martedì 28 gennaio 2014

Electrolux precisa: riduzione del salario di "solo" 130 euro al mese


MILANO - Dopo le polemiche scatenatesi lunedì, l'Electrolux ha emesso una nota per precisare i dettagli delle proposte avanzate ai sindacati. E' prevista "una riduzione di tre euro all'ora. In termini di salario netto questo equivale a circa l'8% di riduzione, cioè a meno di 130 euro al mese" spiega l'azienda svedese. I sindacati avevano parlato, tra le altre cose, di salari ridotti dagli attuali 1.400 euro a 800/900 euro.
Nel corso dell'incontro a Mestre, prosegue l'azienda "è stata anche avanzata l'ipotesi di raffreddare l'effetto inflattivo del costo del lavoro, responsabile del continuo accrescere del gap competitivo con i paesi dell'est Europa, attraverso il congelamento per un triennio degli incrementi del contratto collettivo nazionale di lavoro e degli scatti di anzianità. Ovviamente l'azienda ha dato piena e ovvia apertura a considerare altre forme di riduzione del costo del lavoro con minori o, se possibile, nulle conseguenze sui salari".
Nella nota si ribadisce inoltre che "il regime di sei ore assunto come base per tutti i piani industriali è da considerarsi con applicazione della solidarietà, come da accordi sottoscritti e dei quali si auspica il prossimo rinnovo".

La protesta nel Milanese - Intanto circa 500 lavoratori della Electrolux di Solaro, nel Milanese, sono in presidio con bandiere e striscioni davanti ai cancelli dell'azienda per lo sciopero indetto dai sindacati. "Si tratta - spiegato Alberto Larghi, della Fiom-Cgil - della prima risposta dei lavoratori alle proposte provocatorie e irricevibili dell'azienda".

Sciopero anche a Pordenone - Anche allo stabilimento di Porcia, in provincia di Pordenone, i lavoratori Electrolux scioperano per l'intera giornata, con un presidio ai cancelli per evitare l'ingresso degli impiegati e delle merci. E durante l'assemblea dei lavoratori, i sindacati hanno espresso la volontà di alzare il livello dello scontro, con blocchi alla piattaforma logistica e altre azioni di disturbo alla normale produzione.

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