mercoledì 24 luglio 2013

La “talpa” Usa lascia l’aeroporto di Mosca, con un documento di asilo temporaneo

Edward Snowden
MOSCA - La “talpa” intelligence USA leaker Edward Snowden ha ricevuto un permesso ufficiale per lasciare l’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. I Media russi dicono che il servizio di migrazione ha rilasciato il documento. Tuttavia, l'avvocato del signor Snowden ha invece detto che il suo cliente non aveva ancora  ricevuto i documenti e che sarebbe rimasto in aeroporto e che e la sua richiesta di asilo non era stato ancora accettata.
Il presidente russo Vladimir Putin ha rifiutato di consegnarlo alle autorità degli Stati Uniti, ma ha detto che poteva rimanere in Russia solo se avesse smesso di “dar fastidio” agli Usa.
L'agenzia di stampa Interfax ha riferito che l'americano sarebbe stato fornito i vestiti nuovi prima di lasciare l'aeroporto.
Non c’è alcun commento ufficiale sulla notizia del permesse, che si ritiene sia un documento ufficiale attestante che la sua richiesta di asilo viene presa in considerazione e che gli permette di entrare nel territorio russo.
Un certo numero di Stati dell'America Latina  sono disposti a offrire a Snowden asilo, ma lui dice che deve prima ricevere l’asilo russo al fine di essere in grado di viaggiare, perché gli Stati Uniti hanno cancellato il suo passaporto.
Gli Stati Uniti hanno accusato Snowden di fuga di informazioni classificate. Lui ha rivelato che la National Security Agency (NSA) stava raccogliendo tabulati telefonici americani, conuna violazione ingiustificata della vita privata e delle libertà civili. La Casa Bianca sta esortando il Congresso a respingere un tentativo di porre fine a questa pratica. Il membro del Congresso Justin Amash ha introdotto un emendamento ad un disegno di legge di spesa di difesa che avrebbe bloccato i finanziamenti per il programma controverso. È previsto un voto a breve.

Altre rivelazioni derivanti dai documenti trapelati sono le accuse che le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno spiato politici latino-americani e le imprese, le missioni diplomatiche e gli uffici dell'UE.

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