mercoledì 22 ottobre 2014

POLETTI: pensioni pagate il 10 del mese solo a chi ne ha più di una


ROMA - L'ipotesi di pagare tutte le pensioni il giorno 10 del mese è "definitivamente rientrata". Lo assicura il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, spiegando: "Attualmente si sta valutando l'eventualità di ritardare il versamento solo alle persone che percepiscono più pensioni. La logica riguarda un tema di funzionamento e di efficienza". L'accredito cambierà dunque solo per quegli 800mila pensionati che hanno un doppio assegno Inps-Inpdap (e hanno lavorato quindi sia nel pubblico che nel privato) che riceveranno la pensione in un'unica soluzione il 10 del mese.
Le rassicurazioni del ministro Poletti - La precisazione è arrivata prima dall'Inps dopo le proteste dei sindacati e delle associazioni dei consumatori preoccupati che lo slittamento causasse problemi di liquidità ai pensionati alle prese con le scadenze di inizio mese, a partire dagli affitti. Successivamente anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha rassicurato i pensionati.  I sindacati hanno apprezzato la precisazione ma hanno chiesto che sia rivisto anche lo slittamento per gli 800mila pensionati che hanno il doppio assegno Inps-Inpdap.  "Giudicano positivamente - affermano i leader dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e UIl, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Belllissima - la modifica apportata dal governo sull'assurda norma della legge di Stabilità riguardante lo slittamento del pagamento della pensione al 10 del mese. E' evidentemente - il frutto della nostra protesta di fronte all'ennesima ingiustizia perpetrata ai danni dei pensionati italiani. Questo però non ci basta e ci batteremo affinché la norma sia ritirata per tutti, anche per quegli 800mila che hanno la doppia pensione Inps-Inpdap. I pensionati hanno sopportato davvero troppo in questi anni. E' ora di lasciarli in pace".

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