martedì 17 giugno 2014

Yara, “il caso è chiuso, l’assassino è Bossetti”, che l'ha seviziata con crudeltà prima di ucciderla

Massimo Giuseppe Bossetti: prove schiaccianto
BERGAMO - Yara Gambirasio ricevette "tre colpi al capo e plurime coltellate in diverse regioni del corpo e abbandonata agonizzante in un campo isolato". Così il pm ricostruiscel l'atroce morte della ragazza nel 2010, seviziata dall'uomo fermato ieri. Nel provvedimento di fermo per Massimo Giuseppe Bossetti - accusato di omicidio con l'aggravante delle sevizie e della crudeltà - si scrive che il suo dna mostra una ''sostanziale assoluta compatibilità'' con quello ritrovato sui leggings di Yara. Nel provvedimento di fermo, tra gli indizi vengono annoverate ''polveri riconducibili a calce''. La professione dell'uomo è muratore e nei polmoni di Yara furono trovate tracce di polveri residue di materiale comunemente usato in edilizia.

Per il procuratore generale di Brescia, che ha competenza anche su Bergamo, Pier Luigi Maria Dell'Osso, "ci troviamo davanti ad una situazione che ci fa dire che il caso è praticamente chiuso. Non sappiamo se conoscesse direttamente la ragazzina" ha detto Dell'Osso che ha poi aggiunto "al momento non ci risulta che Bossetti sapesse di essere il figlio di Guerinoni". Inoltre, a proposito della polemica tra la Procura di Bergamo e il Ministro Alfano, il procuratore Dell'Osso ha affermato "dopo un lavoro lungo più di tre anni era difficile tenere sotto traccia una notizia così importante".

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