domenica 15 marzo 2015

S'impicca nel CATANZARESE il giudice condannato per rapporti con la 'ndrangheta

Giancarlo Giusti
CATANZARO, 13 marzo - L'ex gip del Tribunale di Palmi, Giancarlo Giusti, si è impiccato nella sua abitazione di Montepaone, il centro del Catanzarese dove viveva da alcuni mesi. Giusti era agli arresti domiciliari dopo essere stato coinvolto in due inchieste delle Dda di Milano e Catanzaro su suoi rapporti con esponenti della 'ndrangheta.
Giusti, che aveva 48 anni, viveva a Montepaone da solo dopo la separazione dalla moglie. L'ex giudice aveva già tentato il suicidio in carcere, e,secondo l'accusa, era stato corrotto con sesso e cene.
Il primo tentativo di suicidio da parte di Giusti si verificò il giorno dopo la condanna a quattro anni di reclusione inflittagli dal Tribunale di Milano per i suoi rapporti con la cosca Lampada della 'ndrangheta, attiva nel capoluogo lombardo. Il 48enne, soccorso dalla polizia penitenziaria, era stato ricoverato in ospedale con prognosi riservata e aveva ottenuto successivamente, a causa della sue precarie condizioni psicologiche, gli arresti domiciliari.

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