sabato 28 settembre 2013

Napolitano annuncia un messaggio. E il Pdl lo attacca: “non è un garante”

NAPOLI -  Le Quattro Giornate di Napoli ''ci debbono dare convinta fiducia in quel che di qui può ancora venire - nelle critiche circostante attuali e nell'incerto prospettarsi del futuro - alla causa comune dell'Italia e dell'Europa''.  Lo dice Napolitano, in visita a NapoliE da Poggioreale, Napolitano ha ribadito che “non serve una campagna elettorale” nelle attuali condizioni e ha annunciato un messaggio al Parlamento, sulle condizioni delle carceri, ma probabilmente non solo. Contro Napolitano, e contro il premier Enrico Letta, si  scaglia stamani il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. "Già il fatto che presidente del Consiglio e presidente della Repubblica concordino una linea da seguire dopo il gesto etico e civile assunto dai parlamentari del Pdl, rappresenta un atto di sfida e di ricatto piuttosto che di rispetto e di comprensione di fronte a una testimonianza che avrebbe dovuto essere riconosciuta nelle sue motivazioni profondamente democratiche. L'iniziativa concordata di Napolitano e Letta è un'ulteriore umiliazione del popolo dei moderati".
A Napolitano si rivolge anche Daniele Capezzone. "Il capo dello Stato deve sentire l'esigenza di essere (ed apparire) garante di tutti, e non solo degli elettori che hanno votato a sinistra. Unire il Paese significa garantire agibilità e praticabilità politico-istituzionale al centrodestra e al suo leader, e assicurare pieno diritto alla rappresentanza istituzionale di milioni di donne e uomini italiani, che non sono né possono essere trattati da elettori di serie b".
Ed è rientrato l'allarme bomba di fronte al carcere napoletano di Poggioreale dove era atteso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo aver controllato minuziosamente un'autovettura sospetta, parcheggiata in una strada adiacente al carcere, gli artificieri hanno comunicato il cessato pericolo e la strada è stata riaperta al traffico.

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