venerdì 25 ottobre 2013

Pdl, allle 17 la resa dei conti, convocato l'ufficio di presidenza, scissione vicina. E anche Forza Italia

ROMA - Arriva il giorno della resa dei conti nel Pdl. Per le 17 a Palazzo Grazioli Berlusconi ha convocato l'ufficio di presidenza degli azzurri, nella versione originaria del 2008, che garantisce ai 'lealisti' una larga maggioranza. Prima dell'ufficio di presidenza si terrà un faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Il parlamentino del partito convocato nel pomeriggio a Palazzo Grazioli rappresenta il primo passaggio dal pdl a Forza Italia con l'azzeramento di tutte le cariche e il ritorno delle deleghe nelle mani di Berlusconi. Una scelta che potrebbe avere gravi conseguenze anche sul governo, dopo l'annuncio di 'guerriglia' fatto ieri dal capogruppo alla Camera Brunetta.
L'accelerazione impressa da Berlusconi con ogni probabilità sancirà la spaccatura definitiva tra le due 'anime' del partito perchè difficilmente Angelino Alfano potrà accettare di ''perdere la faccia'' dopo settimane di battaglia e riunioni con l'ex capo del governo in cui le richieste andavano in tutt'altra direzione. Che gli alfaniani siano in difficoltà lo dimostra anche la decisione politica di convocare un ufficio di presidenza attenendosi per la prima volta allo statuto del partito convocando a palazzo Grazioli solo i membri originari del 2008. Sulla carta la maggioranza è a favore dei lealisti (19) mentre i filogovernativi sarebbero solo 5. Ci sarebbero in realtà 6 ancora in dubbio ma - stando ai ragionamenti che si fanno nel partito - al momento di scegliere gli indecisi si riallineeranno con Berlusconi. Il passaggio successivo ci sarà con la riunione del Consiglio Nazionale in programma pare per l'8 dicembre. La macchina della nuova Fi tra l'altro sembra già avviata visto che per il 16 novembre è in programma una kermesse per il lancio dei club di Fi.
"Rivolgo un appello al Presidente Berlusconi a rinviare l'odierno Ufficio di Presidenza del partito in quanto possibile fonte di divisioni. L'organismo, infatti, pur formalmente corrispondente alla lettera statutaria, non riflette nella sua composizione né la storia né l'attualità del nostro movimento politico, tanto nella dimensione politica quanto in quella istituzionale". E' quanto afferma il senatore del Pdl Maurizio Sacconi in una nota.
"E' doloroso che si configuri una separazione tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Il Cavaliere è il punto di riferimento della nostra storia, ma anche Alfano ha un ruolo importante perché è il segretario del nostro partito. Ho il timore che la convocazione dell'ufficio di presidenza rappresenti la rivincita dopo il voto al Senato del 2 ottobre quando votammo a favore del governo per sostenerlo fino al 2015 su input proprio dell'ex capo del governo". Lo afferma il senatore del Pdl, Roberto Formigoni, conversando con i cronisti. "Ovviamente - prosegue - l'ufficio di presidenza convocato in base allo statuto ha valore legale ma io ritengo che in un momento così delicato l'assemblea dovesse essere più ampia".

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