giovedì 16 ottobre 2014

YARA, alcune parole scritte su Google incastrerebbero Bossetti

Massimo Bossetti
BERGAMO - Un frase scritta nel motore di ricerca del suo computer incastrerebbe Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio. E' quanto rivela il settimanale Giallo che ha scelto però di non divulgare il testo integrale. Si tratterebbe comunque di parole che non lasciano spazio a equivoci e che non sono sfuggite ai consulenti della Procura, i quali hanno subito informato il pm Letizia Ruggeri.
Secondo il settimanale Bossetti ha scritto Google alcune parole inerenti caratteristiche fisiche di Yara, la sua età e che si riferiscono alla sua sfera sessuale. 
"Non si tratta di quelle parole già individuate nel pc di Bossetti come 'tredicenne', 'sesso', 'ragazzine', seguite dagli aggettivi 'provocanti', 'minorenni' ecc.", fa sapere il giornale. Sono parole più precise che avevano ha che fare direttamente con la ragazzina

Gli inquirenti sono sicuri che la frase sia stata digitata proprio da Bossetti e non da altri membri della sua famiglia, in particolar modo dal figlio, oggi 13enne, o dalla moglie. Intanto il muratore rimane in carcere a Bergamo.

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