venerdì 30 agosto 2013

Nuovi senatori a vita, polemica del centrodestra: quattro voti per un eventuale Letta-bis

ROMA - ''Con tutto il rispetto dovuto al Capo dello Stato e alle sue prerogative e con tutto l'apprezzamento per la personalita' dei nuovi senatori a vita, a me sembra evidente, tuttavia, che un eventuale governo Letta-bis potrebbe contare, da oggi, su quattro voti in più a Palazzo Madama, dove i numeri ballano. In fondo la politica e' un po' una coazione a ripetere. Anche il governo Prodi si avvaleva del voto, spesso determinante, dei senatori a vita'': così Giuliano Cazzola esponente di Scelta civica per l'Italia.
''Che bisogno c'era? La ''spending deppiu''' ha contagiato anche il Quirinale. Come sempre, risparmiano gli altri. Loro sfornano senatori a vita''. Lo dice Francesco Storace, responsabile de La Destra.
 "Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Restiamo in fervida attesa di un voto determinante nel quale i 4 senatori a vita, creati da re Giorgio, saranno determinanti per la sconfitta del centrodestra e di Berlusconi. Proprio di ben in 

 ''La scelta di nominare altri quattro senatori a vita è fuori luogo oltre che anacronistica visto che tutti auspicano un senato federale, delle regioni con un numero ridotto di senatori espressi col voto dai territori. L'articolo 59 al secondo comma deve essere abolito così come avevamo già previsto nella riforma costituzionale del 2005. Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina. Non vorrei mai che queste nomine possano assumere l'importanza che i senatori a vita ebbero nel sostegno del governo Prodi. Facendo due calcoli vedo nel nostro futuro con questa scelta un Letta Bis con una rinnovata maggioranza. Chi decide le sorti del paese votando le leggi deve essere eletto non nominato''. Lo dichiara il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

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