domenica 25 maggio 2014

Giornalista italiano ferito e forse ucciso a Sloviansk, in Ucraina

Andy Rocchelli
SLOVIANSK - Un giornalista-fotografo italiano trentenne, di origini emiliane, Andy Rocchelli, fondatore del collettivo Cesura, e' stato colpito oggi pomeriggio a Sloviansk, la roccaforte dei ribelli filorussi nella regione di Donetsk, insieme ad un interprete russo e ad un fotografo francese. Secondo fonti russe - rilanciate dall'agenzia Interfax - sarebbe rimasto ucciso insieme al suo interprete, mentre fonti qualificate hanno riferito all'ANSA che è ancora impossibile stabilire se siano effettivamente deceduti o feriti gravemente.
"Sono ancora in corso verifiche", hanno dichiarato fonti della Farnesina. Il giornalista francese William Roguelon dell'agenzia Wostok Press, che era con l'italiano, ha raccontato che si trovavano a bordo di un'auto con l'interprete, nella zona sud della città, assediata dalle forze militari di Kiev. "Prima abbiamo sentito colpi di kalashnikov che fischiavano. Poi sono piovuti i colpi di mortaio tutt'intorno", ha raccontato il fotografo. Roguelon ha affermato di averne visti esplodere fra i 40 e i 60. "Hanno aggiustato il tiro e un colpo è piombato in mezzo al fossato" dove i fotografi si erano messi al riparo. Il francese, pur rimanendo ferito, è riuscito a raggiungere l'ospedale locale senza sapere quali fossero le condizioni di Rocchelli e dell'interprete che ha visto distesi a terra immobili, come ha riferito la tv Rossia 24. Testimoni avrebbero riferito che l'interprete è morto sul colpo, mentre Rocchelli - colpito gravemente - sarebbe deceduto poco dopo il ferimento. L'area di Sloviansk è tra le più temibili nella regione di Donetsk, dove si preannuncia un braccio di ferro domani, quando in occasione delle presidenziali ucraine i ribelli separatisti sono decisi a impedire il voto.
Andy Rocchelli dopo un Master presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Visual Design, ha lavorato per Grazia Neri Photo Agency. Nel 2007, ha iniziato a lavorare come assistente nello studio di Alex Majoli, collaborando con post-produzione e montaggio di mostre. Nel 2008 ha fondato Cesura una collettiva con altri quattro fotografi. Insieme rappresentano progetti online. Questi progetti includono la fotografia, il video e l’arte. Cesura lavora sul processo artistico di editing, sequencing e la stampa, seguendo progetti fotografici (libro) e la completa produzione di mostre. Il principale obiettivo personale e del collettivo è quello di creare un gruppo forte e indipendente, in grado di lavorare su progetti fotografici senza compromessi commerciali. Dal 2009 Andy inizia una documentazione seriale degli abusi sui civili negli stati del Caucaso in Ingushetia Checenya e Daghestan. Nel 2010 collaborando con Human Right Watch, documenta la crisi etnica nel Kyrgyzstan del sud. Dal 2011 copre gli avvenimenti legati alla “Primavera Araba” in Tunisia e Libia. Dal 2008 incomincia una documentazione a 360° sull’ Italia, documentando il fenomeno del velinismo nella TV commerciale italiana, i seminari e la vocazione dei giovani preti, la cronaca in Calabria. Vive e lavora tra Mosca e Milano. Collabora con riviste e giornali nazionali ed come Newsweek, LeMonde, Wall Street Journal, ForeignPolicy, Novaya Gazeta, Panorama, Espresso, Sportweek, Zurich Zeitung, Kommersant. Lavora con Ngos e associazioni del calibro di  HumanRightsWatch, Cooperazione Italiana, Soleterre, WomenAgainstViolence Italy.

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