giovedì 18 settembre 2014

ISIS anche in Australia. 15 arrestati, volevano decapitare un civile a caso

Pmarian Azari stamane in tribunale
Un poliziotto interroga una donna velata
SYDNEY - L'Australia ha annunciato di aver arrestato 15 persone e sventato nel Paese omicidi progettati dai jihadisti dell'Isis, che avevano anche intenzione di filmare la decapitazione di un civile. Più di 800 poliziotti hanno partecipato al blitz antiterrorismo eseguito all'alba nei sobborghi di Sydney e Brisbane, negli stati del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, con l'obiettivo di interrogare 25 presunti membri dell'Isis. L'operazione arriva appena una settimana dopo che Canberra ha alzato il livello di allerta contro la minaccia terroristica costituita dai combattenti australiani dell'Isis di ritorno dal Medio Oriente.
I blitz sono stati decisi dopo aver intercettato un messaggio di un "australiano apparentemente molto in alto nella gerarchia dell'Isis" che faceva appello alle "reti di sostegno in Australia" a compiere "omicidi" pubblici, ha annunciato il primo ministro Tony Abbott.
Secondo la tv pubblica Abc, i sospetti stavano progettando in particolare di eliminare un civile a caso a Sydney, avvolgerlo in una bandiera dello Stato islamico e decapitarlo davanti ad una videocamera.
Stamane uno degli esponenti del gruppo terroristico, Omarian Azari, 22 anni, è apparso davanti alla corte centrale di Sydney per essere formalmente accusato di cospirazione assieme a Mohamed Baryalei, che reclutava giovani australiani da spedifre in Siria. Baryalei è il più anziani dei membri dellISIS ed è appena tornato dalla Siria.
Il procuratore Michael Allnutt ha detto che Azari prevedeva di commettere reati "estremamente gravi chiaramente progettati per scioccare, inorridire e spaventare '' la gente.
La polizia dice che l'operazione anti-terrorismo è stata la più grande nella storia australiana ed è iniziata questa mattina all’alba, con gli ufficiali che hanno eseguito 25 mandati di perquisizione in 12 sobborghi di Sydney.

Altre incursioni hanno avuto luogo a Brisbane. Il vice commissario della polizia federale australiana Andrew Colvin ha detto che non erano "direttamente legate" all’operazione di Sydney, ma collegate a un raid della scorsa settimana su un centro islamico che ha portato a due uomini accusati di reati di terrorismo.

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