lunedì 27 gennaio 2014

Letta: se c'è accordo sulla legge elettorale il più felice sono io

OMA - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, si dice "fiducioso che l'iniziativa dei principali partiti sulla legge elettorale e sulla fine della zavorra del bicameralismo perfetto, in particolare del mio, possa arrivare a risultato positivo che rafforza il governo. Se c'è accordo il più felice sono io. Conto che queste due scelte che sostengo, la nuova legge elettorale e la fine del bicameralismo perfetto, rendano l'Italia più forte" in Europa: così Letta, rispondendo ad una domanda al termine del vertice Italia-Spagna. E' miope oggi una leadership politica che non veda l'euroscetticismo montante - ha detto Letta -. Possono esserci tre risposte: il populismo di chi liscia il pelo agli euroscettici, il comportamento da struzzi di chi ignora l'euroscetticismo, il pragmatismo di chi ritiene che l'Europa sia soluzione e non il problema. Per questa Europa noi ci battiamo".

Renzi: emendamenti? Compito del Pd è prendere il buono dai partiti
Con la riforma elettorale "si rafforza il rapporto tra cittadino ed eletti". Così Matteo Renzi in una conferenza stampa a Firenze. Emendamenti? "E' ovvio che ci saranno emendamenti, ce ne saranno tantissimi. Compito del Pd e' quello di prendere il buono che viene dalle forze politiche". Chi dice che la legge presentata è come il Porcellum "vive sulla luna, ha detto il segretario del Pd ricordando anche come con la nuova legge elettorale "ci sarà sempre una forza che vince, e che viene "rafforzato il rapporto fra cittadino ed eletto". "Vanno bene gli emendamenti, ma con la consapevolezza che arriva dal fatto che gli italiani sono a un bivio straordinario. Per otto anni si è discusso - ha aggiunto - e in una settimana c'è stata una grande accelerazione".

"Spero che le modifiche" alla legge elettorale "siano le più condivise possibili: A chi vuol mettere i bastoni fra le ruote noi diciamo: 'Andiamo avanti'": ha dettoRenzi parlando poi di un accordo "complicato ma possibile". Per Renzi poi sarà più facile anche procedere nelle riforme su lavoro e sviluppo.

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