giovedì 18 settembre 2014

Ennesima FUMATA NERA per Consulta e Csm

ROMA - Tredicesima fumata nera in Parlamento per l'elezione di due giudici della Consulta. Nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum dei tre quinti, pari a 570 voti. Luciano Violante (sostenuto dal Pd) ha incassato 542 voti mentre Donato Bruno (Forza Italia) ne ha presi 527. Interviene il premier, Matteo Renzi: "Il presidente della Repubblica ha ragione: si deve andare veloci. Il Parlamento troverà una soluzione di alto livello".
Dopo la bacchettata di Giorgio Napolitano sull'elezione dei membri laici di Consulta e Csm e l'endorsement del premier, i capigruppo di Pd e Sel hanno espresso "piena condivisione delle parole del Capo dello Stato" e "disponibilità al reciproco ascolto per una vicenda che deve trovare rapida conclusione". 

Prossima votazione il 23 settembre - La prossima votazione del Parlamento in seduta comune per l'elezione dei giudici della Corte costituzionale si terrà martedì 23 settembre alle ore 12. Oltre ai due candidati più votati Violante e Bruno, hanno preso rispettivamente 32 voti Besostri, 30 Bertolissi, 11 Zanettin e 7 Barbera. I voti dispersi sono stati 45, 145 le schede bianche e 42 le nulle.

Speranza: "Andiamo avanti con Violante e Bruno" - Sulla Corte Costituzionale "andiamo avanti con questi due candidati: Luciano Violante e Donato Bruno". Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza lasciando la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. 

Tesauro: "Consulta merita ben altro trattamento" - Lo stallo non lascia indifferente Giuseppe Tesauro, presidente della Corte Costituzionale. "Un'istituzione come la Consulta penso meriti ben altro trattamento e neppure i cittadini italiani meritano questo spettacolo", dichiara a margine di una cerimonia a Salerno.


Fumata nera anche per l'elezione dei membri laici - Niente quorum anche per l'elezione di due membri laici del Csm: nella votazione del Parlamento in seduta comune nessuno ha raggiunto la quota di 514 voti necessari per far scattare l'elezione (servivano i 3/5 dei votanti). Servirà una nuova votazione.

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