domenica 28 aprile 2013

Lo sparatore di Montecitorio voleva uccidere. Alfano: gesto isolato

Luigi Preiti, arrestato

ROMA - "Ad un primo esame degli eventi la vicenda può essere ricondotta a un gesto isolato sul quale comunque sono in corso ulteriori accertamenti" ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "La situazione generale dell'ordine pubblico nel Paese non desta preoccupazioni" ha proseguito, confermando che "comunque sono stati rafforzati i controlli presso gli obiettivi a rischio".
Alfano ha spiegato che "sono stati esplosi sei colpi, due hanno colpito il brigadiere Giangrande che si trova ricoverato al Politico Umberto I. Ci siamo recati lì con il ministro Mauro nell'immediatezza dei fatti e abbiamo parlato con il responsabile che lo ha sotto cura. La prognosi è riservata"
"Sono sconvolta, non riesco ancora a credere che lo abbia fatto" ha detto l'ex moglie di Luigi Preiti. Separati da tempo, la donna non ha più avuto contatti con l'ex marito da diversi mesi. L'ultima volta che Luigi Preiti era stato a Predosa e l'aveva incontrata è stato lo scorso anno per la Prima Comunione del figlio, che ha 11 anni.
 Preiti si era separato dalla moglie due anni  e mezzo fa ed aveva scelto di tornare a vivere a Rosarno, con i genitori; la moglie ed il figlio sono rimasti in Piemonte e vivono a Predosa. L'uomo, secondo un cugino, era partito in macchina da Rosarno ieri.
Luigi Preiti ha usato una pistola semiautomatica Beretta calibro 7.65. La matricola della pistola è abrasa. Preiti non aveva il porto d'armi né aveva armi registrate a suo nome. Secondo i carabinieri l'uomo avrebbe sparato per uccidere: ha aperto il fuoco ad altezza d'uomo esplodendo i colpi in successione.
 Luigi Preiti era arrivato nella Capitale sabato e ha alloggiato in un hotel del centro, dove sono in corso perquisizioni degli inquirenti. Forze dell'ordine anche nelle abitazioni dell'ex moglie di Preiti e in quella del fratello, Arcangelo, a Novi Ligure (Alessandria). Entrambe, eseguite a scopo precauzionale, avrebbero dato esito negativo. Carabinieri anche nella casa dei genitori di Preiti a Rosarno, dove sono state sequestrate alcune cartelle apparentemente piene di documenti. I militari sono entrati nell'edificio dove al momento c'era solo la madre dell'uomo.

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