domenica 28 aprile 2013

I due marò, il governo indiano precisa: nessun rischio di pena di morte


NEW DELHI - I due principali quotidiani indiani in inglese - The Times of India TOI) and Hindustan Times (HT) - pubblicano oggi in prima pagina le precisazioni di fonte governativa Indiana secondo cui le accuse formulate contro i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone "non comportano la pena di morte". Riferendosi a quanto deciso dalla Corte Suprema il 26 aprile, TOI titola: “Il governo interpreta l'ordinanza della Corte come una esclusione della pena di morte”. Nel testo si sottolinea che la base delle indagini che svolgerà la polizia antiterrorismo (Nia) sarà la denuncia (Fir) presentata il 29 agosto 2012 in cui non si menziona l'uso della legge sul terrorismo e sulla sicurezza marittima (Sua Act del 2002) che prevede la pena di morte in caso di omicidio. Da parte sua HT indica che "il nuovo chiarimento fornito dal governo indiano giunge sulla scia dell'ultima ordinanza della Corte Suprema, che "é stata letta fuori dal contesto, generando confusione in vari settori incluso il governo italiano". E conclude ripetendo una frase attribuita ieri ad "alte fonti" secondo cui "non esiste alcuna questione di imposizione della pena di morte nelle circostanze di questo processo, nel caso il tribunale dovesse emettere un verdetto di colpevolezza".

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