mercoledì 26 febbraio 2014

Via Poma: assoluzione definitiva per Raniero Busco


ROMA - La Cassazione ha confermato la sentenza di assoluzione in appello di Raniero Busco, per la uccisione in un ufficio di via Poma a Roma di Simonetta Cesaroni. La sentenza è stata resa nota dalla Suprema Corte alle 21.10.
Urla di gioia dalla villetta di Raniero Busco a Roma dopo la notizia della sentenza della Cassazione. Alcune ore prima alcuni amici e parenti erano arrivati nella villetta, che si trova nel quartiere Morena, alla periferia sud di Roma, per sostenere da vicino Raniero in attesa della sentenza. "E' la fine di un incubo". Così Raniero Busco ha commentato l'esito della sentenza. A riferirlo al citofono sono alcuni suoi amici, riuniti con Busco all'interno della sua villa a Roma. "Mio marito ed io siamo felicissimi, ci siamo liberati da un incubo. Adesso questa vicenda è finalmente sepolta": così Roberta Milletarì, moglie di Raniero Busco, ha commentato l'assoluzione definitiva del marito. "Sono estremamente soddisfatto di questa decisione della Cassazione, e, del resto, non poteva che essere così, perché l'assoluzione era perfettamente motivata": così Franco Coppi, difensore di Raniero Busco. "Rimane il dispiacere per il barbaro omicidio di una giovane ragazza - aggiunge Coppi- e spero che presto prendano il colpevole. Come cittadino, dopo il verdetto, esprimo fiducia nella giustizia".
"Siamo ovviamente delusi da questo verdetto di assoluzione perché c'erano forti incongruenze. Adesso quello di Via Poma resta un delitto senza colpevoli. Rimaniamo convinti che c'erano elementi importanti contro Busco". Questo il commento dell'avvocato Federica Mondani, legale di parte civile dei familiari di Simonetta Cesaroni, alla lettura del verdetto della Cassazione.

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