mercoledì 28 gennaio 2015

QUIRINALE, i 10 nomi del M5S (c’è anche Prodi)

ROMA, 28 gennaio - I candidati che il M5s sottoporrà al voto della Rete per il Colle sono dieci. Nella rosa di nomi ci sono: Pierluigi Bersani, Raffaele Cantone, Lorenza Carlassare, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Romano Prodi, Salvatore Settis e Gustavo Zagrebelsky.

Addio al M5s anche da parte del senatore Francesco Molinari, che si aggiunge ai deputati "disertori" di martedì. In tutto quindi sono 36 i parlamentari che hanno deciso di lasciare il Movimento. "Sono stanco sicuramente della situazione, piano piano stiamo mandando a quel paese le poche cose che davamo per certe: per ultimo le quirinarie", aveva detto Molinari in un'intervista a La Repubblica.

VARESE, lui (80 anni) colpito alla testa, lei (74) strangolata. Indagato il figlio

VARESE, 28 gennaio - Due anziani coniugi, Martino Ferro e Graziella Campiello, sono stati uccisi nella loro villetta di Venegono Inferiore (Varese). Lui, 80 anni, sarebbe stato colpito alla testa con un corpo contundente mentre la donna, 74 anni, potrebbe essere stata strangolata. A trovare i cadaveri, nel pomeriggio di martedì, è stato il figlio, che risulta ora indagato per omicidio volontario. L'uomo, 50 anni, è stato interrogato dai carabinieri di Tradate.
Il figlio dei due coniugi era già stato ascoltato martedì dagli investigatori. Sono stati interrogati dai carabinieri e dal pm di Varese Massimo Politi anche altri parenti e conoscenti delle vittime.

I carabinieri del Ris di Parma hanno effettuato i rilievi nella villetta, dove si è recato anche il comandante del Reparto, il colonnello Giampiero Lago. Nel garage dove è stato trovato il cadavere dell'uomo, colpito alla testa con un corpo contundente, sarebbero state trovate diverse tracce di sangue.

ISRAELE, attacco degli hezbollah, morti due soldati e un casco blu Onu


TEL AVIV, 28 gennaio - E' di 2 morti e 7 feriti il bilancio dell'attacco con razzi anti-carro a un veicolo militare israeliano a Rajar, nel nord di Israele al confine con il Libano. L'attentato è stato rivendicato da Hezbollah. Immediata la reazione di Tel Aviv che ha bombardato obiettivi del movimento sciita a ridosso della frontiera. Negli scontri seguiti all'attacco è rimasto ucciso anche un casco blu dell'Onu di nazionalità spagnola

MAXIOPERAZIONE ANTI 'NDRANGHETA, 160 arresti, anche il padre del giocatore Iaquinta

 BOLOGNA, 28 gennaio - Maxi operazione dei carabinieri contro la 'ndrangheta in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Altri 46 provvedimenti sonoCentodiciassette gli arresti disposti dalla magistratura di Bologna. stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia, per un totale di oltre 160 arresti.
Procuratore Roberti: azione storica contro mafia nord 'Un intervento che non esito a definire storico, senza precedenti. Imponente e decisivo per il contrasto giudiziario alla mafia al nord". Così sull'indagine di Bologna il procuratore Franco Roberti. "Non ricordo a memoria un intervento di questo tipo per il contrasto a un'organizzazione criminale forte e monolitica e profondamente infiltrata".
A coordinare l'inchiesta, denominata 'Aemilia', la procura distrettuale antimafia di Bologna, che ha ottenuto dal gip un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 117 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l'aggravante di aver favorito l'attività dell'associazione mafiosa. Contestualmente, le procure di Catanzaro e Brescia - in inchieste collegate - hanno emesso altri 46 provvedimenti di fermo per gli stessi reati. Imponente lo schieramento dei carabinieri impiegati, anche con l'ausilio di elicotteri, in arresti e perquisizioni. In Emilia, sottolineano gli investigatori, la 'ndrangheta ha assunto una nuova veste, colloquiando con gli imprenditori locali. I dettagli dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 10:45 presso la procura di Bologna, alla presenza del procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
C'è anche il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani (Forza Italia) tra gli arrestati nella maxi operazione "Aemilia" contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Dda di Bologna ed eseguita dai carabinieri di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza. I carabinieri lo hanno prelevato dalla sua abitazione di Arceto di Scandiano (Reggio Emilia).
Arrestato anche il padre di Iaquinta - Ci sono anche importanti imprenditori del settore edile coinvolti nell'indagine Aemilia fra cui tGiuseppe Iaquinta, padre del calciatore Vincenzo campione del mondo, arrestato nel reggiano e Augusto Bianchini che ha partecipato agli appalti per la ricostruzione post terremoto in Emilia residente nel Modenese.

Coinvolti anche fratelli del boss Aracri  - Ci sono anche i fratelli del boss già detenuto Nicolino Grande Aracri, Domenico ed Ernesto, tra le persone coinvolte nell'operazione contro la 'ndrangheta condotta dai carabinieri e coordinata dalle Dda di Bologna e Catanzaro. Domenico Grande Aracri, che è un avvocato penalista, è stato arrestato in esecuzione di una delle 117 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Bologna, mentre Ernesto Grande Aracri è uno dei destinatari dei 37 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro. Dall'inchiesta, secondo quanto si è appreso, è emersa la diffusione capillare in Emilia Romagna, ed in parte della Lombardia e del Veneto, delle attività della cosca di 'ndrangheta dei Grande Aracri, sotto il diretto controllo e la guida di Nicolino Grande Aracri, con infiltrazioni in molteplici settori economici ed imprenditoriali.

QUIRINALE, Renzi: non accettiamo veti. Lega e FDL candidano FELTRI

ROMA, 28 gennaio - "Anche se i giornali ne danno uno certo al giorno il nome ancora non c'è perchè abbiamo deciso di trovarlo insieme". Così Matteo Renzi parlando all'assemblea dei senatori Pd. "In questa partita si gioca la leadership del Pd a viso aperto e vento in faccia", dice Renzi parlando della partita sul Quirinale.
E dopo gli incontri di ieri con i partiti: "L'identikit disegnato nelle consultazioni è stato di un difensore della Carta, un politico quasi per tutti tranne Fdi e una personalità che abbia un'interlocuzione internazionale", aferma il premier.  "Con Fi abbiamo avuto un incontro civile, non vogliono qualcuno con una storia militante nel nostro partito. Non possiamo accettare veti".
"Sono contraente del patto del Nazareno e lo rivendico. Il capo dello Stato lo abbiamo fatto sempre con Fi ma questo non significa che prendiamo il loro nome".
Poi Renzi rinvia a domani nell'assemblea dei deputati Pd la decisione finale su come votare nelle prime tre votazioni: "Domani dobbiamo decidere se andare sulla proposta della scheda bianca che per me continua ad essere la migliore ma decidiamo insieme". E sul timing: "Dobbiamo chiudere entro il fine settimana e contemplare anche la domenica ma spero che non ce ne sia bisogno", spiega Renzi.
L'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini è stato ricevuto, a quanto si apprende, a Palazzo Chigi.

Lega e Fdi candidano Vittorio Feltri - "Non mi piace la scheda bianca, è decidere di non decidere. Ecco perché vogliamo lanciare un segnale di speranza, un percorso condiviso che ci auguriamo non sia solo di Lega e Fratelli d'Italia candidando alla presidenza della Repubblica Vittorio Feltri". Così Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Montecitorio. "Ho sentito Feltri questa mattina - chiosa Salvini - ed è orgoglioso di questa attenzione: al contrario di altri noi non facciamo nomi senza aver prima sondato".  "Noi - prosegue Salvini - puntiamo al nome di Feltri per i primi 3 scrutini poi ognuno tornerà a onorare i patti sottoscritti". Ovvero il famigerato patto del Nazareno siglato tra Renzi e Berlusconi. "La nostra - aggiunge Giorgia Meloni - non è una candidatura di bandiera ma speriamo possa aggregare. Mi chiedo come facciano Berlusconi o Alfano a preferire Amato o Padoan rispetto a Vittorio Feltri. Ecco perché invitiamo i deputati e i senatori di centrodestra che hanno ricevuto l'ordine di votare scheda bianca a convergere su questo nome. Perché Feltri? Perché è popolare. Se gli italiani potessero votare il Capo dello Stato - conclude Meloni - i nomi che girano in questi giorni non avrebbero diritto di cittadinanza".

Mazzata della Cassazione su Corona, non ha diritto allo sconto di pena stabilito dal gip



ROMA, 28 gennaio - La corte di Cassazione ha stabilito che Fabrizio Corona non ha diritto allo "sconto di pena" che gli aveva concesso, lo scorso 10 febbraio, il gip del tribunale di Milano. Quest'ultimo aveva applicato la "continuazione" dei reati per i quali Corona è stato condannato, abbassando il cumulo della pena totale da 13 anni e due mesi a 9 anni. La Cassazione ha rinviato per nuovo esame, davanti al gip del tribunale di Milano, il calcolo della pena totale che Corona deve scontare, condannandolo anche al pagamento delle spese processuali. Corona è recluso nel carcere milanese di Opera da circa due anni.

OPERAZIONE "DAMA BIANCA": sgominata banda della droga, 28 arresti a NAPOLI

Federica Gagliardi, la dama bianca, con Berlusconi a Toronto
NAPOLI, 28 gennaio - Sono complessivamente 28 i provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip del tribunale di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulla Dama Bianca che ha portato agli arresti di oggi. Si tratta di 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere e di un provvedimento agli arresti domiciliari. I militari della Guardia di Finanza di Napoli e i poliziotti della questura di Frosinone hanno eseguito anche il sequestro di beni mobili e immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per circa 4 milioni.

Tra gli arrestati c'è anche un poliziotto della Polaria in servizio all'aeroporto di Fiumicino. A quanto si è appreso, l'agente all'ultimo momento si sarebbe tirato indietro, dopo essere stato contattato dai trafficanti, in seguito all'arresto di alcuni colleghi per fatti analoghi.
L'inchiesta nasce dall'arresto a Fiumicino con 24 kg di cocaina di Federica Gagliardi, la Dama bianca nella delegazione per il G8 di Toronto insieme all'allora premier Berlusconi.

L'indagine degli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di scoprire un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia sia all'estero, in particolare in Spagna, Olanda e Sud America. L'inchiesta è partita lo scorso 13 marzo quando, all'aeroporto di Fiumicino, Federica Gagliardi fu bloccata all'arrivo da Caracas con 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto e in un trolley.

La donna fu soprannominata la Dama bianca quando, a giugno del 2010, fu vista scendere dal volo di Stato che portava il premier Silvio Berlusconi e il suo staff a Toronto per il G8 in Canada. In molti si chiesero che ruolo ricoprisse nella delegazione italiana quella donna completamente vestita di bianco, che era presente anche alla visita del presidente del Consiglio a Panama in quello stesso anno. E pure in quell'occasione era in bianco. Alla fine, la Gagliardi risultò essere la responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini. Per giustificare la sua presenza al summit di Huntaville fu spiegato che la Dama Bianca, che aveva fatto parte del comitato elettorale della Polverini, durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all'estero in caso di vittoria elettorale.

Organizzazione in contatto con cartelli sudamericani - I vertici dell'organizzazione scoperta da Guardia di Finanza e Polizia nell'ambito delle indagini sulla Dama Bianca, avevano contatti diretti con i cartelli sudamericani, dai quali acquistavano grossi carichi di droga. Lo stupefacente, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, entrava in Italia via terra e, soprattutto, tramite navi ed aerei. Una volta nel nostro paese, la droga finiva in Campania dove andava a rifornire le piazze di spaccio. Nel corso dell'indagine sono stati arrestati diversi corrieri utilizzati per il trasporto della droga - fra i quali secondo l'indagine ci sarebbe stata anche la stessa Gagliardi - e sequestrati complessivamente 93 chili di cocaina e 930 di hashish, per un controvalore al dettaglio stimabile in almeno 35 milioni.

martedì 27 gennaio 2015

THIENE, bloccati, stavano per sequestrare il figlio di un imprenditore della birra


THIENE, 27 gennaio - I carabinieri del Ros hanno sventato il sequestro del figlio minorenne di Bernardo Bassan, il proprietario di un'azienda di import export di bevande e catering, specializzato nella produzione e commercializzazione di birre a Thiene. L'operazione ha visto impegnati anche i carabinieri di Vicenza e di Rovigo. In manette due veneti e un emiliano, arrestati in flagranza di reato. I tre sono stati bloccati mentre erano pronti a effettuare il colpo. L'intervento del Ros è scattato questa mattina poco dopo le sette quando la signora Bassan e il figlio stavano per uscire in auto da casa per recarsi a scuola. I malviventi sono stati bloccati mentre attendevano le loro vittime in un parcheggio vicino. Per rapire il giovane avrebbero simulato una rapina. 

L'operazione di protezione partita da una segnalazione - L'operazione degli investigatori era stata coordinata e avviata da settimane senza che la famiglia Bassan ne fosse al corrente ma creandole attorno un cordone di protezione. All'origine dell'indagine il fermo di una rodigina, che avrebbe rifiutato proposte di affiliazione alla banda avanzate degli organizzatori del rapimento. Sarebbero stati dei gravi problemi finanziari dei tre arrestati all'origine del progetto di sequestro del giovane thienese. 

Chi sono i criminali arrestati - Il leader del gruppo criminale, secondo la Procura, è un imprenditore padovano dell'area estense che conosceva la famiglia thienese e che aveva un cumulo di debiti anche con questa. Gli altri due arrestati sono padre e figlio residenti a Occhiobello (Rovigo) e Ferrara: il terzetto, rimasto in silenzio dopo le manette, sarebbe stato intenzionato a chiedere un riscatto tra uno o due milioni e aveva organizzato il nascondiglio del rapito in un casolare abbandonato.

Pochi per ora i commenti filtrati da casa Bassan. La signora si è detta incredula e ha chiesto ai carabinieri se tutto fosse reale o non si trovasse davanti a una sorta di film o di 'Scherzi a parte'. Il giovane non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime.

VETO della Germania al taglio del debito greco

BERLINO, 27 gennaio - La Germania pone il suo veto sulla possibilità di tagliare il debito greco. Angela Merkel è infatti sorpresa dalla proposta di Tsipras: anche perché fino al 2020 Atene non deve restituire gli aiuti e sono stati accordati interessi bassi. Ma secondo il viceministro con delega ai rapporti economici internazionali di Syriza è "irrealistico aspettarsi che Atene possa ripagare interamente il suo enorme debito". "E' impossibile", afferma alla Bbc.

QUIRINALE, Berlusconi non va all’incontro con RENZI


ROMA, 27 gennaio - Silvio Berlusconi non sarà presente all'incontro di stasera con Matteo Renzi per le consultazioni sul Colle. Alla riunione andrà una delegazione composta da Giovanni Toti, Debora Bergamini, i due capigruppo, Renato Brunetta e Paolo Romani, con i loro vice. Il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi potrebbero vedersi domani all'ora di pranzo a Palazzo Chigi per discutere dell'elezione del prossimo Capo dello Stato. Secondo quanto si apprende, la riunione è fissata prima dell'incontro del leader di Forza Italia con i grandi elettori azzurri in programma alle 16.

IL SENATO appova la legge elettorale, che torna alla CAMERA

ROMA, 27 gennaio - Il Senato ha approvato la legge elettorale, che torna ora alla Camera. I sì sono stati 184, i no 66 e 2 gli astenuti.
Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, nei giorni scorsi aveva sottolineato che la riforma potrà avere il via libera definitivo in aprile. Entrerà, però, in vigore dal luglio del 2016, come prevede la clausola di salvaguardia prevista nel testo. Le opposizioni hanno contestato vivacemente in Senato il coordinamento formale al testo della legge elettorale, proposto dalla presidenza. Le critiche sono state mosse da Roberto Calderoli, Vito Crimi e Loredana De Petris, perché il coordinamento formale interviene sui contenuti del testo. "Pensavo che parlassimo tra persone per bene" ha esordito Calderoli, che ha affermato che il coordinamento formale fosse in realtà "un maxi emendamento". Crimi ha chiesto con voce animata che il coordinamento fosse rimandato in Commissione, ed ha ricordato che "sul presidente del Senato dopo l'approvazione della legge truffa nel 1953 volarono le tavolette". "Mi domando se ci prendete per scemi - ha invece affermato De Petris - Non è piu' tollerabile una presidenza che fa solo gli interessi della maggioranza. O lo espunge dal coordinamento formale gli elementi estranei, o lo manda in commissione. Non siamo né scemi né vogliamo essere calpestati ancora una volta".
Miguel Gotor ha annunciato a nome proprio e di "alcuni senatori di diversa sensibilità" il dissenso rispetto al gruppo del Pd sulla legge elettorale, e la non partecipazione al voto. L'annuncio è stato fatto "nel pieno rispetto di un gruppo del quale ci onoriamo di far parte". 
Augusto Minzolini, senatore frondista di Fi, è uscito dall'Aula al momento del voto della legge elettorale. Lo ha annunciato in Aula.
"Non darò un voto di testimonianza ma non parteciperò al voto insieme ad altri senatori". Lo annuncia il senatore Pd Corradino Mineo, intervenendo in Aula al Senato sulla legge elettorale in dissenso dal gruppo.
"Non parteciperò al voto". Così il senatore Vincenzo D'Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. "Alcuni di noi - ha detto - stanno vivendo un dramma nel dramma. Vivoil dramma di iscritto a Forza Italia. Ma chi lo ha cacciato Silvio Berlusconi da quest'Aula se non la maggioranza capeggiata da Renzi? Noi stiamo impiccando Forza Italia, stiamo trasformando il centrodestra in una palingenesi di un partito che c'è ma che nessuno nomina sulla scorta di un Patto sul quale tutto si costruisce ma che nessuno conosce.

M5S, se ne sono andati in 9

ROMA, 27 gennaio - Continua l'esodo tra i cinquestelle. Altri nove parlamentari, come annunciato ieri, hanno comunicato il loro addio ai gruppi di Camera e Senato. Si tratta di Mara Mucci, Walter Rizzetto, Tancredi Turco, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Sebastiano Barbanti, Gessica Rostellato. Stasera gli ex-M5s parteciperanno alle consultazioni al Pd sul Quirinale, lo ha nnunciato il vicesegretario Dem Lorenzo Guerini.

VERCELLI, assalto fallito di un commando a un caveau, arrivano i CC, sparatoria, fuga


VERCELLI - Un commando di una decina di banditi, che aveva tentato di assaltare alle 3 di stamattina il caveau dell'istituto di vigilanza Fidelitas di Quinto Vercellese con una ruspa, ha ingaggiato una sparatoria con i carabinieri intervenuti sul posto, dopo la risposta delle guardie di sicurezza all’interno. Dopo lo scontro a fuoco, i malviventi hanno dato fuoco ad alcune auto per coprirsi la fuga e sono riusciti a far perdere le tracce. A dare l'allarme ai militari dell'Arma sarebbe stato un vigilante dell'istituto stesso. I malviventi si sono presentati con un camion, dal quale hanno scaricato la ruspa con cui hanno tentato di demolire il muro di cinta e raggiungere il caveau, dove è custodita un'ingente somma di denaro.
Per guadagnarsi una via di fuga e mettere in difficoltà le forze dell’ordine, i malviventi hanno creato dei posti di blocco bruciando aiuto e furgoni posteggiati sulle principali vie d’accesso alla filiale dell’agenzia di sicurezza. Una delle vetture bruciate aveva una targa straniera. I banditi al momento dell’assalto avrebbero indossato abiti neri e avrebbero avuto il volto coperto.  
Tutto inizia intorno alle 2,30 di notte. I banditi alla guida di auto, furgoni e di una ruspa (tutti i mezzi sono poi risultati rubati) hanno raggiunto da direzioni diverse la sede della Fidelitas che si trova sulla strada che da Caresanablot porta a Quinto Vercellese. Per poter assaltare l'agenzia in tutta sicurezza, i banditi hanno chiuso, utilizzando i mezzi rubati, tutte le strade di accesso alla zona. Poi hanno messo in moto la ruspa che è stata lanciata contro il muro della Fidelitas, più precisamente della 'sala conta' dove è custodito il denaro. 

Il personale che si trovava all'interno si è visto crollare il muro addosso. Intanto all'esterno arriva la pattuglia di carabinieri contro cui i banditi aprono il fuoco. i carabinieri deviano l'auto e lanciano l'allarme. A quel punto i banditi capiscono che la rapina è andata storta, risalgono sui mezzi rubati e ripartono in direzione di Villarboit. Incendieranno poi anche le auto usate per la fuga e fuggiranno a piedi verso l’autostrada, dove li aspettavano probabilmente i complici

YARA, per il perito del pm il DNA non è di Bossetti


BERGAMO, 27 gennaio - La "prova delle prove" che avrebbe dovuto inchiodare Massimo Giuseppe Bossetti stabilendo senza ombra di dubbio che è lui l'assassino di Yara Gambirasio rischia ora di diventare un boomerang. Perché il Dna mitocondriale dell'uomo, in carcere dal 16 giugno, non coinciderebbe con quello di "Ignoto 1", il killer. La circostanza emerge dalla relazione del perito incaricato dal pm di Bergamo. La notizia aprirebbe nuovi scenari nell'inchiesta sull'omicidio della giovane, avvenuto il 26 novembre del 2010 a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Anche perché questo esame, inoltre, non sarebbe ripetibile. 
Sebbene vi sia una corrispondenza chiara riguardo il Dna cellulare, lo stesso non si può quindi dire per il Dna mitocondriale. Un colpo alla tesi colpevolista, tanto che gli avvocati di Bossetti starebbero preparando una nuova istanza di scarcerazione in attesa della prossima udienza, in programma in Cassazione il prossimo 25 febbraio. 
La precedente istanza fu rigettata dal Tribunale del Riesame di Brescia proprio per la presenza del Dna dell'imputato sul luogo del ritrovamente del corpo di Yara.

La difesa: "Scarcerare Bossetti" - "Bossetti dovrebbe essere subito scarcerato". E' quanto dichiara il difensore dell'uomo, Claudio Salvagni, dopo le ultime perizie.

RETATA anti jihadista a Lunel, nel sud della Francia



PARIGI, 27 gennaio - Una retata contro gruppi di jihadisti è in corso questa mattina a Lunel, un comune dell'Herault, nel sud della Francia, dal quale provengono una ventina di giovani partiti per la 'guerra santa' in Siria. Secondo il quotidiano locale Midi Libre, l'operazione, condotta dai reparti speciali del Raid e del GIPN, è cominciata alle 6:30. Cinque persone sospettate di reclutamento per la jihad sono state fermate. Sei abitanti di Lunel fra i 18 e i 30 anni sono morti in Siria negli ultimi mesi.


PORDENONE, morto l’uomo ferito dal padre settantenne


FIUME VENETO (Pordenone), 26 gennaio - E' morto nella notte all'Ospedale di Pordenone, dove era stato sottoposto a una operazione chirurgica, Federico Dri, 47 anni, gravemente ferito ieri, dopo essere stato raggiunto da un proiettile al torace sparato dal padre Franco, 71 anni, a Fiume Veneto. Il genitore era stato posto agli arresti domiciliari e sarà sottoposto oggi a interrogatorio di garanzia.

lunedì 26 gennaio 2015

CREMONA, il concerto dei 99 Posse si farà

CREMONA, 26 gennaio - Il concerto di giovedì dei 99 Posse (autori di discutibili commenti su facebook dopo i disordini causati dai black bloc) si farà, malgrado l'opinione contraria del sindaco. La questura, al momento, non intende vietarlo. E spiega perché. «Allo stato dei fatti, tenuto conto che si tratta di un avvenimento previsto in un luogo chiuso e privato — hanno spiegato stasera dagli uffici di via Tribunali — la questura non ha alcuna possibilità di imporre un divieto. Se avremo altre informazioni, se lo scenario cambierà, si faranno altre valutazioni».

M5S, domani se ne vanno altri 10 parlamentari

ROMA, 26 gennaio - Un gruppo di circa una decina di parlamentari del M5S annuncerà domani l'addio al Movimento di Beppe Grillo. Lo si apprende da fonti a Montecitorio. La conferenza stampa è prevista per martedì alle 10 alla Camera dei deputati.

MILANO, un condannato parla, trovato nel Pavese il corpo dell’imprenditore scomparso nel 2008


Stefano Cerri
MILANO, 26 gennaio - Gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno trovato in un'area boschiva nei pressi di Garlasco e Tromello, nel Pavese, il cadavere di Stefano Cerri, l'imprenditore scomparso nel dicembre del 2008 e per il cui omicidio sono stati confermati quattro ergastoli in appello. Gli agenti sono arrivati all'individuazione del corpo grazie alle dichiarazioni di uno dei condannati.

CREMONA, il sindaco vieta il concerto di giovedì dei 99 Posse, dopo gli incidenti



CREMONA, 26 gennaio - Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti negherà l'autorizzazione al concerto del gruppo '99 Posse' che si dovrebbe tenere giovedì al Centro sociale Dordoni. 'Porteremo la nostra grande preoccupazione al Comitato della sicurezza' ha spiegato il sindaco. 'Onore a chi lotta. Più bastoni, meno tastiere' aveva scritto ieri il gruppo su Facebook, commentando gli scontri avvenuti a Cremona. 'Veniamo giovedì - ha scritto oggi la band - e siamo certi di trovare una città rasa al suolo'.

ORCIANO (Fano), bimbo muore di meningite, profilassi per 100 persone

FANO (Pesaro-Urbino), 26 gennaio - Allarme meningite nel Fanese. E' in programma per domani l'autopsia sul corpo di Francesco, il bimbo di 10 anni morto ieri mattina nell'ospedale 'Santa Croce' di Fano, con il sospetto di una meningite meningococcica. L'esame autoptico si andrà ad aggiungere ai prelievi gia' effettuati ieri mattina, in occasione del ricovero al pronto soccorso in codice rosso: si dovrà chiarire se a stroncare il bambino sia stata effettivamente una meningite fulminante. Secondo quanto è trapelato, il bambino, figlio unico di una coppia di Orciano, è stato bene fino a sabato, quando si sono manifestati i primi sintomi di una malattia, con vomito e febbre, che si sono aggravati nella notte. All'alba, i genitori hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell'ospedale di Fano, dove i medici hanno dovuto far fronte a "un quadro clinico allarmante" e lo hanno trasferito immediatamente in rianimazione, dove le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate e, nel giro di meno di due ore, è morto.
  Sono almeno un centinaio coloro che, sin da ieri, si sono sottoposti alla profilassi a base di antibiotico, avviata dall'autorità sanitarie fanese dopo la morte di Francesco. I farmaci erano già disponibili nel pomeriggio di ieri, grazie a una staffetta dei carabinieri, che li ha prelevati da Jesi.
  La sala del consiglio di Orciano, piccolo comune dell'hinterland fanese si e' trasformata in una specie di pronto soccorso, grazie a un'attenta mappatura di tutti coloro che, a varie titolo, erano venuti a contatto con la vittima. Sulla vicenda sono stati coinvolti e invitati a vigilare anche le guardie mediche e i medici di base. Si tratta di una prassi collaudata per quello che, al momento, è ancora un caso sospetto di meningite e che ha interessato - come hanno spiegato questa mattina Nicola Nardella, direttore medico dell'ospedale 'Santa Croce' di Fano, Massimo Agostini, del dipartimento di salute pubblica, Cristina Cattò, della direzione sanitaria, e Giovanni Cappuccini - 20 operatori sanitari dell'ospedale, altri 24 adulti e 68 bambini, che si sono presentati in parte spontaneamente o che sono stati rintracciati tra coloro che, sabato mattina, avevano frequentato, insieme a Francesco, la mensa scolastica, la piscina e la parrocchia. Anche questa mattina, altre persone hanno contattato le autorita' sanitarie per chiedere di essere sottoposti alla profilassi: l'accoglimento delle richieste verra' valutato caso per caso.

  La profilassi per gli adulti prevede una sola dose di antibiotico, mentre "i bambini verranno trattati con una doppia somministrazione giornaliera per due giorni".

Appello dell’Isis ai “lupi solitari” europei: colpite i crociati ovunque si trovino

Abu Muhammad Al Adnani

LONDRA, 26 gennaio - Arriva un nuovo appello agli jihadisti dell'Isis in Europa. Nel suo ultmo messaggio ai militanti dello Stato islamico, il portavoce Abu Muhammad Al Adnani dice, rivolgendosi ai "lupi solitari": "Colpite i crociati nel loro territorio e ovunque si trovino", secondo quanto riferisce Site, specializzato nel monitoraggio dei siti jihadisti. Il messaggio si intitola "Die in your rage" (Muori nella tua furia). "Avete visto infatti cosa un singolo musulmano ha fatto con il Canada e il suo Parlamento, e quello che hanno fatto i nostri fratelli in Francia, Australia e Belgio", afferma Adnani riferendosi agli attacchi terroristici degli ultimi mesi.

SIRIA, i combattenti curdi cacciano l’Isis da Kobane

                                                                                                                                                                                     Da Twitter
KOBANE (Siria) - I combattenti curdi hanno ripreso la città di Kobane dopo 4 mesi di scontri con i miliziani dell'Isis. A dare la notizia è l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che segnala sporadici combattimenti in due sobborghi, dove c'è una residua presenza dei jihadisti. Gli attivisti pubblicano su Twitter le foto della bandiera curda sulla collina di Kobane.  combattenti curdi, guidati da Mahmoud Barkhadan, sono avanzati sin nei sobborghi di Kani Erban e Maqtalah. 
Le forze anti-Isis hanno conquistato il "90% di Kobane", precisa l'Osservatorio, mentre i miliziani jihadisti ancora asserragliati in città - tra i quali ci sarebbero molti minorenni - si trovano in due aree, nella periferia orientale.

Da metà settembre a oggi, si stima vi siano stati oltre 1.600 morti nei combattimenti, mentre circa l'80% dei raid della Coalizione si sono concentrati proprio sull'area di Kobane.

SALERNO, il TAR rimette Vincenzo De Luca sulla poltrona di sindaco

SALERNO, 26 gennaio - Vincenzo De Luca, sospeso per effetto della legge Severino, torna sindaco di Salerno. Il Tar del capoluogo campano ha infatti accolto il ricorso, in cui il primo cittadino presentava istanza di sospensiva del provvedimento, emettendo un decreto monocratico. De Luca aveva chiesto anche di sollevare la questione di costituzionalità della stessa legge Severino. Il provvedimento di sospensiva è stato firmato dal presidente della sezione di Salerno del Tribunale amministrativo regionale amministrativo che ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato Antonio Brancaccio, legale del primo cittadino di Salerno.
La questione verrà affrontata nel merito nel corso di una udienza collegiale che è stata fissata per il 19 febbraio. De Luca era stato sospeso, nei giorni scorsi, con un provvedimento del vice prefetto vicario della Prefettura di Salerno, in applicazione delle legge Severino, dopo la condanna a un anno (pena sospesa) emessa dal Tribunale di Salerno per abuso di ufficio.

Il provvedimento arriva pochissime ore dopo il deposito del ricorso contro il decreto prefettizio di sospensione, in applicazione della legge Severino, che a sua volta aveva battuto ogni primato di velocità: firmato ed eseguito appena due giorni dopo la sentenza giunta al termine del processo per l’incarico di project manager della realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia a un suo fedelissimo ex capo staff.

RENZI, per il Quirinale il Pd farà un solo nome

ROMA, 26 gennaio - Entra nel vivo la partita politica che porterà all'elezione del successore di Giorgio Napolitano. Il premier Renzi ha deciso e lo comunica alla riunione dei suoi deputati: alle altre forze politiche, il Pd farà un solo nome, una proposta secca e niente terneIl Pd voterà scheda bianca alle prime tre votazioni, ha annunciato Renzi all'assemblea dei deputati alla Camera indicando il metodo per eleggere il Capo dello Stato. Chi non condivide il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica, ha aggiunto,"dovrà dirlo apertamente". I nomi dei candidati "non li facciamo perché poi decidano altri", spiega Renzi che sottolinea: L'elezione del nuovo presidente della Repubblica "non è un referendum né sul governo né su di me".
Condivisione da Fassina, perché il Pd dovrà superare la prova Quirinale unito, cercando il dialogo con Forza Italia. Bersani assente all' assemblea. E Civati scrive alla segreteria del partito candidando Prodi.
"Non scommetto sulla vostra fedeltà ma sulla vostra intelligenza". Così, a quanto si apprende, Matteo Renzi si è rivolto ai deputati Pd aggiungendo di scommettere "sulla vostra capacità di essere gruppo dirigente" e che sulla partita del Colle non si tratta di "fedeltà a me".

Dei big del partito, manca alla riunione  Dario Franceschini mentre partecipa il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

LEGNAGO (Verona), coniugi trovati morti da 3 giorni in casa (dopo una violenta lite)


LEGNAGO (Verona), 26 gennaio - Marito e moglie sono stati trovati morti domenica pomeriggio all'interno dell'abitazione popolare che occupavano a Casette di Legnago nella Bassa veronese. Daniele Berardo, 60 anni e Antonietta Cristofori di 56 erano morti da almeno tre giorni. A scoprire i corpi i vigili urbani allertati da alcuni vicini. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri la tragedia sarebbe stata l'epilogo di una violenta lite, l’ennesima tra quelle che ormai caratterizzavano l’esistenza dei coniugi, scontri ampiamente noti a tutti i vicini. All’interno dell’appartamento l’uomo è stato trovato sul pavimento della camera mentre la moglie era riversa su un divano. L’appartamento appariva in ordine e non sarebbero state rinvenute tracce di lotta. Da alcuni giorni le luci della casa erano rimaste accese e la nuova macchina della coppia era ferma in garage..

GRECIA, trionfa Tsipras, ma sfiora maggioranza assoluta (-2 seggi)


ATENE, 26 gennaio - Quando mancano ormai poche schede per completare lo spoglio nelle elezioni politiche greche (19.466 sezioni scrutinate su 19.509) appare chiaro che il trionfatore Alexis Tsipras e il suo partito Syriza non hanno ottenuto la maggioranza assoluta. Secondo i dati diffusi dal Ministero degli Interni ellenico, Tsipras conquista finora il 36,34% e 149 seggi. Al secondo posto Nea Dimokratia del premier uscente Antonis Samaras col 27,81% e 76 seggi. Sette sono i partiti che entrano in Parlamento superando la soglia di sbarramento del 3%. Il partito filo-nazista Alba Dorata conquista il terzo posto nel paese con una percentuale del 6,28% e 17 seggi. Ottiene 17 seggi anche Potami (centro-sinistra), il partito accreditato come uno dei possibili alleati di Syriza per la formazione del nuovo Governo, con il 6,04% dei consensi. Segue il Partito comunista di Grecia col 5,47% e 15 seggi. Appaiati infine con 13 seggi i Greci Indipendenti (4,75%) e il Pasok (4,68%). Sono stati finora 6.324.963 i cittadini greci che hanno partecipato alla consultazione su 9.902.915 aventi diritto, facendo registrare un'astensione del 36,14%.

domenica 25 gennaio 2015

MENTANA, anche un movente passionale nella uccisione del medico in pensione


MENTANA, 25 gennaio - C'è anche un movente passionale dietro l'omicidio di Lucio Giacomoni, il medico di famiglia ucciso a botte da una banda composta da tre romeni, che hanno confessato, durante una rapina in casa a Mentana, paese vicino a Roma. Uno dei banditi contendeva al medico, secondo quanto si è appreso, una giovane connazionale ed è proprio da questa che, probabilmente, era venuto a sapere che Giacomoni deteneva in casa un ingente somma di denaro.'uomo è stato aggredito e picchiato a morte dai malviventi, che avrebbero anche immobilizzato la connazionale in casa con lui per poi caricarla in macchina e rilasciarla in strada per evitare che desse subito l'allarme. I fermati sono giovani tra i 24 e i 26 anni, due dei quali incensurati. I romeni pensavano appunto che in casa ci fosse una grossa somma di denaro, circa 20mila euro

I tre sono scappati con un bottino di meno di 2mila euro, un tablet e un iPhone. La banda è fuggita a bordo dell'auto della vittima, lanciandola poi giù da una scarpata.

SEQUESTRATI 124 siti web “pirata”

Uno dei più noti siti web sequestrati
ROMA, 25 gennaio - 124 siti web sono stati oscurati dai finanzieri del Comando Unità Speciali in una vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva.
Il Nucleo speciale frodi tecnologiche - spiega una nota - ha eseguito un provvedimento di sequestro del gip capitolino Gaspare Sturzo nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, Nello Rossi procuratore aggiunto ed Eugenio Albamonte sostituto. L'attività è stata avviata grazie ad una denuncia di Sky Italia. Le indagini, sviluppate con la collaborazione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, hanno consentito di verificare come i siti in questione trasmettessero numerosi eventi sportivi e interi campionati di più discipline sportive, nonché concerti musicali e opere cinematografiche e televisive senza possedere i relativi diritti, appartenenti a molteplici operatori delle tv a pagamento e non, nazionali ed estere.
In particolare, è stato accertato che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità "streaming live" cioè in diretta, sia in "streaming on demand", a richiesta degli utenti.
Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito. La loro fonte di guadagno principale è legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni in percorsi che lo spettatore è obbligato a seguire. Le indagini hanno anche riscontrato che una parte dei contatti pubblicitari è fittizia, dal momento che sono stati inseriti automatismi fraudolenti che conteggiano periodici click sui banner, in realtà mai avvenuti da parte dell'utente che fruisce dei programmi tv online.

Tra i domini sequestrati ne è spuntato uno, "sportlemon.tv", registrato a nome dello svedese Gottfrid Swartholm, già noto alle cronache giudiziarie internazionali in quanto cofondatore del sito illegale "The Pirate Bay" e condannato nel suo Paese, nel 2009, ad un anno di prigione per violazione del copyright e nel 2013 per frode ed hacking aggravato.

VENDOLA-CIVATI, prove di un nuovo partito della sinistra

MILANO, 25 gennaio -  “Il Patto del Nazareno è il momento di fondazione del Partito della Nazione. E' il seppellimento della dialettica tra destra e sinistra, tra giustizia ed ingiustizia. Ed è organico a questo progetto che la politica sia soltanto la processione dei commenti mentre altrove si esercita l'arte del comando". Lo afferma Nichi Vendola a Human Factor.
"Possiamo prefigurare la nascita di un coordinamento fatto da rappresentati di tutti coloro che sono interessati a questo processo. In questo coordinamento dovrà essere consentita la doppia militanza, ognuno con la sua tessera", ha affermato Vendola alla convention di Sinistra Ecologia e Libertà. "Un partito, un movimento, un soggetto politico che vuole costruire un programma di governo non può non passare per l'attività cucita in questa tre giorni. Ci rivedremo presto. Non è stato un ballare in una sola giornata", ha detto ancora Vendola. "Lo dico agli scritti e ai militanti di Sel. Lo sfregio che abbiamo subito con la separazione di una parte di ceto parlamentare, da noi non ha prodotto i fuochi pirotecnici dell'immagine del traditore. È un guadagno": così Vendola alludendo al passaggio di Gennaro Migliore dal gruppo parlamentare di Sel a quello del Pd e agli insulti sul web rivolti al deputato dissidente Pd Pippo Civati. “Questa tre giorni non è un evento è l'inizio di un cammino che ci ha già trasformati. È un luogo di una sinistra plurale, ricco in cui non avete percepito né il rancore, né la depressione che sono i due sentimenti che da troppo tempo accompagnano la sinistra”, ha detto ancora Nichi Vendola. 
"Parlare sempre contro il proprio partito non è una bella cosa e non è neanche giusto ma che devo fare se arriva il Jobs Act di Maurizio Sacconi, lo sblocca Italia di Lupi?": così il deputato della minoranza PdPippo Civati. "Secondo me si è rotto il centrosinistra quando si cercò di eleggere Romano Prodi. Ci hanno spiegato che le larghe intese non ci avrebbero contaminato. C'è ancora chi distingue tra Alfano e Berlusconi. Ci hanno spiegato che potevamo cambiare premier senza andare al voto. Io queste cose non le capisco". Ma "non esco dal Pd. Calmi". Poi ancora: "In tanti se ne sono già andati. Non c'è bisogno di dividere il Pd ma io non posso garantire che questo non succeda - ha affermato Civati dal palco della convention di Sel -. Non c'è alcun disegno per rompere. Ma se non si cambia non è una scissione, è un'altra cosa ed è un'altra cosa che vogliamo costruire tutti insieme. Per me è doloroso dire queste cose perché sono partito dall'Ulivo. Se queste cose interessano il Pd io ne sarò felice. Se non interesse, come dice Renzi, ce ne faremo una ragione". 
"Io ho fatto il nome di una persona che non è espressione di quel patto e devo essere attaccato nel centrosinistra perché faccio il nome di Prodi? Ma è il rovesciamento della realtà. Dire così è rivoluzionario, è una candidatura polemica? Bisogna chiudere la guerra civile perciò dobbiamo fare la pace con Berlusconi ma la guerra civile la facciamo con Prodi", ha detto Pippo Civati.

"Sulla mia pagina facebook ieri hanno scritto che ho rotto... ma secondo me si è rotto il centro sinistra. Si è rotto due anni fa, quando non fu votato Romano Prodi": ha aggiunto Civati. "Gli attacchi li ho avuti perché ho fatto il nome di Prodi e devo essere attaccato nel centrosinistra perché faccio il nome di Prodi? E' lo stravolgimento della realtà". "Noi vogliamo ricostruire il centro sinistra che si è rotto".

NIGERIA, Boko Haram attacca Maidiguri, capitale dello stato di Borno


La città di Maidiguri sotto attacco
ABUJA - Combattenti del gruppo militante islamico Boko Haram hanno lanciato un attacco alla città chiave di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Aspri combattimenti sono segnalati in periferia. L'esercito sta portando avanti attacchi aerei ed è stato imposto il coprifuoco. Maiduguri è la residenza di decine di migliaia di persone fuggite agli attacchi di Boko Haram ed è stato visitato proprio ieri dal presidente Goodluck Jonathan. Oggi, il segretario di Stato americano John Kerry è atteso a Lagos Domenica.
Un altro attacco di Boko Haram è stato segnalato a Monguno, a nord di Maiduguri.. I residenti ddella capitale dello stato di Borno, dicono di essere stati svegliati da forti esplosioni e spari. L'attacco sembra aver aver iniziato nel distretto di Njimtilo, ai margini della città. Una residente, Rachel Adamu, ha detto a Reuters: "Pregate per noi, siamo in pericolo”. Un residente della zona di Moronti, Buba Kyari, ha detto Agence France-Presse: “Stanno volando proiettili ovunque Tutti sentiamo suoni di armi ed esplosioni.  Una granata ha colpito e ucciso una persona del mio quartiere che fuggiva”.
L’esercito sta effettuando attacchi aerei coordinati con attacchi di terra contro i ribelli. Fonti della sicurezza hanno detto che i militari non vengono sopraffatti, ma che le case sono date alle fiamme.

Intanto si è appreso che le 192 persone liberate da Boko Haram non sono le ragazze rapite mesi fa, ma la popolazione (donne e bambini) di un villaggio assaltato da qualche giorno.

GIUSTIZIA, Renzi: basta con lo strapotere delle correnti

ROMA, 25 gennaio - "Bisogna valorizzare i giudici bravi, dicendo basta allo strapotere delle correnti che oggi sono più forti in magistratura che non nei partiti". Lo scrive il premier Matteo Renzi su Facebook, commentando le contestazioni al governo in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario.
Sono "ridicole" le "contestazioni" di alcuni magistrati contro il taglio delle ferie, ha affermato Renzi su Facebook. "Non vogliamo far 'crepare di lavoro' nessuno, ma vogliamo un sistema della giustizia più veloce e più semplice. E, polemiche o non polemiche, passo dopo passo, ci arriveremo", dichiara il premier.

"Oggi di nuovo le contestazioni di alcuni magistrati che sfruttano iniziative istituzionali (anno giudiziario) per polemizzare contro il Governo", scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook. "E mi dispiace molto - aggiunge - perché penso che la grande maggioranza dei giudici italiani siano persone per bene, che dedicano la vita a un grande ideale e lo fanno con passione. Ma trovo ridicolo - e lo dico, senza giri di parole - che se hai un mese e mezzo di ferie e ti viene chiesto di rinunciare a qualche giorno, la reazione sia: 'Il premier ci vuol far CREPARE di lavoro'".

MENTANA, fermati tre romeni per la selvaggia uccisione del medico

Il dottor Lucio Giacomoni, ucciso da tre rapinatori
MENTANA (Roma), 25 gennaio - I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno fermato nella notte 3 cittadini stranieri, romeni, presunti autori dell'omicidio del medico di famiglia in pensione, Lucio Giacomoni, di 71 anni, ucciso nella sua villa a Mentana alle porte di Roma. Nella casa di uno degli stranieri sono stati trovati oggetti rubati nell'abitazione del medico, tra cui un computer. L'uomo avrebbe detto agli investigatori che a darglieli sarebbero stati gli altri due connazionali.
L'omicidio del professionista ha scosso la cittadinanza. Giacomoni era, infatti, molto noto nella cittadina. Nel 1997 si era anche candidato come sindaco nelle liste di centrodestra.

Il sindaco di Mentana, Altiero Lodi, ha scritto al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per chiedere di convocare il Comitato per l'Ordine pubblico e la Sicurezza. «I continui episodi di criminalità mi impongono di chiederle un intervento specifico - ha sottolineato nella lettera - .Stiamo, infatti, assistendo ad un drammatico aumento dei furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali accompagnati, troppo spesso, da violenze e omicidi, cui, quotidianamente, si aggiungono sempre più episodi intolleranti di microcriminalità, inciviltà e mancanza assoluta delle più elementari regole di rispetto della cosa pubblica e privata. Le forze dell'ordine presenti sul territorio - prosegue la missiva - non riescono, nonostante l'indiscusso ed encomiabile impegno, a fronteggiare e, soprattutto prevenire vista l'esiguità di numero e le ampie competenze». Per lunedì è stata fissata d'urgenza una seduta del Consiglio comunale straordinaria, congiuntamente al comune di Fonte Nuova, con all'ordine del giorno il tema dell'ordine ordine pubblico e della sicurezza del territorio «alla luce dei gravi episodi di criminalità».

LAMEZIA TERME, imprenditore ucciso e bruciato nella sua auto davanti a casa

LAMEZIA TERME (Catanzaro), 25 gennaio - Agguato nella notte a Lamezia Terme. Un imprenditore edile Domenico Maria Gigliotti, di 40 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e poi l'auto con il cadavere è stata data alle fiamme. L'omicidio è stato compiuto davanti alla villa  di Gigliotti intorno alle 4 mentre l'uomo stava facendo rientro a casa a bordo della sua Bmw station wagon. Tutto sotto gli occhi della moglie Rosa Curcio, titolare d'una agenzia di viaggi a Lamezia ed  indagata l'estate scorsa per una truffa ai danni di diversi viaggiatori. Le modalità dell'omicidio fanno pensare ad una matrice mafiosa
Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti i carabinieri e personale della Squadra mobile di Catanzaro. 

BLACK OUT quasi totale in Pakistan, 80% dello stato senza elettricità


ISLAMABAD -  Un black-out quasi totale ha colpito il Pakistan a causa di un nuovo guasto sulle linee di distribuzione, il quarto nell'ultimo mese. Circa l'80% del territorio, comprese la capitale Islamabad e la metropoli Karachi, sono precipitate nel buio poco dopo la mezzanotte. Il black-out, il più grave mai successo, ha indotto il premier Nawaz Sharif a intervenire e dare istruzioni per il ripristino immediato della corrente utilizzando sistemi di emergenza. I funzionari hanno detto che il blackout è iniziato dopo la mezzanotte, quando una linea di trasmissione che collega una centrale elettrica a conduzione privata alla rete nazionale è stata danneggiata, forse da un'esplosione.

sabato 24 gennaio 2015

NIGERIA, Boko Haram distrugge un altro villaggio, 15 morti


ABUJA - Nuovo massacro a opera di Boko Haram ai danni di un villaggio del nord-est della Nigeria. Secondo i media locali, i fondamentalisti islamici hanno attaccato Kambari, dove hanno ucciso 15 persone incendiando le case. Il clima nel Paese è teso anche per l'avvio da parte del contestato presidente Goodluck Jonathan della sua campagna elettorale in vista delle presidenziali. Domenica è atteso il segretario di Stato americano, John Kerry.

QUIRINALE, Grillo: "I giochi sono fatti, noi decidiamo poco"


ROMA, 24 gennaio - “Il Pd ci ha convocato al Nazareno per il presidente della Repubblica. La risposta la daremo stasera durante la Notte dell'onestà in piazza del Popolo" a Roma. Lo annunciano su Twitter Luigi Di Maio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista, membri del direttorio del Movimento 5 Stelle. Il M5S è l'unico partito a non avere ancora dato una risposta al Pd in merito alle consultazioni sul prossimo presidente della Repubblica. E, Beppe Grillo, all'uscita dall'albergo Forum per recarsi alla manifestazione, ha detto: "I giochi sono già fatti, noi decidiamo poco", rispondendo se era "pronto per la battaglia per il Quirinale". Andrà al Nazareno per incontrare Renzi? "Il Nazareno? Io non so cosa sia il Nazareno": Beppe Grillo risponde così ai giornalisti che a Piazza del Popolo lo avvicinano per conoscere la risposta del M5s alle consultazioni aperte dal Pd sul nuovo presidente della Repubblica.

ANNO GIUDIZIARIO, il presidente della Cirte d'Appello di Milano: si poteva evitare l'audizione di Napolitano

MILANO - La relazione di Giovanni Canzio
ROMA, 24 gennaio - Per il presidente della Corte d'appello di Milano, Giovanni Canzio, l'audizione di Giorgio Napolitano da parte dei giudici di Palermo sulla trattativa Stato-mafia poteva essere evitata. "E' mia ferma e personale opinione, tuttavia, che questa dura prova si poteva risparmiare al Capo dello Stato, alla magistratura stessa e alla Repubblica Italiana", dice infatti Canzio nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.
Di tutt'altro avviso rispetto a Canzio, Nino Di Matteo, titolare del processo sulla trattativa Stato-mafia. "Non ho intenzione di commentare le dichiarazioni del presidente della Corte d'appello di Milano, ma l'utilità della citazione a testimoniare dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è già stata oggetto di valutazione della Corte d'assise di Palermo", ha detto infatti il pm. 

Roma, pg: "Infiltrazione criminalità nel calcio" - "Crea forte preoccupazione l'infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo del calcio, come emerge da una serie di episodi e di inchieste giudiziarie avviate di recente". E' quanto afferma il procuratore generale presso la corte di Appello di Roma, Antonio Marini, nella sua relazione. "In questi ultimi anni i rapporti fra la criminalità organizzata - prosegue Marini - sono diventati sempre più stretti e connotati di ambiguità, soprattutto quelli con la tifoseria degli ultras. Un episodio di questo tipo si e' verificato in occasione della finale di coppa Italia del 3 maggio con Gennaro De Tommaso, noto come Genny 'a carogna". Per il magistrato si tratta di "un fatto grave e sconcertante" che "dimostra come la violenza ultras dentro fuori gli stadi non è solo questione di ordine pubblico".
"A voler ritenere Roma culla della cristianità, di cui si vagheggia la conquista sia stata evocata dal terrorismo di matrice jihadista, è bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia", ha ricordato Marini."Fra i principali fattori di rischio - aggiunte il pg - v'è l'accensione improvvisa di cellule dormienti. Parimenti preoccupante è il fenomeno dei foreign fighters. La necessità è di rafforzare gli strumenti normativi e in tal senso è auspicabile l'istituzione di una Procura Nazionale Antiterrorismo al fine di rendere più efficace il coordinamento delle indagini non solo a livello nazionale ma soprattutto a livello internazionale".

DRAGHI: in futuro riforme in una vera unione economica

FRANCOFORTE, 24 gennaio - I paesi dell'euro devono fare le riforme, in futuro, "nell'ambito di un vera unione economica". Lo dice il presidente della Bce Mario Draghi, in un intervento sul magazine tedesco Wirtschaftswoche, secondo un'anticipazione.
"Una politica monetaria, orientata alla stabilità dei prezzi dell'eurozona, non può reagire agli schock che colpiscono un solo paese o una regione", dice Draghi. Per questo è necessaria una più forte unità della politica economica. Come esempio concreto, il presidente della Bce cita la programmata unione dei mercati capitali, che deve essere portata rapidamente avanti.
"Quando la mancanza di riforme porta a divergenze durature all'interno dell'unione monetaria - aggiunge -, si arriva allo spettro dell'uscita di un Paese, e di questo alla fine soffrono tutti i Paesi membri".
"Se l'unione economica obbliga i governi a fare le riforme, rende credibile il fatto che i Paesi membri possano davvero, attraverso la crescita, superare i loro indebitamenti".

E intanto dopo la mossa della Bce, è scontro tra il governatore italiano Visco e quello tedesco Weidmann. Il governatore della Banca d'Italia fuga i dubbi che la manovra della Bce possa frenare le riforme. Con il presidente della Deutsche Bundesbank Jens Weidmann manca sintonia sugli effetti che la decisione avrà su Italia e Francia

MENTANA (Roma): pestato a morte in casa da una gang di rapinatori un medico in pensione


MENTANA (ROMA), 24 gennaio - Un medico in pensione di 71 anni, Lucio Giacomoni, è stato trovato morto la scorsa, riverso a terra nel bagno, in casa in via Mattonata, in una zona di campagna nel Comune di Mentana, alle porte di Roma.. A dare l'allarme al 112 una persona di sua conoscenza intorno alla mezzanotte. Sul posto i carabinieri della stazione di Mentana, della compagnia di Monterotondo e del nucleo investigativo del gruppo di Ostia.

Secondo quanto si è appreso, l'uomo aveva varie tumefazioni al volto: dai primi rilievi, sarebbe stato pestato a morte. Tra le ipotesi anche quella di una rapina finita male. Sembra che l'uomo sia stato picchiato da un gruppo di malviventi entrato nell'abitazione. Intanto è stata ascoltata dai carabinieri la donna che la scorsa notte era in casa con il 71enne. "E' stata una rapina" avrebbe detto la straniera, amica del medico. Al vaglio degli investigatori il racconto della donna, che avrebbe parlato di alcune persone forse dell'Est Europa. 

USA, il Dna lo scagiona dall’accusa di omicidio dopo 40 anni, scarcerato


Joseph Sledge esce da Carcere di Whiteville dopo 40 anni, applaudito dai parenti
COLUMBUS (North Carolina) - Dopo quasi quarant'anni trascorsi dietro le sbarre per essere stato condannato ingiustamente all'ergastolo, un uomo di 70 anni della Carolina del Nord, Joseph Sledge, è uscito di prigione. "Tra le prime cose che voglio fare ci sono una bella dormita in un letto vero letto e anche un bagno in piscina", ha detto. Sledge, anche se innocente, venne condannato nel 1976 per l'assassinio di una donna e di sua figlia, trovate morte nella loro abitazione. Solo ora si è però arrivati a stabilire la sua innocenza, dopo che uno dei testimoni chiave ha ritrattato e un esperto di Dna ha stabilito che i capelli trovati sulla scena del delitto non sono i suoi.

MILANO, automobilista pirata travolte e uccide giovane all'Idroscalo all'alba

MLANO - Un ventiquattrenne, G.A. è stato travolto e ucciso da un'auto a Segrate, nel Milanese, mentre a piedi percorreva la strada provinciale Rivoltana all'Idroscalo. L'episodio è accaduto all'alba, intorno alle 5.45: il conducente del mezzo che l'ha travolto non si è fermato per soccorrerlo.

ANCONA, confermati i 20 ANNI in Appello a Luca Varani, mandante dell’agguato a Lucia Annibali

Luca Varani
Lucia Annibali
ANCONA, 24 gennaio - La corte d'Appello di Ancona ha confermato ieri sera la condanna a 20 anni di reclusione per Luca Varani, ritenuto il mandante dell'agguato con l'acido a Lucia Annibali, l'avvocatessa di Urbino sfregiata il 16 aprile 2013 da due sicari albanesi. Per Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj la pena è stata invece ridotta da 14 a 12 anni. La sentenza è stata emessa dopo 4 ore di camera di consiglio.

   

venerdì 23 gennaio 2015

QUIRINALE, Vendola e Civati lanciano un fronte “anti-Nazareno”

ROMA, 23 gennaio - Un fronte anti-Nazareno per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. E' la linea di Sel e del fronte dei 'dissidenti dem' di Pippo Civati. La proposta era stata lanciata dal leader di Sel, Nichi Vendola, che ha aperto oggi la tre giorni 'Human Factor' e che chiama a raccolta la sinistra proprio nel weekend del voto greco. Serve un fronte anti-Nazareno" di cui faccia parte "non solo la sinistra di alternativa ma tutte le forze che amano la Costituzione e considerano il Patto del Nazareno una forma di inquinamento della politica". Anche il M5S? "Tutti coloro che vogliono giocare questa partita". 
"Tutti coloro" che sono contro il patto Renzi-Berlusconi, "dovrebbero fare una proposta sul presidente della Repubblica perché non sia espressione del Nazareno". Così il deputato della minoranza Pd Pippo Civati, che auspica "un candidato NN, non-Nazareno, che possa arrivare ai voti necessari, senza essere il candidato di questo o quello". "Tutti coloro che stanno dicendo peste e corna del patto del Nazareno e della sua estensione (e addirittura della sua finalizzazione alla creazione di un nuovo soggetto politico) dovrebbero fare una proposta perché" il nuovo capo dello Stato "non sia espressione del Nazareno, come ormai scrivono tutti i giornali, e quindi di quella che si può definire una trattativa privata (fino alla rottura in Senato, tutti negavano che nel patto ci fosse anche il Quirinale, ma ormai tutti ammettono che non era vero)", scrive Pippo Civati sul suo blog. "Se fosse un'iniziativa che nasce in Parlamento, oltre al Nome della Rosa (e alla Rosa dei Nomi), costringerebbe tutto il Pd a un dibattito vero, non al solito 'canguro' tra le dichiarazioni, al termine delle quali si arriva puntualmente all'o così, o niente", prosegue. "Un candidato NN, non-Nazareno - conclude - che non nasce tra quattro mura, ma all'aperto, nell'aula parlamentare e nella società italiana, perché le sappia rappresentare entrambe, con autorevolezza e autonomia (che poi sono la stessa cosa)"
Manca ormai meno di una settimana alla prima seduta comune delle Camere per il voto sulla presidenza della Repubblica e i partiti stanno mettendo a punto le loro strategie. Sembrano abbassarsi un po' i toni nel Pd dopo le accuse di ieri di Stefano Fassina a Renzi sui franchi tiratori che affossarono Prodi. Alfano - intanto - in mattinata ha riunito i suoi e non ha chiuso a un nome del Pd. Beppe Grillo, che è a Roma, è tornato ad attaccare il 'Patto del Nazareno'.

E sarà lo stesso premier Matteo Renzi a guidare la delegazione del Pd che da martedì incontrerà tutti i partiti in vista dell'elezione del presidente della Repubblica.

Il presidente della CASSAZIONE: basta liti fra pm

Giorgio Santacroce
ROMA, 23 gennaio - Il primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, nella sua relazione per la cerimonia dell'anno giudiziario, punta il dito sul problema carceri. "Sul sovraffollamento carcerario e i diritti dei detenuti, l'Italia è ancora sotto osservazione e a giugno è attesa una nuova pronuncia del Consiglio d'Europa - ha detto -: tutti gli allarmi lanciati restano drammaticamente attuali". "Il problema dell'eccesso di carcerazione chiama in causa anche i giudici che non possono limitarsi a sollecitare sempre e comunque l'intervento della politica e del legislatore. E' necessario che si assumano anche essi la responsabilità di rendere effettivo il principio del 'minimo sacrificio possibile' che deve governare ogni intervento, specie giurisdizionale, in tema di libertà personale", sottolinea Santacroce. 

"Basta scontri tra pm" - Poi l'auspicio affinché si ponga fine allo scontro interno alla magistratura, che dopo 'Mani pulite' ha iniziato "una parabola discendente", con la "disaffezione" dei cittadini per le "credenziali mortificanti" che esibisce, come i processi lumaca e il degrado delle carceri. A questa crisi di fiducia, spiega riferendosi anche allo scontro Bruti-Robledo in atto alla Procura di Milano, concorrono anche le "frequenti tensioni e polemiche" soprattutto tra pm e "forme di protagonismo, cadute di stile e improprie esposizioni mediatiche". 

Droghe, "inutile la Fini-Giovanardi" - Nella sua relazione, il Primo presidente della Cassazione parla anche di droga. "La gravità della sanzione non assicura un effetto di deterrenza, sicché appare criticabile la tendenza del legislatore a inasprire continuamente le pene detentive" in materia di stupefacenti. La Fini-Giovanardi non "ha prodotto alcuna contrazione dei reati in materia di droghe". 

"Grazie a Napolitano per il suo impegno" - Santacroce apre il suo intervento omaggiando il Capo dello Stato. Grazie a Giorgio Napolitano, dice, per i 9 anni di "impegno straordinario" come "autorevole e apprezzato" "custode delle istituzioni repubblicane" e della Costituzione, con l'augurio di "riprendere meritatamente la propria vita".

Il Guardasigilli "Ancora ostacoli al cambiamento" - Nell'anno passato si sono ottenuti risultati importanti "tuttavia sulla strada del cambiamento vi sono ancora non pochi ostacoli". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando all'inaugurazione dell'anno giudiziario sottolineando tra l'altro "nodi cruciali" come quello del personale amministrativo e delle spese. 


Pg Ciani: stop eccessi dei pm - Alcuni pm "hanno dimostrato un eccesso di debolezza nei confronti delle lusinghe dell'immagine, della popolarità e soprattutto della politica", ha poi sottolineato il procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani nella sua relazione chiedendo "un tempestivo intervento del legislatore" su questo tema.

BRESCIA, condannati per maltrattamenti i responsabili dell’allevamento Green Hill


BRESCIA, 23 gennaio - Condannati per maltrattamenti i responsabili di Green Hill, l'allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione scientifica e chiuso nell'estate 2012. La prima sezione penale del tribunale di Brescia ha emesso la sentenza: un anno e sei mesi sia per Ghislane Rondot, co-gestore di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, sia per Renzo Graziosi, veterinario. Un anno al direttore Roberto Bravi. Assolto Bernard Gotti, l'altro gestore dell'allevamento.

La vicenda era iniziata nel 2012 con un esposto per maltrattamenti ai cani presentato da Legambiente alla Procura di Brescia che nella stessa estate aveva ordinato il sequestro della struttura e di tutti gli animali presenti. I beagle di Green Hill all'epoca erano destinati alla sperimentazione animale nei centri di ricerca e nelle università italiane ed estere. Tremila i cani prelevati da Legambiente e Lav e affidati a famiglie di tutta Italia.

SALERNO, scatta la legge Severino, sospeso il sindaco De Luca


SALERNO, 23 gennaio - Scatta la Legge Severino per il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, condannato per abuso d'ufficio a un anno di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici (pene sospese) nel processo per la realizzazione del termovalorizzatore della sua città. Il vice prefetto vicario, Giovanni Cirillo, ha firmato il decreto di sospensione dalla carica di sindaco previsto dalla Legge Severino. Il decreto è stato notificato al Protocollo del Comune di Salerno, e contestualmente è stato informato, per vie brevi, il presidente del consiglio comunale. Ieri la Prefettura di Salerno aveva ricevuto il dispositivo di sentenza con cui il sindaco è stato condannato con il beneficio condizionale della pena ad un anno di reclusione per abuso d'ufficio. Il provvedimento è stato vagliato verificando la sussistenza della causa di sospensione prevista dalla legge Severino. Stamane, la firma del provvedimento di sospensione nei confronti di Vincenzo De Luca. È stato incaricato il presidente del consiglio comunale della notifica e dell'esecuzione di questo provvedimento. Il consiglio comunale, per mera formalità, dovrà essere convocato per una presa d'atto della situazione. Il sindaco, in quanto ufficialmente sospeso dalla carica di sindaco, non parteciperà ovviamente al consiglio comunale in questione.

RENZI alla Merkel: l'Italia metterà il turbo alle riforme

FIRENZE, 23 gennaio - Faccia a faccia a Firenze tra il premier Matteo Renzi e la Cancelliera tedesca Angela Merkel. Renzi, nella conferenza stampa alla Galleria dell'Accademia all'ombra del David di Michelangelo, che ha seguito il bilaterale ha commentato con favore le ultime mosse della Bce. Dall'Ue - ha detto - arrivano "primi segnali positivi", ma "non bisogna bloccare le riforme" nei singoli Stati. Proprio su questo punto il premier ha insistito in diversi passaggi. "Non si può bloccare il percorso riformatore - ha detto - anzi questo percorso va accelerato". "In 11 mesi abbiamo portato avanti una fase di riforme straordinaria", ha aggiunto annunciando nuove misure su "scuola e innovazione" da oggi a un mese. "L'Italia - ha insistito - può e deve mettere il turbo alle riforme. Guai a chi pensasse di scalare marcia", credendo che quello che sta accadendo a Francoforte o a Strasburgo possa permettere un rallentamento del percorso riformatore. Anzi, questo "impone di andare ancora più velocemente, di essereancora più determinati".
E uno sprone in questo senso è arrivato anche dalla Cancelliera Merkel. Il piano di riforme di Matteo Renzi - ha affermato - è "molto ambizioso" e "molto importante", un "processo lungo" che "sono sicura che porterà dei risultati". "So benissimo - ha continuato - come il processo delle riforme non debba essere bloccato: dovete andare avanti". Le imprese tedesche, ha fatto sapere riferendosi evidentemente anche al jobs act, sono ora pronte ad assumere in Italia. "Mi tranquillizza molto - ha evidenziato - quello che avviene in Italia: ci sono riforme, si fanno passi importanti anche a livello psicologico, gli imprenditori tedeschi, che ho incontrato stamane, mi hanno detto che ora possono assumere, non hanno più paura di costi incalcolabili, possono agire in modo più chiaro" grazie a meno ostacoli.
Entrambi hanno commentato le prossime elezioni in Grecia con il leader della sinistra Alexis Tsipras che vola nei sondaggi. "Voglio ricordare - ha detto la Merkel - che alla base dei nostri principi c'è la solidarietà. Voglio che la Grecia, nonostante le difficoltà, continui a far parte della nostra storia".