giovedì 26 marzo 2015

RENZI: crescita a doppia cifra per i contratti a tempo indeterminato

ROMA, 26 marzo - Tornano a crescere i contratti a tempo indeterminato. Lo assicura Matteo Renzi, sottolineando che questo "è il segnale che l'Italia riparte". "E' un giorno importante - dichiara il premier -. Tra qualche ora saranno diffusi i dati dei contratti a tempo indeterminato siglati nei primi due mesi dell'anno: sono davvero sorprendenti, mostrano una crescita a doppia cifra".

Poletti: "In due mesi +79mila contratti indeterminati" - "Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014", specifica il ministro del lavoro Giuliano Poletti. Entrando nel dettaglio, Poletti spiega che a febbraio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 38,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.
A gennaio 2015, si evince dai dati del ministero del Lavoro, c'è stato un aumento dei contratti a tempo indeterminato del 32,5% rispetto a gennaio 2014. In termini assoluti sono stati attivati 40.500 rapporti a tempo indeterminato in più rispetto a gennaio 2014. Per la fascia tra i 15 e i 29 anni la variazione tendenziale è stata positiva per il 43,1%.
A febbraio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 38,4% in più rispetto allo stesso periodo 2014 (+38.500 contratti a tempo indeterminato su febbraio 2014). Per i giovani tra i 15 e i 29 anni l'aumento tendenziale per i rapporti di lavoro stabili è stato del 41,4%. Il ministero del Lavoro sottolinea che i dati sono da leggere anche in relazione agli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato introdotti con la legge di Stabilità 2015 (sgravi contributivi per tre anni). 

Renzi: "Non perdiamo un minuto su opere da completare" - Arrivando al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il presidente del Consiglio afferma: "Non perdiamo un minuto, non per inventarci cose nuove, ma per terminare le opere incompiute da completare e per fare tante cose". "Ai cittadini - aggiunge - non interessa parlare di interim, perché l'unica questione vera sono le tante opere incompiute che vanno portate avanti". "Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ci sarà il nuovo ministro ma - ribadisce - in queste ore non perdiamo un minuto, non per un libro dei sogni ma per le cose da fare".

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