martedì 26 marzo 2013

Banche chiuse fino a giovedì a Cipro, dopo l’accordo con l’Eurogruppo


NICOSIA - L'accordo sul salvataggio di Cipro non ha bisogno di essere votato dal parlamento di Nicosia perché non è più una tassa, ma prevede solo la ristrutturazione e risoluzione di banche, come da legge già passata venerdì: lo ha precisato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble al termine della riunione. La banca centrale di Cipro ha annunciato che tutte le banche rimarranno chiuse fino a giovedì e non riapriranno quindi domani, come reso noto precedentemente.
L'eurogruppo ha dato il via libera al piano di salvataggio per Cipro. "L'accordo raggiunto - ha detto il presidente Jeroen Dijsselbloem - mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro. L'intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro". Il direttore del Fmi, Christine Lagarde, raccomanderà al Fondo monetario internazionale di partecipare al piano.
Le misure previste dall'accordo si limiteranno solo alle due banche maggiormente problematiche, cioè Laiki e Bank of Cyprus. La Laiki sarà risolta subito, in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d'emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. Tutte le altre non saranno toccate. I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti, quelli sopra i 100mila subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione.  Anche la Bank of Cyprus subirà delle perdite, ma non sarà l'Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote.

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