lunedì 21 luglio 2014

GAZA, 500 i morti palestinesi. Sterminata una famiglia (7 bambini) in un raid aereo israeliano a Rafah

GAZA - Un bambino palestinese tra le macerie della sua casa 
GAZA - Supera quota 500 il numero delle vittime palestinesi nella Striscia dopo il massacro di Sayaya: ai 120 i morti palestinesi, ha fatto seguito il ritrovamento di 16 corpi di persone uccise in un raid a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
E ad orrore si somma orrore: almeno nove palestinesi, tra i quali sette bambini, sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia, che risiedeva nella casa colpita dall'attacco. Salgono così a 485 i morti palestinesi dall'inizio dell'offensiva israeliana.
Gli israeliani morti sono 13. Israele  ha smentito il rapimento di un soldato da parte di Hamas. 
L'esercito israeliano ha sventato l'infiltrazione di due commando di Hamas attraverso un tunnel nel sud di Israele. Lo ha detto il portavoce militare,secondo cui l'esercito ha ucciso 10 "terroristi". Il tentativo di infiltrazione e' avvenuto - ha spiegato il portavoce - attraverso un tunnel nel nord di Gaza in direzione di Israele. L'aviazione - secondo le prime informazioni - ha colpito il primo commando, mentre il secondo ha lanciato un missile anti tank verso un veicolo militare. L'esercito ha aperto il fuoco e ucciso i miliziani. Sono ancora in corso perlustrazioni in tutta la zona: l'esercito ha dato disposizioni ai residenti dei kibbutz di Nir Am e Erez di restare nelle loro case. 
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha espresso la sua "grave preoccupazione davanti al numero crescente delle vittime" del conflitto a Gaza, reiterando il suo appello per una "fine immediata delle ostilità". In una dichiarazione letta dal presidente del Consiglio, l'ambasciatore ruandese Eugène-Richard Gasana, 15 paesi membri chiedono un "ritorno all'accordo di cessate il fuoco del novembre 2012" tra Israele e Hamas. Il Consiglio di sicurezza chiede inoltre "il rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili" e sottolinea "la necessità di migliorare la situazione umanitaria" nella Striscia di Gaza.

Ma il ministro della difesa israeliano Moshe' Yaalon ha detto che ''L'operazione continuera' finche' non sara' riportata la calma'' nel sud del paese" e non ha escluso il richiamo di altri riservisti ''se sarà necessario''. Yaalon ha detto che finora sono stati colpiti più di 2.700 obiettivi nella Striscia

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