mercoledì 30 aprile 2014

La madre di Aldrovandi: la politica non chiuda gli occhi. Napolitano:vicenda indegna

Patrizia Moretti
ROMA - Sempre più dura la polemica sugli applausi tributati dal congresso del sindacato di polizia Sap agli agenti condannati per la morte del giovane Federico Aldrovandi durante un controllo nel 2005, a Ferrara.
LA MADRE IN PARLAMENTO - Durissime le parole della madre del 18enne, Patrizia Moretti: "La politica non può chiudere gli occhi. Le famiglie da sole non possono sostenere questo calvario è una questione che riguarda la società intera" ha detto durante la conferenza stampa in Senato convocata da Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani. "Mi sottraggo al dialogo malato con gli assassini di mio figlio, con chi vuole fare prove di forza. Non voglio più parlare con loro. La parola ora deve passare alla politica e alle istituzioni. La politica - ha aggiunto - deve entrare nella questione e trovare una soluzione prima di tutto culturale e anche tecnica. La solidarietà delle istituzioni non si esaurisca in parole vuote. Vorrei risposte concrete, provvedimenti".
PREFETTO PANSA - Secondo quanto riferito all'Adnkronos dalla stessa Moretti, martedì sera il prefetto Alessandro Pansa le ha telefonato per esprimerle “vicinanza e solidarietà”. Il prefetto ha definito "vergognoso" quanto accaduto. Al capo della polizia, ha detto la mamma di Federico, "quello che chiederò, anche per i poliziotti onesti, è che la loro voce si sollevi insieme alla mia".
Successivamente la madre di Aldrovandi è stata ricevuta al Viminale dal ministro dell'Interno Alfano e dal capo della Polizia Alessandro Pansa. Con lei anche il presidente della commissione diritti umani, Luigi Manconi. "Pansa ha le mani legate - ha affermato - perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi". La donna hveva chiesto la destituzione degli agenti condannati.
NAPOLITANO: VICENDA INDEGNA - "Cara Signora, desidero lei sappia - anche se può averlo facilmente intuito - che condivido pienamente le posizioni prese dal ministro dell'Interno e dal presidente del Consiglio per quella che quest'ultimo ha definito 'una indegna vicenda'. E comprendo quanto dolore essa le abbia procurato" dice il presidente della Repubblica, Napolitano, in un messaggio inviato alla signora Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. "Sono anche certo - aggiunge il Capo dello Stato - che la gran parte delle forze di polizia comprenda quanto sia stato fuorviante quel comportamento. Affettuosamente".
GRASSO: "RABBIA E SDEGNO" - "Quegli applausi provocano rabbia e sdegno. Per me poi, che da 30anni vivo circondato da agenti di polizia, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è maggiore, perché so che quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa". Lo scrive su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver incontrato a Palazzo Madama la Moretti. 
RENZI, ATTEGGIAMENTO IERI INACCETTABILE, DISONORATI DA GESTO - Quello che è successo al congresso del Sap "è stato inaccettabile e ha provocato disonore nei confronti delle migliaia di donne e uomini che portano la divisa e fanno il loro lavoro in modo straordinario" ha detto il premier Renzi. "Martedì ho subito chiamato la signora Patrizia per mandarle un abbraccio che non è del presidente del Consiglio, ma delle donne e degli uomini con la divisa che servono il Paese in modo straordinario, e sono tantissimi, e che si sono sentiti disonorati da quel gesto".
SAP DIFENDE I COLLEGHI - Per Gianni Tonelli, eletto martedì presidente nazionale del Sap, ''Alfano è vittima del bombardamento mediatico che si è innescato sulla vicenda Aldrovandi, perché prima che un processo giurisdizionale è stato un processo di piazza in cui sono state veicolate ad arte valanghe di informazioni tutte assolutamenmte false".
"Il ministro dell'Interno - commenta all'Adnkronos - è una vittima come lo siamo noi, al punto che avevamo ritenuto anche noi i colleghi responsabili. In base all'analisi dei documenti processuali, a nostro avviso risulta invece che la sentenza è sbagliata". Continua Tonelli: "Non mi nascondo dietro un dito e mi prendo le mie responsabilità. Non copro i colleghi condannati per la morte di Aldrovandi. Ma su questa vicenda ci sono punti di vista differenti, anche nella magistratura".
INCONTRO SALTATO - Tonelli si dice ''molto dispiaciuto'' del fatto che l'appuntamento di martedì con Alfano sia saltato: "Avremmo parlato di spending review e del processo di unificazione delle forze di Polizia". Il Sap invita Alfano "a dar mandato ai legali del Viminale di fare un'analisi sugli atti processuali del caso Aldrovandi, senza condannare a priori un gesto di solidarietà per dei colleghi che noi consideriamo innocenti e che ambiscono a un giusto processo di revisione''.
Quanto alla telefonata di Pansa a Patrizia Moretti, ''il capo della Polizia ha fatto bene, visto che alcuni suoi uomini sono stati protagonisti di un evento nel quale suo figlio ha perso la vita. Ma per me - continua Tonelli - il prefetto ha sbagliato nel giudizio, cioé nel definire 'vergognosi' gli applausi tributati dal congresso Sap agli agenti condannati''.
REAZIONE CONSAP - "Pansa non può essere il nostro Capo, dopo il 'cretino', definisce vergognoso un semplice applauso" sottolinea la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia. ''Ci chiediamo come si possa definire comportamento vergognoso applaudire tre colleghi ad un congresso di un sindacato di polizia''.
SIULP - Diversa l'opinione di Felice Romano, segretario generale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia). "Condivido le dichiarazioni del ministro Alfano e del capo della polizia, per i poliziotti il rispetto e la sacralità della vita sono un elemento irrinunciabile per lo svolgimento del nostro lavoro", commenta Romano all'Adnkronos.
SIAP - "La mia organizzazione non si riconosce e prende le distanze da quegli applausi che riteniamo gravi e inopportuni. Condividiamo lo spirito e le parole utilizzate dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, con cui ha inteso commentare quanto accaduto". Questo il commento all'Adnkronos di Giuseppe Tiani, segretario del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia. Ciononostante, "il disagio oggettivo che i poliziotti vivono per una serie di antiche ragioni - conclude il sindacalista - non può essere canalizzato in gesti di quel tipo".
GIOVANARDI: "LA MADRE SBAGLIA INSULTRANDO" - Controcorrente va invece Carlo Giovanardi, esponente di Ncd, che sottolinea come "c'è una vittima ma anche quattro persone che hanno la vita rovinata di cui si chiede la radiazione. Si sono comportati come i carabinieri che hanno fermato Preiti davanti a Palazzo Chigi. Lo hanno immobilizzato come previsto dai manuali, la stessa posizione utilizzata dagli agenti di Ferrara condannati per quello". Aldrovandi, secondo Giovanardi è morto "d'infarto per essere stato tenuto in una certa posizione, lo dice la sentenza. E la madre sbaglia e insulta, alimenta la solidarietà tra gli agenti, cioè ciò che è successo l'altro giorno con l'applauso dei poliziotti. Erano centinaia ad applaudire. Non ci si deve meravigliare che i poliziotti oggi siano esasperati: in ogni situazione come quella, come con Magherini e Cucchi, si muove una lobby contro di loro".

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