quando erano stati fatti entrare nel Paese. 
Questa è la seconda rapina di gioielli finora della stagione estiva. La settimana scorsa c'è stato un furto del valore di 35.000 dollari in una fattoria situata  tra Springs e Jose Ignacio. In quell'occasione i ladri aperto una porta scorrevole di una suite senza fatica e avevano preso 16 pezzi: una collana d'oro, due orologi, anelli e bracciali.

HillaryClinton ricoverata per sospetta trombosi


NEW YORK - Hillary Clinton è ricoverata a New York per una sospetta trombosi, dovuta ad un coagulo risalente alla commozione celebrale che il segretario di Stato si era procurata 2 settimane fa cadendo in casa. E' quasi un mese che la Clinton non compare in pubblico. I medici avevano scoperto il coagulo nel corso di un follow-up di domenica, ha detto il suo portavoce Philippe Reines.
"E 'in trattamento con anticoagulanti ed è al New York-Presbyterian Hospital in modo da poter monitorare l’effetto del farmaco nelle prossime 48 ore - ha detto - Esse determiranno se sono necessarie ulteriori azioni."

domenica 30 dicembre 2012

La qualità della vita nelle province: in testa Trento e Bolzano, ultima Imperia

Bolzano


ROMA -  Peggiora la qualità della vita nelle province italiane, solo in 42 il livello è "accettabile". Lo rivela il Rapporto sulla Qualità della vita in Italia 2012, realizzato da Italia Oggi con l'università La Sapienza di Roma. Giunta alla quattordicesima edizione, l'analisi sullo stato delle 103 province sarà pubblicata sul numero di ItaliaOggi in edicola domani. Al top della classifica Trento e Bolzano, in fondo, ultima Imperia. Penultima Napoli, saldamente in coda. Per gli altri grandi centri, dopo preoccupa soprattutto la sicurezza, Roma scivola, e passa dal 51esimo al 62esimo posto, mentre Torino sale di una posizione, alla 46esima e Milano recupera 7 posti, dal 46esimo al 39esimo.

Le due province Trento e Bolzano salgono sul podio della Qualità della vita per il 2012, confermando il risultato già raggiunto l'anno scorso. Il Rapporto 2012 registra però "il peggior risultato dalla prima edizione dell'indagine": salgono a 61 le province nelle quali la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente. Di conseguenza scendono a 42 le province nelle quali il giudizio è buono o accettabile contro le 45 della passata edizione. Con un peggioramento che investe non solo l'area meridionale e insulare (tendenza già rilevata gli anni scorsi) ma anche quella centrale.

Un altro dato evidenziato dal rapporto sulle province italiane è che "la qualità della vita passa dall'ambiente". Vince infatti la provincia che ha un'alta percentuale di raccolta differenziata, incentiva la mobilità sostenibile, l'uso del fotovoltaico e la riqualificazione energetica degli immobili.

In fondo alla classifica, invece, le città con evidenti criticità in tema ambientale: coefficiente di raccolta differenziata basso, traffico, inquinamento, trasporto pubblico che non funziona. Un altro aspetto dell'indagine rivela che il problema dei grandi centri e di quelli più frequentati da turisti, è la sicurezza. L'indicatore relativo alla "criminalità" segnala che situazioni di maggior pericolo si riscontrano nell'ordine a Rimini, Milano, Bologna e Firenze, con poche differenze rispetto all'indagine 2011. All'opposto, la provincia più sicura è Belluno, davanti a Oristano e Treviso, che spicca in positivo in quasi tutti i sotto-settori, da quelli legati al traffico di stupefacenti ai reati in banca.

Sul fronte del disagio sociale (tra i parametri considerati rientrano la disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni e i suicidi per 100 mila abitanti) nelle province italiane, invece, le posizioni di testa, che in questo caso non sono sinonimo di performance positive, spettano a Benevento, che conquista la vetta facendo un balzo di 13 posizioni rispetto allo scorso anno, seguita da Avellino (destinata a fondersi proprio con la provincia di Benevento), Vibo Valentia e Salerno. Mentre in quinta e sesta posizione si piazzano rispettivamente Cosenza e Reggio Calabria. Il disagio è invece minimo ad Aosta (101esima posizione), Lucca (102esima) e Genova (ultima), fortemente penalizzata dai dati su infortuni sul lavoro e suicidi.

Con lo snowboard si schianta e muore a 18 anni in un canalone di Macugnaga


MACUGNAGA - Un 18enne ha perso la vita schiantandosi con lo snowboard nel canalone di Horlonovo, sulle alture di Macugnaga (Verbano Cusio Ossola). La vittima, Giacomo Cornara, era di San Giuliano Milanese. L'incidente è avvenuto alle 18, ma l'allarme è scattato solo alle 20 quando gli amici non lo hanno visto rientrare in paese. Il giovane era scivolato per una settantina di metri terminando la sua caduta sulle rocce. E' probabile che sia morto all'istante.
Il gruppo di amici stava scendendo verso l'alpe Bill: il 18enne aveva deciso di percorrere il canalone, mentre gli altri avevano seguito il sentiero innevato. Per recuperare il corpo, i vigili del fuoco e gli operatori del soccorso alpino di Macugnaga che hanno lavorato sino alle 22 e 30. La salma del ragazzo è stata portata all'obitorio dell'ospedale San Biagio di Domodossola.

Elezioni/indiscrezioni: i nomi eccellenti del “listino bloccato” di Bersani


ROMA - Continua nel Pd il lavoro di composizione del listino bloccato della segreteria, cioè di quella quota di candidati, pari al 10 per cento, che verranno eletti in Parlamento il 24 febbraio senza passare dalle primarie. L’Huffington Post Italia pubblica una serie di nomi. Potrebbero finire anche figure come l'attrice Ottavia Piccolo, Giorgio Santini della Cisl, il filosofo e politico Mario Tronti, il saggista Michele Prospero, gli economisti Massimo D'Antoni, Pietro Reichlin, Emilio Barucci. Proprio oggi su twitter lo stesso segretario ha annunciato che in lista ci sarà anche Massimo Mucchetti, editorialista del Corriere della Sera.
Oltre a Pietro Grasso, la lista bloccata del Pd - scrive Huffongton Post -  non dovrebbe comprendere altri magistrati, a meno che non venga ripescata Silvia della Monica, consigliere di cassazione, già senatrice al primo mandato, in quota Renzi. Un altro papabile è lo studioso Alberto Melloni, storico della Chiesa. Sempre in materia di personalità del mondo delle professioni, continua a circolare il nome del direttore dell'Unità Claudio Sardo. Scontati ormai i nomi filtrati fin da subito, quelli che hanno lavorato nella squadra di Bersani alle primarie per la premiership. Vale a dire l'intellettuale Miguel Gotor, i tre del suo comitato Roberto Speranza, Alessandra Moretti, Tommaso Giuntella. In lista anche l'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani, come pure già si sapeva.
E' in corso la trattativa  anche sui nomi dei renziani che finiranno nel listino bloccato. Papabili, secondo Huffington Post,  naturalmente sono i parlamentari uscenti Stefano Ceccanti, Giorgio Tonini, Paolo Gentiloni (se non fosse che punta al Campidoglio). Ma in lista potrebbero entrare anche personalità esterne al partito che hanno sostenuto Renzi alle primarie: lo scrittore Alessandro Baricco, il patron di Eataly Oscar Farinetti, quello di Slow Food Carlin Petrini. E Francesco Clementi, professore di diritto impegnato nelle primarie del sindaco di Firenze, Simona Bonafè, responsabile comunicazione del primo cittadino toscano.
Altra questione sono i parlamentari uscenti con più di tre mandati alle spalle che non abbiano fatto le primarie. Il listino dovrebbe comprendere con tutta probabilità i senatori Luigi Zanda e Franco Marini. Meno scontata la presenza di Beppe Fioroni, che molti nel Pd vedono in uscita verso Monti come ha fatto Pietro Ichino.

Nigeria, nuovo massacro di cristiani: gli islamisti ne uccidono 15, tagliando loro la gola


LAGOS - Nuovo massacro di cristiani in Nigeria dove le milizie islamiste Boko Haram, hanno tagliato la gola a 15 fedeli nel villaggio di Masuri nella regione nord-orientale del Paese abitata prevalentemente da musulmani.
 Lo riferiscono testimoni e fonti di una Ong sul posto: "Dalle informazioni che abbiamo raccolto gli assalitori hanno fatto irruzione in alcune case ben distinte e hanno massacrato 15 persone mentre dormivano". Ieri le autorita' nigeriane avevano riferito di un attacco a Musari ma senza fornire dettagli e sostenendo che le vittime erano state solo 5.

E’ morta Rita Levi Montalcini

Rita Levi Montalcini

ROMA - E' morta la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Il premio Nobel per la medicina, morta nella sua abitazione a Roma, aveva 103 anni. La notizia del decesso è stata verificata anche dalla Questura di Roma. La senatrice a vita è morta intorno alle 14 nella sua casa in via di Villa Massimo, in una zona residenziale di Roma a due passi da Villa Torlonia. La scienziata era con alcune persone care che, accortesi del peggioramento delle sue condizioni di salute, in un primo momento - come è stato riferito da loro stessi - hanno chiamato un'ambulanza per portarla alla vicina clinica Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando e il premio Nobel si è spenta nella sua abitazione.
 Il primo agosto del 2001 era stata nominata senatrice a vita per gli altissimi meriti nel campo scientifico e sociale.
Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (o NGF), scoperta che le è valso nel 1986 il premio Nobel per la medicina. La scienziata è stata la prima donna ad essere ammessa alla Accademia Pontificia delle Scienze.
Dolore e cordoglio è stato espresso dal presidente del Consiglio Mario Monti. ''Voglio ricordare -ha sottolineato il premier- la ricercatrice che con il Premio Nobel del 1986 ha dato lustro al nostro Paese e alla ricerca scientifica. Ma soprattutto voglio ricordare l'esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva''.
Monti ha rievocato gli anni all'estero della senatrice, l'impegno di medico a fianco dei militari e l'attivita' della Fondazione da lei creata per dare ai giovani, soprattutto di sesso femminile, l'opportunita' di formarsi e dare vita a una classe di donne in grado di svolgere un ruolo centrale nella vita scientifica e sociale del proprio Paese. ''L'umanita' e' fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi'': riportando alla memoria le parole celebri di Rita Levi Montalcini, il presidente del Consiglio ha auspicato che l'esempio di questa donna coraggiosa resti vivo nella memoria di tutti gli italiani.
"L'Italia perde un grande scienziato e una grande donna. La sua figura e il suo insegnamento rimarranno motivo d'orgoglio per il nostro Paese". Così Renato Schifani, presidente del Senato, commenta la scomparsa di Rita Levi Montalcini. "A nome mio personale e dell'Assemblea di Palazzo Madama esprimo - scrive Schifani in un messaggio - i sentimenti del più profondo cordoglio per la scomparsa della Senatrice Rita Levi-Montalcini. Nella sua lunga esistenza, dedicata sino alla fine, con straordinaria lucidità e immutata passione agli studi scientifici, ha illustrato il nostro Paese come pochi altri nel secolo passato". 
"Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa della senatrice Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, una donna che ha onorato il nome dell'Italia sulla scena internazionale. La sua lunga e prestigiosa carriera di scienziata è stata caratterizzata dalla costante attenzione alle giovani generazioni alla cui formazione ha dedicato particolare impegno, nella consapevolezza che la trasmissione della conoscenza costituisce un presupposto fondamentale del progresso umano".
"La scomparsa di Rita Levi Montalcini è un gravissimo lutto, non solo per la città di Roma e per l'Italia ma per tutta l'umanità. Una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme il rigore scientifico col massimo livello di umanità. Tutta Roma è addolorata per questa tristissima notizia". Lo ha dichiarato il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno.
Per Walter Veltroni "se ne va una personalità straordinaria, una donna che nella sua lunghissima spvendida vita ha mostrato impegno, forza, ingegno straordinari".
Cordoglio anche del leader del Pdl Silvio Berlusconi, che "si unisce a tutti gli italiani che in questo momento rendono il doveroso omaggio a Rita Levi Montalcini. Una scienziata di grande valore, una donna che ha onorato l'Italia''.
Si dice "commosso"' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Donna di grandissimo livello intellettuale e morale, ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica ed ha rappresentato con limpida coscienza civile le Istituzioni''.

Una vita intensissima

Il premio Nobel era nata a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina all'università di Torino, all'età di 20 anni entra nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi e inizia gli studi sul sistema nervoso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel 1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) furono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1947 accetta l'invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato Usa del Missouri), dove rimane fino al 1977. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa 30 anni prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 viene insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del riconoscimento si legge: "La scoperta del Ngf all'inizio degli anni '50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza, i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo".
Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche(Cnr) di Roma in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico "per raggiunti limiti d'età" continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre pi sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un'attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine. E forse il segreto della lucidita' e vitalita' fino all'ultimo giorno della sua scopritrice si celava proprio nel Ngf: la scienziata lo assunse tutti i giorni in forma di gocce oculari per problemi alla vista.
Dal 1993 al 1998 presiede l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. E' membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia Pontificia, l'Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society. Viene nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 1 agosto del 2001. Riceve numerosi altri riconoscimenti: fra l'altro tre lauree ad honorem delle Università di Uppsala (Svezia), Weizmann-Rehovot (Israele) e St. Mary (Usa). Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint-Vincent, il Feltrinelli, e il premio "Albert Lasker" per la ricerca medica. E' stata sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilita' degli scienziati nei confronti della societa'.
Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.
Sempre a favore dei giovani scienziati, nel marzo 2012 rivolge un appello al Governo Monti insieme al senatore Ignazio Marino (Pd), "affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto legge su semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della peer review, la valutazione tra pari".
Rita Levi Montalcini è stata particolarmente sensibile anche nei confronti dei temi della difesa dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. Nel 1998 fonda la sezione italiana di Green Cross International, organizzazione non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo l'impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all'accesso alle risorse idriche. Con la vittoria dell'Unione di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la Levi Montalcini, in qualità di senatrice a vita, accorda la fiducia al governo Prodi II. Inoltre, dopo aver rifiutato la presidenza del Senato provvisorio in periodo di elezione del presidente stesso, dichiarò di aver votato Franco Marini in tutti gli scrutini. Il momento della sua votazione fu accolto dagli applausi dei senatori dell'Unione.
Tra le numerose iniziative scientifiche, nel 2001 la Montalcini fonda un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma, l'Ebri (European Brain Research Institute), in collaborazione con la Fondazione S. Lucia e il Cnr. Senza scopo di lucro, l'unico obiettivo dell'Ebri è lo studio del sistema nervoso centrale, dai neuroni al cervello, sia in condizioni normali che patologiche. Lo scopo è capire le basi delle malattie neurologiche e neurodegenerative come ad esempio l'Alzheimer, con l'obiettivo di sviluppare delle cure. Il tutto partendo dalle scoperte per le quali le era stato assegnato il Premio Nobel nel 1986. E proprio in difesa dell'Ebri la scienziata combatte una delle sue ultime battaglia, quando sull'Istituto si è abbattuta, nell'autunno del 2009,la minaccia dello sfratto, poi rientrata soprattutto per la tenacia del Premio Nobel.
In occasione del suo 100esimo compleanno, il 22 aprile del 2009, fu fittissimo il calendario di eventi promossi da istituzioni e mondo scientifico in onore della senatrice a vita e accademica dei Lincei.
Una salute di ferro quella della grande scienziata, che solo nel febbraio del 2010, dovette subire un intervento chirurgico per la rottura di un femore avvenuta a causa di una caduta in casa. A 101 anni e con un peso di soli 35 chili, Levi Montalcini affronta con coraggio l'operazione. L'anestesista dell'ospedale S.Andrea di Roma riferi' addirittura che la scienziata domandò quale tecnica avrebbe utilizzato per sedarla. Fu scelta l'epidurale e la senatrice a vita seguì tutto l'intervento, durato 40 minuti, chiedendo informazioni ai chirurghi, che le hanno impiantato una protesi di metallo e plastica al collo del femore. Il suo recupero è stato veloce e completo.
Fra i dolori più grandi della scienziata, la morte dell'amico e collega Renato Dulbecco, avvenuta il 20 febbraio 2012 e celebrata dal premio Nobel con parole di commozione: per la Levi Montalcini, Dulbecco è stato "uno dei più grandi protagonisti nella storia della medicina moderna del '900 del nostro Paese e a livello internazionale. Ho appreso la notizia della sua scomparsa con profonda commozione, in quanto carissimo e antico amico: l'intera comunità ha perso una figura scientifica illustre e di grande spessore umano. In questo triste momento sono vicina con affetto alla moglie Maureen e alla figlia Fiona, che ho conosciuto all'inizio della nostra avventura scientifica, che ci ha condotto in terreni a quei tempi inesplorati. Il suo ricordo rimane indelebile per quanti lo hanno conosciuto e ne hanno potuto apprezzare le alte doti morali e intellettuali e di eminente scienziato".
Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini avevano condiviso insieme gran parte della loro vita e della loro avventura scientifica: fin dall'università dove a Torino erano stati studenti insieme, hanno esplorato ricerche in comune negli Stati Uniti, dove sono arrivati viaggiando sulla stessa nave, hanno condiviso la vita Accademica dei Lincei, entrambi hanno ottenuto il massimo riconoscimento scientifico internazionale vincendo il premio Nobel per la Medicina.


Siria: offensiva governativa su Homs, 200 morti (anche donne e bambini)

Homs, città fantasma

DAMASCO - Centinaia di civili sarebbero stati uccisi nell'offensiva delle forze governative siriane contro la città di Homs che ha portato alla riconquista del quartiere di Deir Baalbeth. Gli oppositori denunciano la morte di duecento persone, inclusi numerosi bambini, solo a Homs e di 400 in tutta la Siria. I residenti del quartiere di Deir Baalbeh sono stati costretti a uscire dalle loro case e concentrati in un impianto petrolchimico dove sono stati giustiziati sommariamente, afferma il gruppo dei comitati di coordinamento locale. Fra le vittime, numerose donne e bambini.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), con sede nel Regno Unito, ha riferito che la violenza si è scatenata in tutta la Siria, anche nei sobborghi della capitale Damasco che hanno visto scontri persistenti nelle ultime settimane mentre il governo tenta di cancellare la presenza dei ribelli. Il SOHR ha detto anche di non essere stato in grado di arrivare fino a Deir Baalbeh per documentare la situazione.
L'ultima violenza arriva dopo che l'inviato delle Nazioni Unite per la pace Lakhdar Brahimi aveva parlato di "inferno" per la Siria, se non si troverà una soluzione politica negoziata alla crisi. Brahimi, parlando dopo l'incontro con il ministro degli Esteri russo, ha detto che il conflitto era diventato più militarizzato e settario con il rischio di portare il caos nella regione, in Libano e Giordania invasi dai profughi. Brahimi è arrivato oggi al Cairo per colloqui con il presidente egiziano Mohamed Morsi.
Gruppi di opposizione dicono più di 44.000 persone sono state uccise da quando le proteste contro il governo siriano hanno avuto inizio nel marzo 2011. All'inizio di questo mese l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite ha detto che più di mezzo milione di siriani sono fuggiti nei paesi vicini.


Parlamentarie Pd: Gori fuori, entra la Bindi

Rosi Bindi ce l'ha fatta

ROMA - Urne aperte per le primarie con cui gli elettori del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà sceglieranno i propri candidati in Parlamento. Sabato prima tornata di consultazioni con nove regioni interessate: Abruzzo, Alto Adige, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte e Umbria. Oggi si vota invece in Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Veneto.
I responsabili del Pd si sono detti "soddisfatti" dell'affluenza nelle prime nove regioni intressate dal voto, ma in realtà anche nelle zone più gettonate gli elettori sono stati al massimo la metà di quelli che si erano presentati a esprimere la preferenza per il candidato premier. Ecco i primi dati dalle principali città e regioni in cui si è già votato:

A Reggio Calabria Rosi Bindi supera lo scoglio. Lo spoglio non e' stato ancora ultimato ed i risultati sono parziali, ma secondo quanto riferito da ambienti del Pd, la presidente del Partito supera le primarie insieme al consigliere regionale Demetrio Battaglia.  

A Torino, sono Paola Bragantini (con il 12,1%) e Cesare Damiano (12,2%) i candidati piu' votati. Seguono nelle prime posizioni Elena Fissore (8,8%), Francesca Bonomo (8,4%), Umberto D'Ottavio (7,6) e Stefano Esposito (7,2%).

In Lombardia, sono i trenta-quarantenni i vincitori. Secondo i primi dati. Oltre a Veronica Tentori, ventisettenne che ha vinto a Lecco, appaiono ai primi posti nelle rispettive province Pippo Civati, (37 anni) a Monza, Alan Ferrari (37) a Pavia e Chiara Braga (33) a Como. La quarantottenne Elena Carnevali risulta in vantaggio a Bergamo. Proprio a Bergamo, Giorgio Gori. si è attestato in quarta posizione mancando la candidatura.
A Milano, i dati non sono ancora definitivi ma con lo spoglio circa al 40% dei seggi i piu' votati risultano essere Franco Mirabelli, Matteo Mauri, Emanuele Fiano e Francesco Laforgia,  fra le donne Emilia De Blasi, Lia Quartapelle e l'ex ministro Barbara Pollastrini.

Bersani all’attacco di Monti: una clamorosa caduta di stile



ROMA - "Non mi aspettavo uno scenario simile, non possiamo di nuovo affidarci a leader solitari. Monti deve dirci con chi sta, quali scelte intende fare, cosa pensa sui diritti civili. Non bastano un'agenda e un simbolo". In un colloquio con Repubblica il leader del Pd Pier Luigi Bersani lancia la sfida al premier, chiarendo che "Monti adesso deve separare le funzioni dello Stato dall'attività del suo partito" e spiegando che i democratici restano "aperti a una collaborazione con il centro ma deve essere chiaro che la destra è fuori da qualsiasi iniziativa di governo".
La difficile situazione del Paese, dice Bersani, "si può affrontare solo se le forze progressiste e di centro possono collaborare", perché in questa fase "non si governa con il 51%). "Questa cosa del centro - osserva Bersani - nasce nel chiuso di una stanza...é una cosa che parte già vecchia, superata. Ricorda riti superati". E "vedo il rischio - dice - che ci si affidi ancora a criteri che hanno già portato al fallimento". Invece è con le primarie, che il centrosinistra sta svolgendo in queste ore per la scelta delle liste, che "si combatte il degrado della politica".
Nel mirino dei democratici il ministro Anna Maria Cancellieri (inizialmente data per certa la sua candidatura, poi smentita), Enrico Bondi (che deve distinguere le sue funzioni da un lato di "ragionere generale dello Stato aggiunto" e dall'altro di "tagliatore di teste" e consulente di un partito) e Federico Toniato (che, ricorda il Pd, ricopre la carica di vicesegretario generale di Palazzo Chigi, una funzione dello Stato), principale collaboratore del premier. Sono la prova, è il ragionamento, di come il Professore affronti "il piano della correttezza istituzionale un tanto al chilo", di una "clamorosa caduta di stile", di una "sbavatura delle regole". L'impressione, insomma, "è che Monti no

New Delhi: cremato il corpo della ragazza violentata. Doveva sposarsi a febbraio


La città è soprannominata la “capitale dello stupro” in India. 20 casi in 15 giorni

Candele ieri sera a New Delhi per ricordare la ragazza morta


NEW DELHI - La ragazza vittima di un stupro di gruppo e omicidio che ha scatenato un'ondata di dolore e di rabbia in tutta l'India è stata cremata con una cerimonia privata oggi. E’ emerso che aveva intenzione di sposarsi nel mese di febbraio.
La giovane, 23 anni, al centro di proteste a livello nazionale da quando è stata brutalmente attaccata su un autobus a Nuova Delhi due settimane fa, è stata cremata lontano dai riflettori pubblici solo poche ore dopo che il suo corpo era stato rimpatriato da Singapore.
Il rogo è stato acceso dopo che i parenti traumatizzati e amici avevano detto le preghiere finali corso di una cerimonia nel sud-ovest Delhi.
Uno dei partecipanti alla cerimonia  ha rivelato che la vittima aveva deciso di  sposare il ragazzo che è stato ferito nello stesso attacco.
"Avevano fatto tutti i preparativi per il matrimonio e avevano programmato una festa di nozze a Delhi" per febbraio, ha detto Meena Rai, che era un amico e vicino di casa. "Ho davvero apprezzato questa ragazza. Era la più luminosa di tutti".
Il primo ministro Manmohan Singh e Sonia Gandhi, il leader del principale partito del congresso governo, erano all'aeroporto di Delhi a consolare i suoi genitori arrivati a casa su un aereo charter con il corpo della figlia intorno alle 4:00 (23. 30di ieri in Italia).
Dopo il trattamento iniziale in un ospedale Delhi dopo l'attacco, la ragazza era stata trasportata a Singapore nella notte di mercoledì. Ma i medici non erano in grado di contrastare  una insufficienza multipla d'organi:la studentessa era morta nelle prime ore di sabato.
La sua morte ha spinto il governo a promettere una migliore protezione per le donne e un profondo esame di coscienza in una nazione dove  gli stupri sono all'ordine del giorno e le molestie sessuali frequentissime un po’dappertutto.
In migliaia hanno partecipato nella tarda notte di sabato alle veglie a lume di candela  dopo che il primo ministro Singh aveva fatto appelli alla calma per evitare il ripetersi delle proteste anche violente.

Un gruppo di manifestanti si sono però scontrati oggi con la polizia a Jantar Mantar durante una manifestazione per chiedere punizione veloce per gli stupratori. La protesta è diventataviolenta intorno alle 13:00, quando un gruppo tra i manifestanti con bandiere e striscioni hanno cercato di dirigersi verso Connaught Place, ma la polizia ha impedito loro di andare avanti. 
Come ha detto la polizia i sei accusato di aver ucciso la donna senza  potrebbero affrontare la pena di morte, c'è la volontà diffusa che il processo serva come un punto di svolta per il modo in cui il paese affronta la violenza contro le donne.
"Siamo consapevoli che questo non è il primo caso, né sarà l'ultimo caso di stupro di gruppo in India, ma è chiaro che non tollereremo più crimini sessuali", ha detto Rana Bela, un avvocato che partecipava  a un raduno nel centro di Delhi.
La città è stata soprannominata la "capitale dello stupro" dell'India. Un rapporto nel Sunday Times ha detto più di 20 donne sono state violentata dal 16 dicembre a oggi.
Secondo la polizia e pubblici ministeri, prova la vittima dell'omicidio è cominciata quando i sei uomini attirato la ragazza e il suo compagno su un autobus che pensavano li avrebbe portati a casa.
Invece il gruppo, che aveva bevuto molto, ha lanciato un attacco feroce della durata di circa 40 minut, solo chiuso quando le vittime sono stati gettati fuori dal bus.
L'attacco ha suscitato un intenso dibattito tra gli indiani che sono cresciuto quasi abituati ad una epidemia di violenza contro le donne.
Le gang di stupratori sono così comuni che raramente ottengono una menzione sui giornali. Le vittime sono spesso scoraggiate anche di segnalarli per paura di svergognare le loro famiglie.
The Times of India scrive in un editoriale di oggi che due questioni chiave devono essere affrontate in seguito alla tragedia.
"Che cosa farà il governo ora per rendere il paese un luogo migliore e più sicuro per tutte le donne? E che cosa tutti noi possiamo fare per affrontare i pregiudizi profondamente radicati e la misoginia nella nostra società?"

I following di Monti su twitter: tra i politici, solo Obama


Una curiosità: ecco i following di @SenatoreMonti. Di politici, segue solo Obama. I Follower, a oggi, sono 70213.

Following

Valore D è la prima associazione di grandi imprese creata in Italia per sostenere la leadership femminile in azienda.

This account is run by #Obama2012 campaign staff. Tweets from the President are signed -bo.

L'UNICEF è l'agenzia delle Nazioni Unite per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dei bambini e delle bambine in tutto il mondo.

Consigliera Nazionale di parità

La pagina ufficiale dei Giovani Imprenditori di Confindustria

La 27ORA è un blog al femminile: racconta le storie e le idee di chi insegue un equilibrio tra lavoro (che sia in ufficio o in casa), famiglia, se stesse.

RENA è un'associazione indipendente di giovani che lavorano per un paese a regola d'ARTE - Apertura Responsabilità Trasparenza Equilibrio.

Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 con un obiettivo concreto: agire per la salvaguardia del patrimonio d’arte e natura italiano

Save the Children is the leading independent organization creating lasting change for children in need in the United States and around the world.

Welcome to the official profile of the International Secretariat of Amnesty International. Find out about our human rights campaigns and get involved!

We've been fighting the bad guys since 1961 - you can join us! Official Amnesty International USA profile. RTs ≠ endorsements.

Comunità di Sant'Egidio is a catholic worldwide movement of lay people, based on prayer, solidarity, ecumenism, dialogue. Keep peace and fight poverty with us!

Coldiretti Giovani Impresa rappresenta gli imprenditori agricoli dai 18 ai 30 anni della più grande organizzazione agricola italiana.

Organismo pastorale della Cei per la carità

Caritas Europa is the umbrella organisation of the European network of 49 Caritas member organisations, working in 47 European countries

Un’associazione nata per promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del Paese.

Independent and neutral NGO delivering high quality, free-of-charge medical and surgical care to victims of war, landmines and poverty.



www.puntocometa.org

Ente Morale giuridicamente riconosciuto per lo studio e la progettazione di interventi rivolti alle esigenze dell'imprenditoria e del management femminile.

Il Forum Nazionale dei Giovani è una rete di organizzazioni italiane nata per dare voce ai giovani rappresentandoli presso le Istituzioni e la società civile.

Pakistan: kamikaze contro pellegrini sciiti, 19 morti


ISLAMABAD - Almeno 19 pellegrini musulmani sciiti sono stati uccisi oggi da un attentato dinamitardo a un convoglio dI autobus nel sud-ovest del Pakistan. Più di 20 persone sono rimaste ferite, nella città di Mastung di provincia del Baluchistan.
Il Pakistan ha sperimentato un peggioramento della violenza settaria e religiosa negli ultimi anni. Il mese scorso 23 musulmani sciiti sono stati uccisi da una bomba nella città di Rawalpindi.
Nessun gruppo ha rivendicato l’attentato di oggi. I primi rapporti avevano detto che era stato fatto esplodere un ordigno con un telecomando, ma un funzionario del governo poi precisato che si è trattato di un attacco suicida.
IAlcuni dei feriti sono in condizioni critiche e che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.
Il convoglio di autobus stava dirigendosi verso il vicino Iran, un Paese a maggioranza sciita e meta di pellegrinaggi popolari.

Kabul: trovato morto un soldato Nato rapito il 18 dicembre


KABUL -  Il corpo senza vita di un soldato georgiano è stato ritrovato in Afghanistan, dopo che il militare era stato sequestrato il 18 dicembre. Lo fa sapere la Nato in una dichiarazione, in cui viene precisato che il cadavere è stato trovato dalla polizia afghana e riconsegnato alle forze internazionali. Il soldato era stato dichiarato disperso nella provincia di Helmand.

New York: presa la donna che aveva spinto un uomo indiano sotto la metro. “Odio gli induisti”

La donna, ripresa dalle telecamere di sicurezza, fugge dopo l'assassinio

NEW YORK - "Odio gli induisti e i musulmani, da quando hanno buttato giù le Torri Gemelle nel 2001". Queste le parole della donna fermata dalla polizia di New York, accusata di aver ucciso un immigrato indiano di 41 anni spingendolo sotto il treno della metropolitana. Erika Menedez, ispanica di 31 anni, ha quindi confessato di aver compiuto l'efferato gesto e le è stato contestato il reato di omicidio di secondo grado, motivato da odio razziale.
La donna responsabile del folle gesto, è ora reclusa in un carcere di Brooklyn. Gli investigatori sono riusciti a rintracciarla su segnalazione di alcune persone che l'hanno riconosciuta nel video della telecamera a circuito chiuso della metropolitana, che la riprende mentre fugge dopo aver spinto la vittima.
L'identikit della polizia
L'imputata è accusata di aver commesso ciò che è il peggior incubo di ogni pendolare in metropolitana, di essere cioè  improvvisamente e insensatamente spinto sulle rotaie mentre un treno è in arrivo. Il procuratore distrettuale Richard A.  Brown ha detto:  "La vittima sarebbe stato spinto da dietro e non aveva alcuna possibilità di difendersi. Oltre a ciò, le motivazioni odiose dell’arrestata non possono mai essere tollerato da una società civile."
Nella notte di giovedi, la donna aveva spinto un uomo da una piattaforma della metropolitana in Queens Boulevard, e l'uomo era rimasto schiacciato sotto un treno in arrivo. L’assassina era fuggita facendo temporaneamente perdere le sue tracce.

La crisi: il 70% dei negozi ha già iniziato i saldi


ROMA - Il commercio in crisi cerca di tirarsi su come può e l'operazione saldi che doveva partire ufficialmente il 2 gennaio è di fatto in atto già nel 70% dei negozi italiani. Lo evidenzia il Codacons, nel sottolineare la fase di "grave crisi" che attraversa il commercio e invitando i vigili urbani a non multare gli esercenti che si ingegnano a sopravvivere. L'associazione dei consumatori, sensibile all'emorragia di vendite segnata dai negozi sotto Natale, con incassi crollati tra il 15 e il 20%, dichiara anche di avere allo studio la possibilità di offrire assistenza legale ai negozianti sanzionati. Intanto il commercio insieme all'SOS lancia la sirena sconti: scritte promozionali in vetrina, sms, lettere, tessere sconto, sconti applicati direttamente alla vendita, tutto fa brodo per cercare di mettere in cassa qualcosa. Ma anche il budget per i saldi, secondo il Codacons, sarà più magro del 15% e non supererà i 224 euro a famiglia. Pure Federconsumatori e Adusbef sottolineano la fase critica del commercio. E da questi saldi oltretutto non potrà venire ai negozianti l'ossigeno sperato perché "le famiglie, dopo il Natale e le scadenze di fine anno, hanno già esaurito il proprio budget a disposizione per le spese extra, quindi saranno pochissimi coloro che si apprestano ad approfittare di sconti e riduzioni".

Pdl e Lega sempre più lontani


MILANO - “Discussione con Lega ancora in corso. Alcune importanti questioni, però, non ci convincono e potrebbero indurci a separare nostro percorso". Lo ha scritto ieri sera il segretario del Pdl Angelino Alfano su Twitter. Le posizioni dei due partiti sembrano sempre più lontane,
Le parole di Alfano arrivano al termine di un vertice fra Pdl e Lega nella residenza milanese di via Rovani di Silvio Berlusconi. Presente, per il Carroccio, il responsabile organizzativo Roberto Calderoli, che ha raggiunto Berlusconi, Alfano, Formigoni e Verdini che erano già presenti per il pranzo. Assente il segretario della Lega Roberto Maroni, che via Twitter ha fatto sapere di essere in via Bellerio al lavoro per la campagna elettorale.
La richiesta di un'alleanza in Lombardia prima di discutere di quella (eventuale) sul piano nazionale e anche il no, ribadito ancora, a una premiership di Silvio Berlusconi sarebbero i principali punti di divergenza fra la Lega e il Pdl. L'incontro di ieri sera a Milano, in via Rovani, ha rimandato ancora le decisioni di "qualche giorno": al Pdl non sarebbe nemmeno piaciuta l'impuntatura di Maroni su una condivisione totale del programma legato alla sua candidatura lombarda.
Al termine dell'incontro Silvio Berlusconi, lasciando la residenza di via Rovani, ha affermato: l'alleanza con la Lega "spero si possa fare ma non è obbligatoria, perché pensiamo di avere la possibilità lo stesso di vincere anche se andassimo separati".

sabato 29 dicembre 2012

Parigi: la Corte Costituzionale dice alt alla tassa sui super-ricchi

Gerard Depardieu

PARIGI - Battuta d'arresto per la tassa per i super-ricchi voluta dal presidente francese Francois Hollande: il Consiglio Costituzionale di Parigi ha definito incostituzionale la nuova tassazione al 75% sui redditi sopra il milione di euro, approvata dall'Assemblea nazionale nell'ottobre scorso. Secondo la più alta autorità francese, la nuova aliquota fiscale non rispetta il principio di uguaglianza dal momento che viene applicata a singoli individui e non a tutti i contribuenti. Pronta la risposta del governo francese, che ha fatto sapere di voler andare avanti. "Il governo - ha annunciato il premier Jean-Marc Ayrault - proporrà un nuovo sistema in conformità con i principi esposti dalla decisione del Consiglio costituzionale e sara' presentato nell'ambito della prossima finanziaria".
  La tassa del 75% sui super-ricchi e' stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Hollande e ha suscitato diverse critiche, nonostante la sua applicazione sia temporanea per due anni e ristretta a poco piu' di 1.500 cittadini francesi. Nelle scorse settimane, il tema ha avuto grande risonanza in seguito alla 'fuga' in Belgio del noto attore francese Gerard Depardieu, trasferitosi al di la' del confine per sfuggire alla super tassazione.

Tarquinia: arsenico nell’acqua potabile, 150 mila persone a secco. E durerà mesi

Tarquinia

TARQUINIA - E' emergenza acqua potabile in 34 Comuni della Tuscia, in Lazio. Il sindaco di Tarquinia (Viterbo) Mauro Mazzola ha emesso infatti l'ordinanza che sancisce, dal primo gennaio, la non potabilità dell'acqua a causa della presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi al litro. I cittadini non potranno quindi utilizzarla per scopi alimentari, per cucinare e per lavarsi i denti. Oltre a Tarquinia saranno coinvolti dal divieto altri 33 Comuni.
Gli abitanti di Tarquinia sono 17mila, ma su tutta l'area interessata vivono almeno 150mila persone. Entro lunedì dunque la stessa ordinanza sarà emanata anche dagli altri primi cittadini dei comuni del territorio interessato. Ma l'acqua sarà vietata anche in altre zone del Viterbese. Mazzola ha fatto sapere che il Comune ha stanziato 450mila euro per acquistare un dearsenificatore e installarlo nell'acquedotto cittadino. I lavori dovrebbero essere ultimati entro febbraio. Negli altri Comuni, invece, l'emergenza idrica è destinata a durare almeno fino alla fine di giugno. 

I sindaci dovrebbero garantire almeno sei litri di acqua potabile al giorno per ogni residente, ma, secondo quanto si è appreso, quasi nessun Comune avrebbe a disposizione le risorse e i mezzi tecnici per garantire l'approvvigionamento. Il rischio, come hanno sottolineato più volte gli ambientalisti, è che la gente, e soprattutto i meno abbienti, violino il divieto, con gravi rischi per la loro salute.

Berlusconi: Monti prenderà pochi voti, indagine sul suo governo. Ingroia straparla e critica anche il procuratore Grasso

VENEZIA - La pensione dove soggiorna Monti

ROMA -  Una grande delusione, prenderà pochi voti'. Berlusconi parla così di Mario Monti il giorno dopo l'annuncio dell'ingresso in politica alla testa delle liste centriste. Il Cavaliere, che torna a Milano in treno da Roma con la fidanzata Francesca Pascale, annuncia che, se vincerà le elezioni, proporrà una commissione d'inchiesta sugli atti del governo dei tecnici e sul complotto di cui sarebbe stato vittima al momento delle sue dimissioni.  Monti, intanto, è a Venezia con la famiglia per qualche giorno di vacanza in una pensione a tre stelle. 'Se tutti lavoriamo uniti, la situazione dell'Italia migliorerà', dice. Monti ha pranzato all'Hostaria Da Franz a Castello, sestiere popoloso e popolare di Venezia, che offre un menu degustazione 'Laguna', il piccolo costa 35 euro, quello più ricco 65 euro a persona.
Il premier alloggia alla Pensione Villa Maravegie (delle meraviglie) che ha 27 camere tra cui una suite, all'interno contiene pezzi artistici di valore: le due colonne nella sala colazione appartenute alla loggetta del campanile di San Marco andate all'asta dopo il crollo campanile a inizio Novecento.
Pensando a Mario Monti "mi viene in mente quel fumetto in cui c'é il mago cattivo Gargamella, che vuole prendere i puffi e trasformarli in oro: noi siamo i puffi, lui Gargamella che ha anche un'altra caratteristica, è sfigato" perché non li cattura mai. In questi termini il segretario della Lega Roberto Maroni ha parlato del presidente del Consiglio e del suo impegno in politica, alla 'Berghem Frecc'. Maroni ha detto che "chi è con Monti non potrà essere alleato della Lega". Il leader della Lega ha crticato di nuovo Monti: "Monti + Casini + Fini = il 'nuovo' che puzza di stravecchio. “Prima il Nord", ha scritto su Twitter.
Antonio Ingroia scioglie la riserva. Si candida a premier alla testa della lista arancione per la 'rivoluzione civile' con il suo nome nel simbolo e al fianco di Di Pietro e del sindaco di Napoli De Magistris. 'Conquisteremo Palazzo Chigi e avremo milioni di consensi - dice in una conferenza stampa - perché vogliamo fare una rivoluzione pacifica dei cittadini'. Bersani, aggiunge, 'ha smarrito la strada della lotta alla mafia' e 'ha sbagliato' a candidare l'ex capo della Dna Piero Grasso che 'voleva dare un premio a Berlusconi'.