martedì 23 settembre 2014

RAID aereo di Usa e Paesi arabi alleati sulla roccaforte dell’Isis in Siria


DAMASCO - Primi raid degli Usa e dei Paesi arabi "alleati" contro l'Isis in Siria. Secondo fonti dell'amministrazione americana hanno partecipato alle operazioni Arabia Saudita, Emirati arabi, Giordania, Bahrein e Qatar. I bombardamenti avrebbero interessato l'area in cui si trova la città di Raqqa, nel nordest del Paese, eletta dai jihaidisti del "califfato" dello Stato Islamico come loro capitale. Negli attacchi aerei in Siria, secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano dei diritti umani, sono stati uccisi più di venti miliziani dell'Isis. I raid hanno colpito anche la regione dove potrebbero essere tenute prigioniere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due italiane rapite nel Paese. 

Golan, Israele abbatte un caccia siriano - Il regime siriano ha confermato che Israele ha abbattuto un velivolo militare siriano sulle Alture occupate del Golan, come si apprende da un comunicato diffuso dalla tv di Stato siriana. Testimoni oculari hanno riferito che l'aereo è caduto in territorio siriano, nei pressi del villaggio di Mashara, 10 km a est della linea del cessate il fuoco tra il Golan occupato da Israele e il territorio sotto controllo siriano.

Gli Usa: "Raid per sventare un attacco contro l'America" - I raid Usa in Siria contro le postazioni jihadiste sono stati avviati per prevenire "un imminente attacco contro gli Usa e gli interessi occidentali" pianificato da veterani di Al Qaeda, conosciuti come il gruppo 'Khorasan'. Lo riferisce il comando centrale americano (Centcom) citato dalla Bbc. 


Massima allerta attentati in Usa - Con l'inizio dei bombardamenti in Siria è scattato il massima allerta negli Stati Uniti sul fronte dell'antiterrorismo, anche se al momento non si registrano minacce specifiche di attacchi contro obiettivi americani. Lo affermano fonti di intelligence citate dalla Cnn, ammettendo che la nuova offensiva contro l'Isis aumenta i rischi per la sicurezza nazionale.

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