domenica 29 settembre 2013

Letta al Quirinale: risolutivo il chiarimento in Parlamento


ROMA - Terminato alle 20.30 l’incontro al Quirinale tra Letta e Napolitano. Un comunicato precisa che “alla luce delle dichiarazioni di ministro del Pdl e dello stesso Berlusconi”£ la situazione non appare definita e quindi il risolutivo chiarimento non potrà avvenire che in Parlamento. Dove il premier non si presenterà dimissionario. "'Il succedersi nella giornata odierna di dichiarazioni pubbliche politicamente significative dei ministri dimissionari, di vari esponenti del PdL e dello stesso Presidente Berlusconi ha determinato un clima di evidente incertezza circa gli effettivi possibili sviluppi della situazione politica. Da ciò il Presidente del Consiglio ha tratto, d'intesa con il Presidente della Repubblica, la decisione di illustrare in Parlamento - che è la sede propria di ogni risolutivo chiarimento - le proprie valutazioni sull'accaduto e sul da farsi. Il Presidente del Consiglio concorderà la data dei dibattiti con i Presidenti delle Camere'. E' questa la note del Presidente della Repubblica al termine dell'incontro questa sera con il premier.
Le reazioni a cui accenna il comunicato sono, ad esempio queste. "Questo non è il momento di fare scouting, ma di unire i moderati che devono essere diretti dai moderati, perché non è possibile che siano diretti da estremisti". Lo ha detto Gaetano Quagliariello, che poi ha ripreso una definizione di Angelino Alfano per dire che "per essere 'diversamente berlusconiani' bisogna dividersi".
Il ministro dimissionario, Nunzia De Girolamo, ribadisce la sua fedeltà al leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ma "da moderata". "Sono sempre più evidenti - ha quindi denunciato la De Girolamo - atteggiamenti, posizioni e radicalismi che poco hanno a che vedere con i valori fondativi del nostro movimento liberale fatto di rispetto delle istituzioni, senso dello Stato e tolleranza".

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