venerdì 28 giugno 2013

Accordo a Bruxelles sui fondi per la disoccupazione giovanile

BRUXELLES - I leader europei hanno raggiunto nella notte un accordo sui fondi per la lotta alla disoccupazione giovanile, che potrebbero salire a otto miliardi contro i sei finora previsti.Soddisfatto il premier Enrico Letta, che lasciando il summit, ha commentato: "Riusciamo a ottenere più di quanto si pensava nel senso che c'è un'aggiunta, probabilmente di 3 miliardi di euro, rispetto a quanto era previsto. E' un risultato molto positivo e sono molto contento".
L'accordo è arrivato al termine di una serata dominata da negoziati con la Gran Bretagna, che si era messa di traverso dopo l'intesa raggiunta ieri mattina sul bilancio europeo 2014-2020, temendo che Londra ci rimettesse qualcosa.
Risolto il problema con David Cameron, i 27 hanno accettato di anticipare al biennio 2014-2015 i sei miliardi dell'Iniziativa per l'occupazione giovanile contenuta nel quadro finanziario pluriennale (Mff), ma, grazie alla nuova flessibilita' prevista nella gestione del bilancio, la somma "sara' piu' importante", ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, "dovrebbe almeno salire a otto miliardi di euro, secondo le previsioni".
"E' stato deciso - ha spiegato il presidente francese Francois Hollande  - che tutti i margini di manovra supplementari che potranno essere trovati (nel bilancio) a partire dal 2015-2016 saranno destinati prioritariamente alla lotta contro la disoccupazione giovanile". Cauta e realista la cancelliera tedesca Angela Merkel: "E' falso pensare che in un anno e mezzo i quasi sei milioni di giovani senza lavoro beneficeranno di questa misura, ma noi dobbiamo mostrare anno dopo anno che facciamo dei progressi".
A sorpresa, pero', le discussioni al summit erano state in parte dirottate ieri sera dal braccio di ferro della Gran Bretagna con gli altri Paesi europei, in primis la Francia, sul bilancio. In particolare, Londra temeva che le nuove modalita' di finanziamento della Politica agricola comune (Pac) potessero ridurre lo 'sconto' di cui gode sul budget. Alla fine "non e' cambiato nulla", ha assicurato il presidente del Consiglio europeo, mentre Letta spiegava che si e' decisa "la riapplicazione delle decisioni di febbraio sul bilancio", secondo quello che chiedeva Cameron.

Stamattina il vertice riprende con le discussioni sull'Unione bancaria, dopo l'accordo raggiunto due giorni fa sulle nuove regole sulla risoluzione, mentre daranno il via libera finale e formale all'adesione della Croazia, lunedi', come 28mo Paese membro dell'Ue e fisseranno una data per l'avvio dei negoziati con la Serbia.

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