lunedì 27 gennaio 2014

Scaiola assolto per la casa " a sua insaputa". Lui scoppia in lacrime in aula

La casa al Colosseo di Claudio Scajola, nel frattempo venduta
ROMA - L'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola è stato assolto in merito alla vicenda della compravendita della casa in via del Fagutale, vicino al Colosseo. Per il giudice il fatto non costituisce reato. Alla lettura della sentenza in aula a Roma, l'ex ministro è scoppiato in lacrime. L'imprenditore  Diego Anemone è stato prosciolto per intervenuta prescrizione del reato nell'ambito del processo sulla compravendita dell'immobile. Anemone era accusato di finanziamento illecito.
Scajola: "Ho sempre detto la verità" - "Ho sempre detto la verità. Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore". Così Scajola al telefono con Silvio Berlusconi subito dopo essere stato assolto.
"Tre anni di sofferenze che nessuno mi ridarà" - "Tre anni e 9 mesi di sofferenza che nessuno mi restituirà più", ha poi commentato. "Mi sono dimesso da ministro perché mi sono reso conto che qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità. Ho preferito fermarmi e aspettare perché mi attaccavano da tutte le parti", ha aggiunto. "Ho sempre rispettato la magistratura - ha sottolineato Scajola - ma, come ho scritto questa mattina in un sms a mia moglie, la verità prima o poi viene sempre fuori".

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